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Stanislav Lobotka NapoliGetty

Il Napoli vince con la sua qualità, Fabregas: “Mamma mia Lobotka, è meraviglioso”

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Al Como non è bastata un’ottima prestazione per prolungare la sua striscia positiva in campionato e tornare da Napoli con un risultato positivo.

La compagine lariana, al Maradona, è riuscita anche a farsi preferire per buoni tratti della gara, ma poi si è dovuta arrendere alla maggiore qualità dei partenopei e ad un Lukaku in serata di grazia (un goal e due assist).

Cesc Fabregas, dopo il triplice fischio finale, si è voluto comunque complimentare con i suoi ragazzi ed ha esaltato in particolare la prestazione di uno dei protagonisti del match: Stanislav Lobotka.

  • “ORGOGLIOSO DEI PRIMI 60’”

    “Non sono soddisfatto perché abbiamo perso e noi eravamo venuti qua per vincere. La mentalità è quella, ma ho sbagliato io sicuramente. Mi è piaciuto tantissimo il coraggio, la nostra identità, questo è il nostro stile di gioco. Sono orgoglioso dei primi 60’, poi viene fuori la rosa del Napoli con gli ingressi di Gilmour, Neres, Spinazzola ed altri. Noi non siamo al loro livello, ma anche io devo imparare a gestire tutto questo, ma per un’ora abbiamo fatto una partita incredibile. Il Napoli è una squadra da Scudetto, ma li abbiamo visti non trovare una soluzione a ciò che stavamo facendo. Ho fiducia e dobbiamo continuare così”.

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  • “DECISIVI I LORO CAMBI”

    “Loro sono partiti forte con un goal dopo un minuto, ma poi non hanno creato così tanto da farmi dire che hanno meritato la vittoria. Certo negli ultimi minuti sono venuti fuori i loro cambi, loro hanno tanti giocatori che hanno vinto lo Scudetto”.

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  • “DATEMI LOBOTKA, MAMMA MIA”

    “Datemi Lobotka per favore, che giocatore. Mamma mia. E’ meraviglioso, sono i giocatori così che ti fanno vincere la partita con la capacità di giocare, di capire il calcio, di recuperare i palloni. Divento pazzo per giocatori così. Noi dobbiamo solo migliorare nei dettagli, ci sono tante piccole cose e siamo tanto giovani. Siamo troppo bravi ragazzi, ci manca ancora capire come fare la giocata, ma questo lo si impara solo giocando”.

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