Il presente contro il passato. E una finale degli Europei in ballo. Tra un Navas e un Rodrigo, un Ruiz e un Torres, ecco un Aymeric Laporte e un Robin Le Normand: nomi e cognomi dall'assonanza francese, non spagnola, eppure da qualche anno una piccola fetta di mondo sta ruotando al contrario.
Spagna-Francia vedrà protagonista solo Laporte, perché Le Normand è squalificato. Ma la sostanza non cambia. I due giocano con la maglia della Roja, non con quella dei Bleus. Uno scenderà in campo e l'altro farà il tifo contro la nazionale che avrebbero potuto difendere e la bandiera che avrebbero potuto sventolare, se il destino avesse scelto una via diversa. Oggi i loro compagni si chiamano Morata e Rodri, Carvajal e Cucurella, non Mbappé, o Kanté, o Rabiot, o Dembélé.
Il motivo? Semplice: entrambi sono stati naturalizzati. Sono nati in Francia, Laporte nelle giovanili francesi ci ha pure giocato, ma oggi vestono la maglia della Spagna. E questa sera se la vedranno con il proprio passato nelle semifinali di Europeo. In un mondo sempre più fluido e globalizzato, può accadere anche questo.