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Cambiaso Juventus SportingGetty Images

Cambiaso ammette: "Le chiacchiere insistenti sul Manchester City hanno dato fastidio"

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Andrea Cambiaso è ancora un giocatore della Juventus. Il che, dopo le insistenti voci che a gennaio lo hanno avvicinato al Manchester City, non era propriamente scontato.

Il jolly ligure giocherà dunque il derby di sabato con la maglia bianconera, prima stracittadina di Luciano Spalletti sulla nuova panchina. Obiettivo: dare continuità alle vittorie contro Udinese e Cremonese e proseguire la rimonta in campionato.

Di tutto questo ha parlato Cambiaso in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: di Spalletti, del Manchester City, ma anche dei rischi che il ruolo di jolly può comportare per un calciatore.

  • Spalletti Juventus Serie AGetty Images

    "SPALLETTI HA PORTATO UN BEL PO' DI NOVITÀ"

    "Passione allo stato puro: il tecnico è questo e molto di più. Ti entra nella testa, ti arriva: a volte sa essere originale in ciò che ci dice, ma coglie sempre il punto. In pochi giorni ha portato nel gruppo un bel po' di novità. E rispetto a quello che ho conosciuto in Nazionale è cambiato parecchio.

    Passione, comunicazione e? Cura del particolare, in ogni momento del lavoro: dal rinvio da fondo campo alla rimessa laterale al fischio di inizio. Vive di pallone ventiquattro ore al giorno, penso che veda migliaia di partite, il suo metodo è un metodo moderno di insegnare calcio".

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  • LO SCUDETTO

    "Spalletti ha detto che possiamo iscriverci alla corsa? Giusto e, direi, logico. Quando ce lo ha detto negli spogliatoi, alla Continassa, gli siamo andati tutti dietro: prima di Cremona avevamo sei punti di distacco dalla vetta, dopo Cremona ne abbiamo quattro. Questione di numeri...".

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  • CAMBIASO JOLLY

    "Per me è stata una questione di istinto: fin da piccolo ho ricoperto più ruoli o posizioni e, per questo, credo di aver sviluppato una certa conoscenza non legata ad un solo movimento.

    C'è il rischio di snaturarsi? Ne parlavo proprio in queste ore con Mac (McKennie, ndr) che mi sottolineava come avere la capacità di stare un po' ovunque possa accompagnarsi al non eccellere in qualcosa di particolare.

    Se il rischio è concreto? Non la penso così: per me si tratta di un aspetto positivo perché l'allenatore è messo nelle condizioni migliori per fare le sue scelte".

  • FBL-EUR-C1-JUVENTUS-DORTMUNDAFP

    "LE CHIACCHIERE SUL CITY HANNO DATO FASTIDIO"

    "C'è stato un interessamento lo scorso gennaio, niente di più: non sono stato vicino a salutare la Juventus, non ho fatto proclami in questo senso, anzi. Lusingato, sì, altre storie no.

    Queste chiacchiere insistenti hanno dato fastidio, ma il nostro mondo va così e non puoi farci nulla: era chiaro che non fosse la motivazione del mio calo di forma, ma, forse, fossi stato dall'altra parte lo avrei pensato anch'io. Vabbè...".

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  • VLAHOVIC E I NUOVI

    "Dusan è un trascinatore, uno che gioca per la squadra e con la squadra. Negli ultimi tempi l'ho visto più sereno e tranquillo, ma non ha mai perso un momento per dimostraci il suo attaccamento alla causa. Far gol, per un centravanti, vale tanto, ma, lui, di gol ne ha sempre fatti.

    I nuovi? Qualità e professionalità: vale per tutti. Se devo sceglierne uno, allora dico Edon (Zhegrova, ndr): mi aveva impressionato quando lo abbiamo affrontato la scorsa Champions League col Lilla, poi mi ha confermato quello che pensavo di lui. Ha ragione Spalletti, quella "zeppetta" nell'uno contro uno è micidiale".