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Alvaro Morata Spain England Euro 2024Getty Images

Morata e i ringraziamenti ad Iniesta e Bojan: il trionfo dopo un periodo difficile e la figura di Carmona

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“Voglio ringraziare Andres Iniesta e Bojan, se non fosse stato per loro non avrei preso parte a questi Europei”.

Ci sono tante storie dietro il trionfo della Spagna a Euro 2024 e tra queste una delle più belle riguarda il capitano, colui che ha avuto il privilegio di sollevare il trofeo al cielo nella magica notte di Berlino dopo la vittoria in finale contro l’Inghilterra: Alvaro Morata.

Una storia che racconta di una rinascita, di quella luce in fondo al tunnel raggiunta con tanta fatica, ma anche della gratitudine che si prova per quelle persone che, nel corso di un cammino in salita, hanno trovato il modo per essere vicine e dare una mano.

Due persone appunto come Andres Iniesta e Bojan Krkic che, pur senza scendere in campo, hanno aiutato Alvaro Morata a vivere una delle gioie più importanti della sua intera carriera.

  • LE PAROLE DI MORATA

    Subito dopo la vittoria contro l’Inghilterra nella finale di Euro 2024, Alvaro Morata ha voluto rivolgere un pensiero particolare alle persone che gli sono state a fianco negli ultimi tempi.

    “Voglio mandare un saluto ad Andres Iniesta, se non fosse stato per lui non avrei preso parte a questi Europei ed lo stesso vale per Bojan. La mia famiglia, ma anche Andres e Bojan hanno grandi meriti per la mia presenza qui. Li conoscevo come giocatori, Andres anche di persona, e voglio ricordarli adesso. Alla fine di tutto c’è sempre una luce”.

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  • Andres Iniesta Bojan Krkic BarcelonaGetty

    MORATA NON CONOSCE BOJAN DI PERSONA

    Alvaro Morata, in uno dei momenti più belli della sua carriera, ha avuto la lucidità di ricordare due ex colleghi che con lui hanno condiviso momenti e situazioni che si spingono ben oltre il calcio.

    La cosa che in questa vicenda più sorprende è che in realtà il capitano della Spagna non conosce Bojan Krkic di persona. Con Iniesta ha avuto modo di condividere tante battaglie in campo e tante avventure in Nazionale, ma quello con Bojan è un rapporto nato a distanza e in circostanze molto particolari.

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  • IL TRIONFO DOPO UN MOMENTO DIFFICILE

    Gli ultimi sono stati mesi molto complicati, dal punto di vista personale, per Alvaro Morata.

    Nel corso della stagione è stato spesso bersagliato dalle critiche soprattutto sui social network e la cosa ha messo in serio dubbio anche la sua partecipazione agli Europei.

    Durante un’amichevole recentemente giocata al Bernabeu contro il Brasile, l’attaccante non solo è stato travolto dai fischi, ma anche dalle richieste di tanti di fare un passo indietro e di lasciare la Nazionale a poche settimane dall’inizio degli Europei.

    Morata ha dunque sentito il bisogno di chiedere aiuto a colleghi che, proprio come lui, durante la carriera avevano vissuto momenti molto delicati dal punto di vista personale.

    E’ così che si è rivolto ad Andres Iniesta, ex fuoriclasse del Barcellona e della Roja che in passato non ha mai nascosto di aver avuto problemi di depressione causati dalle pressioni che il calcio ad alti livelli impone, oltre che dalla morte del suo grande amico Daniel Jarque (al quale ha poi dedicato il trionfo ai Mondiali del 2010).

    Grazie ad una terza persona, Morata è entrato poi in contatto con Bojan, altro grande talento del calcio spagnolo che fin da giovanissimo si era guadagnato i paragoni addirittura con Leo Messi.

    Ebbene l’ex Milan e Roma, nel corso della sua carriera ha dovuto fare i conti con problemi di ansia che lo portarono a rinunciare a Euro 2008. Lo stesso Bojan, in un’intervista di qualche anno fa, ha ammesso di essere stato costretto a saltare la sua partita d’esordio contro la Roja poiché bloccato dall’ansia, anche se allora ufficialmente si parlò di gastroenterite.

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  • Adria Carmona MilanGetty Images

    LA FIGURA DI CARMONA

    C’è una persona che è risultata fondamentale nel cammino intrapreso da Alvaro Morata: Adrià Carmona.

    Come Bojan e Morata è una vecchia conoscenza del calcio italiano, avendo militato tra il 2010 ed il 2013 nel Milan, pur senza mai esordire in partite ufficiali.

    Ebbene ha deciso di lasciare il calcio giocato a soli 28 anni per intraprendere un percorso del tutto diverso.

    Ha appeso gli scarpini al chiodo, ma non si è allontanato da un mondo che oggi vive in veste di mental coach, tanto che negli ultimi anni è stato al fianco anche di altri campioni come Arthur e Borja Mayoral.

    Ha conosciuto Bojan ai tempi delle giovanili del Barcellona (hanno condiviso insieme anche l’avventura al Milan) ed è stato proprio lui a mettere l'ex compagno di squadra in contatto con Morata.

    Da lì è iniziato un percorso che ha portato il capitano della Roja campione d’Europa a superare i suoi problemi.

    Una storia dunque che può essere di aiuto a tanti e che spiega quanto importante possa essere stare vicino ad una persona che sta attraversando un momento complicato.

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