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Guendouzi Isaksen Lazio PortoGetty

Lazio da sogno in Europa League: partenza a razzo, ma non è la prima volta

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Dopo i primi 360' della fase a campionato, l'Europa League ha un'unica padrona: è la Lazio di Marco Baroni, capace di vincere tutte le gare fin qui disputate oltre i confini nazionali.

Una partenza inaspettata, che riporta indietro nel tempo i tifosi biancocelesti: precisamente alla stagione 2017/18, quando sulla panchina sedeva l'attuale condottiero dell'Inter, Simone Inzaghi.

Vibes d'eccellenza che fanno sognare il popolo laziale, sempre più innamorato della creatura plasmata a immagine e somiglianza di Baroni.

  • LAZIO DA SOLA IN TESTA

    Nizza, Dinamo Kiev, Twente e Porto: è questa la lista delle 'vittime' fatte dalla Lazio in un avvio europeo semplicemente perfetto dal punto di vista dei risultati, in questo caso delle vittorie.

    Undici goal realizzati e appena due subiti, con due punti di vantaggio sul quintetto formato da Ajax, Galatasaray, Eintracht, Anderlecht e Athletic Bilbao, tutte a quota dieci dopo le prime quattro giornate.

    Un ruolino che ipoteca il passaggio alla fase a eliminazione diretta da parte di Zaccagni e compagni, quantomeno ai sedicesimi: alla luce di questo rendimento, è però lecito fare un pensierino all'approdo diretto agli ottavi.

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  • COME NEL 2017/18

    La Lazio non iniziava un cammino europeo con quattro vittorie di fila dalla stagione 2017/18: anche in quella circostanza il palcoscenico era quello dell'Europa League.

    I ragazzi allora allenati da Simone Inzaghi chiusero il Gruppo K al primo posto con tredici punti, dodici dei quali conquistati nelle prime quattro uscite: battute Vitesse, Zulte Waregem e Nizza (due volte tra andata e ritorno).

    Quell'edizione di Europa League vide la Lazio lasciare il torneo a un passo dalla qualificazione alle semifinali: l'eliminazione arrivò per mano del Salisburgo, capace di rimontare in Austria dopo il 2-4 dell'Olimpico.

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  • LA LAZIO PUÒ VINCERE L'EUROPA LEAGUE?

    Le speranze di portare a casa l'ambita coppa non possono che uscire rafforzate dopo il successo sul Porto, una delle squadre più quotate in ottica trionfo per qualità dell'organico ed esperienza accumulata nelle competizioni internazionali.

    I lusitani sono però partiti col piede sbagliato, ottenendo appena quattro punti su dodici: un ruolino preoccupante, che rischia di estromettere anzitempo dalla corsa una diretta concorrente della Lazio.

    A partire da questa stagione, peraltro, i giochi di potere rimarranno immutati: dalla Champions League non arriveranno più squadre 'retrocesse' come accadeva fino all'anno scorso, quando la discesa in Europa League di qualche big metteva in seria discussione tutti gli equilibri precostituiti.

    Per la Lazio, insomma, ci sono tutte le carte in regola affinché questa stagione possa rivelarsi storica: tutto dipenderà dalla continuità nelle prestazioni e nei risultati, che troppo spessa è mancata negli anni passati.