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Palladino Del Piero JuventusGetty Images

Palladino e la Juventus: la promozione in Serie A, la lite con Del Piero e la vittoria alla prima da allenatore col Monza

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Juventus-Fiorentina è la partita degli ex, in campo ma anche in panchina. Raffaele Palladino, oggi tecnico viola, ha infatti vestito la maglia bianconera.

Attaccante di ruolo, Palladino sbarca a Torino da giovanissimo nel 2002 e viene inizialmente aggregato alla formazione Primavera.

Per debuttare in bianconero dovrà aspettare il 2006 e la retrocessione del club in Serie B per i noti fatti di Calciopoli, quindi resta nella stagione successiva ma nel 2008 viene ceduto.

La sua storia con la Juventus si chiuderà definitivamente solo nel 2011, quando la società torinese cede la seconda metà del cartellino al Parma.

Gli incroci con i bianconeri comunque non mancheranno, fino alla prima da allenatore in Serie A che per uno strano scherzo del destino arriva proprio contro la Juventus nel 2022.


  • PALLADINO ALLA JUVENTUS, BOMBER IN PRIMAVERA E LA PROMOZIONE DALLA B

    Come detto Palladino arriva alla Juventus appena diciottenne, ma nella Primavera segna a raffica: venti goal nella prima stagione, ventuno nella seconda.

    I bianconeri decidono così di girarlo in prestito per fare esperienza, finché nel 2006 lo richiamano alla base per completare la rosa di una squadra appena retrocessa in Serie B.

    Palladino contribuisce all'immediata risalita con otto goal e si conquista un posto per la stagione successiva, ma trova poco spazio chiuso dai vari Del Piero, Trezeguet e Iaquinta.

    La sua esperienza da giocatore della Juventus si conclude nel 2008 con 10 goal e 4 assist in 57 presenze complessive, di cui ben 25 in Serie B.

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  • PALLADINO E LA LITE CON DEL PIERO

    Palladino viene ricordato alla Juventus anche per un piccolo litigio con Alessandro Del Piero, capitano e bandiera bianconera. Episodio che raccontò lo stesso Palladino nel 2020 a 'Calciomercato.com':

    "Era una partita abbastanza importante per noi e Ranieri non fece giocare nessuno dei due, ma Trezeguet-Iaquinta. Ti lascio immaginare quanto potesse essere anche un po' nervoso. Entrammo tutti e due quando ormai vincevano per 3-0. Ci fu un'azione di contropiede, io non gli passai il pallone ma la diedi a Marchionni che poi crossò per Del Piero. Alex non si era arrabbiato nel vero senso della parola, c'è stato un battibecco dove io, lì per lì, gli ho provato a spiegare la cosa. I giornali l'hanno pompata, strumentalizzata perché Del Piero faceva sempre notizia. Nello spogliatoio ci siamo chiariti ed è finita lì. Tuttora sono grande amico di Alessandro, ci scriviamo messaggi e ci sentiamo per telefono".

    Di fatto, dopo il mancato passaggio filtrante a Del Piero, Palladino aprì per Marchionni sulla sinistra, senza riuscire però a costruire un'azione da goal. Il capitano si avvicinò così al giovane compagno, allora 23enne, che cercò di spiegarsi. Il labiale fece scalpore e catapultò tutti e due in prima pagina, soprattutto negli ambienti bianconeri:

    "Palladino, stai zitto"

    Cose da campo, risolte subito dopo. Anche perché Del Piero in quella partita segnerà comunque due delle cinque reti bianconere.

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  • LA PRIMA DI PALLADINO ALLENATORE CONTRO LA JUVE

    Palladino è legato alla Juventus anche per il suo debutto da allenatore in Serie A, che arrivò nel settembre 2022 proprio contro i bianconeri.

    Il Monza, dopo aver esonerato il tecnico della promozione Giovanni Stroppa, affida la panchina a Palladino che guidava la formazione Primavera. Un'intuizione di Silvio Berlusconi che si rivelerà vincente.

    La squadra brianzola infatti ottiene una storica vittoria contro la Juventus, sconfitta grazie al goal realizzato nel finale da Gytkjaer con i bianconeri rimasti in dieci per l'espulsione di Angel Di Maria al 40' del primo tempo.

    "Un sogno realizzato, non mi aspettavo di esordire vincendo, ma credevo che i ragazzi avrebbero messo in campo cuore e anima, lo avevo percepito in settimana. Dalle loro facce c'era determinazione, mi hanno ascoltato, ma io non ho fatto nulla. In 5 giorni si fa poco, il merito è tutto dei ragazzi. Berlusconi mi ha chiamato subito, non ci credeva. Era molto emozionato e ha fatto i complimenti sia a me che alla squadra. Galliani invece ha pianto, era molto emozionato. C'era tanto scetticismo sulla mia scelta e lo capisco, affidare a me, che vengo dalla Primavera, una prima squadra dopo un gran mercato poteva essere visto con perplessità. Li devo ringraziare entrambi perché mi hanno dato questa grande responsabilità e sono super felice" le parole di Palladino dopo la partita.

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  • PALLADINO VICINO ALLA JUVE DA ALLENATORE?

    La scorsa estate, prima dell'arrivo di Thiago Motta, anche il nome di Palladino era stato accostato alla panchina della Juventus ma alla fine il tecnico è finito su quella della Fiorentina.

    Voci peraltro smentite da Palladino: "Il presidente ha detto che mi cerca la Juve e spera che resti? Ringrazio il presidente Paolo Berlusconi per le belle parole ma se la Juventus mi avesse chiamato me lo ricorderei. Non è accaduto. Io vi dico sempre la verità, non ho ricevuto nessuna chiamata".

    In viola il tecnico sta vivendo un grande inizio di stagione, fatta eccezione per la prematura eliminazione subita in Coppa Italia ai rigori nel derby toscano contro l'Empoli, mentre in campionato la Fiorentina si presenta allo 'Stadium' con gli stessi punti della Juventus ed una partita in meno.

    Palladino, ovviamente, spera di giocare un altro scherzetto alla sua ex squadra e rompere un tabù che per la Fiorentina in casa bianconera dura dal 2020, quando i viola vinsero 0-3. Partita in cui andò a segno anche Dusan Vlahovic, oggi bomber della Juventus.

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