Classifica sempre più interessante per la Lazio che, in attesa di Inter-Juventus, aggancia i bianconeri a quota sedici punti. Per il Genoa è notte fonda, travolto dai biancocelesti e ancora sfortunato sul fronte infortuni: l'ultimo a fermarsi è Ankeye, uscito otto minuti dopo l'ingresso in campo.
I ragazzi di Gilardino danno l'impressione di poter impostare una partita più propositiva rispetto alle attese, salvo poi fare i conti con la realtà e con le accelerazioni brucianti di Nuno Tavares: dopo aver sfiorato il goal, il portoghese propizia quello di Noslin che si improvvisa 'surfista' e fulmina Leali sul palo più lontano. Biancocelesti cinici e spietati, a segno col primo tiro verso la porta rossoblù.
La mossa all'intervallo di Gilardino si chiama Norton-Cuffy, inserito al posto di un Sabelli in netta difficoltà sulla sua corsia: all'inglese bastano pochi secondi per scaldare i guantoni di Provedel, rimasti immacolati nella prima frazione. Thorsby lancia un altro messaggio di pericolo alla Lazio, che riordina le idee e torna in completa gestione, flirtando anche col raddoppio: Castellanos e Vecino fermati da Leali.
Tchaouna ha sul mancino il pallone giusto ma lo svirgola clamorosamente, poi si riscatta mettendo lo zampino dell'azione del 2-0: ad approfittarne è Castellanos ma soprattutto Pedro, che sfrutta la respinta di Leali e a porta vuota insacca. Sul gong c'è gloria anche per Vecino, servito da un Nuno Tavares in stato di grazia.