Classifica, questione rinnovo e sostituto: la Roma può realmente privarsi di Dybala?

La Roma è stata sin qui protagonista di una stagione estremamente deludente e in campionato, mentre quelle che sarebbero dovute essere le sue concorrenti macinano punti su punti, ed è relegata ad un dodicesimo posto frutto di sole quattro vittorie, quattro pareggi e ben otto sconfitte.

I giallorossi stanno viaggiando alla stessa velocità di Genoa e Lecce e più lentamente di Udinese, Empoli e Torino, ovvero tutte squadre che sembravano destinate in partenza a dover fare un altro tipo di torneo, e quando hanno dato segnali di ripresa, poi sono subito incappati nuovamente in pesanti passi falsi accompagnati da prestazioni anonime.

Realisticamente è complicato pensare ad una Roma in lotta per la permanenza in Serie A, ma intanto c’è da fare punti per risalire la classifica e Dybala è uno di quei giocatori che possono decidere una partita anche con un solo colpo di genio.

E’ il giocatore più forte della Roma, ma deve stare bene per esprimersi al massimo con continuità.

“C’è una Roma con lui e una senza di lui”.

Musica e parole di Claudio Ranieri, ovvero l’allenatore chiamato a risollevare le sorti della Roma dopo gli esoneri di De Rossi e Juric.

Una frase, quella pronunciata dal tecnico giallorosso che lascia capire come Dybala ancora oggi sia il più forte tra i giocatori a sua disposizione.

Può giocare in più posizioni dell’arco offensivo, è uno degli uomini più esperti dello spogliatoio, ha vinto tanto e, per caratteristiche tecniche, sembra essere il partner perfetto per Dovbyk.

L’argentino inoltre non ha mai fatto mancare il suo impegno e la sensazione è quella che abbia imparato realmente ad amare una piazza che gli è sempre stato accanto e che gli ha ‘perdonato’ qualche partita saltata di troppo.

I numeri in stagione di Paulo Dybala rappresentano la vera nota dolente. Sì perché se è vero che è il giocatore più forte e rappresentativo della Roma, è anche vero che si sta esprimendo a livelli molto distanti rispetto a quelli ai quali aveva abituato.

A frenarlo, come già accaduto anche in passato, è stata una certa fragilità fisica. L’argentino spesso è costretto a fare i conti con problemi che lo costringono a giocare meno di quanto la Roma avrebbe bisogno.

In campionato ha saltato solo tre delle sedici partite sin qui disputate, ma è sceso in campo per un totale di 783’ sui 1440’ giocati dalla Roma nel torneo: si tratta di quasi la metà (e la storia non cambia in ambito europeo).

Inoltre, nelle tredici presenze sin qui totalizzate in campionato, ha segnato solo due goal (l’ultimo a fine ottobre) per una media realizzativa di una rete ogni 392’: troppo poco per un giocatore come lui chiamato a fare la differenza.

In Europa League sono invece stati cinque i gettoni sin qui collezionati, per 182’ complessivi di gioco e nessun goal siglato.

La sensazione è che il Dybala visto sin qui in stagione non sia ‘quello vero’ e forse anche questo sta spingendo la Roma a fare più di una riflessione.

La Roma non ha mai smentito le voci di mercato. Nessuno ha mai parlato di un Dybala incedibile e della volontà di puntare forte su di lui anche per il futuro.

A fine estate si è avuta la sensazione che il club ‘tifasse’ per un suo trasferimento in Arabia Saudita ed anche oggi che si parla di Galatasaray le vibrazioni sembrano le stesse.

C’è un discorso da fare ed è di natura economica: il contratto di Dybala prevede una clausola che potrebbe far scattare un rinnovo automatico fino al 2026 (mancherebbero otto presenze da 45').

Un rinnovo ricchissimo che prevederebbe l’aumento dell’ingaggio che arriverebbe fino a quota 8 milioni bonus compresi.

Forse troppi per la Roma e troppi per un giocatore che non dà grandi garanzie sotto il profilo dei minuti giocati.

Negli ultimi giorni si è parlato di un Galatasaray pronto a spingersi fino a quota 4 milioni per il suo cartellino, una cifra bassissima per un giocatore di caratura internazionale, ma che consentirebbe comunque alla Roma di fare una plusvalenza.

Il club giallorosso si starà ovviamente concentrando anche su questo aspetto e, da questo punto di vista, evitare la possibilità che scatti il rinnovo automatico sembra poter diventare quasi un auspicio.

In caso di cessione, chi potrebbe sostituire Dybala nell’undici di Ranieri?

Trovare un elemento di pari valore tecnico nel corso della sessione invernale di calciomercato è quasi impossibile, ma in realtà la Roma il dopo-Dybala dovrebbe averlo già in casa.

Il club giallorosso la scorsa estate ha versato nelle casse della Juventus oltre 25 milioni di euro (ai quali aggiungere eventualmente 4 di bonus) per assicurarsi Matias Soulé.

Il talento argentino, nella prima parte della sua avventura in giallorosso non è riuscito a ripetere quanto di straordinario fatto nella scorsa stagione al Frosinone, ma non ci sono dubbi sul fatto che abbia qualità da vendere.

Forse la scorsa estate era stato preso anche in ottica di una cessione di Dybala ed è così che in realtà il suo acquisto troverebbe realmente un senso.

Non va inoltre dimenticato Tommaso Baldanzi, altro trequartista di grande talento prelevato dall’Empoli meno di un anno fa per 10 milioni di euro ai quali aggiungere eventualmente altri 5 di bonus.

Si tratta di due giocatori giovanissimi, potenzialmente molto forti, che avrebbero tutto per rappresentare il futuro della Roma.

Hanno entrambi le carte in regola per sostituire Dybala? Quello di questa stagione sì e magari proprio la cessione della Joya potrebbe consentire loro di trovare maggiore spazio per esplodere definitivamente.