Emerson Royal c’è, il Milan ora guarda oltre: cosa serve ai rossoneri per chiudere il mercato e completare la rosa

Non è una priorità, ma l’infortunio occorso a Marco Sportiello nel corso della tournée americana priva il Milan di un secondo portiere dal rendimento garantito e dalla grande esperienza.

Il vice-Maignan ha riportato una lesione completa del tendine estensore del secondo dito che ha richiesto un intervento chirurgico e che lo terrà lontano dai campi di gioco per circa tre mesi.

Non è dunque un caso che negli ultimi giorni si sia iniziato a circolare con insistenza il nome di Scuffet, estremo difensore che si è rilanciato a buoni livelli nella scorsa stagione con il Cagliari.

Si è parlato anche dell’opzione Consigli, ma la sensazione ad oggi è quella che ogni discorso possa essere congelato. Il Milan infatti ha già in casa un talento come Lorenzo Torriani che tra l’altro si è disimpegnato bene nel corso dell’estate quando è stato chiamato in causa.

In attesa del ritorno di Sportiello potrebbe essere promosso al ruolo di ‘secondo’, con Nava invece destinato a partire in prestito per cercare più spazio altrove.

L’arrivo di Emerson Royal (atteso domenica a Milano) di fatto va a completare il reparto difensivo.

Paulo Fonseca aveva chiesto un rinforzo a destra ed è stato accontentato con un elemento che, potenzialmente, potrebbe anche far suoi i galloni da titolare a discapito di Calabria.

Il reparto, che sugli esterni comprende anche Theo Hernandez (titolare inamovibile), Terracciano e Florenzi (ai box per diversi mesi a causa di un infortunio), è stato rafforzato anche son Pavlovic, centrale che con ogni probabilità andrà a comporre con Tomori una coppia nel cuore della linea a quattro potenzialmente molto forte.

Se la difesa è il reparto che garantisce più certezze a livello numerico, il centrocampo è quello sul quale bisognerà maggiormente intervenire.

La mediana va completata e i profili nel mirino dei Milan sono probabilmente già noti. Il grande obiettivo sembra essere ancora Fofana, giocatore per il quale il pressing è partito già da tempo.

Il Monaco continua a far muro e a chiedere oltre 30 milioni di euro per il suo cartellino e inoltre sulle tracce del transalpino si sarebbero messi anche il Manchester United ed il West Ham.

Un’operazione che non sarà facile chiudere, ma in casa Milan sono convinti che il giocatore voglia fortemente vestire la maglia rossonera e la cosa potrebbe avere un suo peso.

Al Milan sono stati inoltre accostati anche altri centrocampisti come Johnny Cardoso del Betis e Lazar Samardzic dell’Udinese. Il gioiello bianconero, che conosce ovviamente alla perfezione la Serie A, dopo essere stato ad un passo da diverse big nostrane, potrebbe ora compiere realmente il grande salto.

Alvaro Morata è il centravanti che il Milan ha scelto per andare a colmare il vuoto lasciato da Olivier Giroud.

Il club rossonero ha deciso di ripartire da un attaccante che conosce già la Serie A, che ha tanta esperienza e che può rivelarsi un leader dentro e fuori dal campo.

Ad oggi il suo vice è Luka Jovic, ma non è escluso che il Milan possa essere alla ricerca di altro. Il nome che è stato fatto con maggiore insistenza è quello di Tammy Abraham, elemento che garantirebbe a Fonseca alternative importanti anche sotto il profilo tattico.

Il centravanti della Roma è finito nel mirino anche di club inglesi, ma il Milan rappresenterebbe una prima scelta.

I giallorossi non sembrano voler fare barricate e potrebbero anzi puntare a liberarsi di uno stipendio importante e la cosa potrebbe tradursi in un’occasione importante anche magari in prestito con diritto o obbligo di riscatto.

Il Milan, nel corso delle prossime settimane, non si concentrerà esclusivamente sulle entrate.

La rosa infatti va sì rafforzata con interventi in mediana e in attacco, ma va anche equilibrata e sfoltita. Adli piace in Qatar e potrebbe ricevere offerte importanti dall’Arabia Saudita, Ballo-Touré sembra essere diventato di troppo e potrebbe cercare spazio altrove, così come Thiaw che è stato accostato al Newcastle e che nelle gerarchie oggi viene dopo Pavlovic.

Un discorso a parte lo merita Origi, che è da tempo fuori dai progetti rossoneri e che è reduce da un’esperienza in prestito tutt’altro che esaltante al Nottingham Forest. E’ legato al Milan da un contratto fino al 2026 e trovargli una sistemazione non sarà facile, ma chissà che dagli Stati Uniti (si è parlato tanto di MLS per lui in passato) non possa arrivare l’offera giusta.