La maledizione continua. Harry Kane, ancora una volta, non ha vinto. E in una carriera individualmente brillante, sia dal punto di vista realizzativo che delle maglie indossate, è e rimane una macchia clamorosamente difficile da cancellare.
All'Olympiastadion di Berlino, l'Inghilterra si è nuovamente arenata a un passo dalla riva. Ha vinto la Spagna, ha vinto Oyarzabal, l'MVP della finalissima. Hanno perso i Tre Leoni, come tre anni fa contro l'Italia. E ha perso Kane. Di nuovo.
Un tabù che resiste ormai da tredici anni, imperterrito. Ovvero dall'anno in cui Kane ha fatto il proprio esordio da professionista a livello di prima squadra, con la maglia del Leyton Orient, in prestito dal Tottenham. In quasi tre lustri di carriera, l'Uragano non ha alzato neppure un trofeo.