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Billing NapoliGetty Images

Billing a Napoli, chi è il giocatore che non vuole rischiare di colpire di testa nonostante l'altezza: "Sono fatto così"

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A sorpresa il Napoli ha chiuso oramai l'acquisto di Philip Billing, centrocampista danese che arriverà in città dopo il mancato ingaggio di Casadei, che a sua volta potrebbe tornare in Italia per vestire la maglia del Torino. Billing, 28enne nativo di Copenaghen, è un giocatore forte fisicamente, un tuttocampista in grado di giocare come mediano, interno e trequartista. Insomma, è capace di essere il sostituto eventuale di Lobotka, Anguissa e McTominay, titolarissimi del Napoli di Conte in questa stagione.

Billing è alto quasi due metri (198 cm), ma nonostante la sua imponente altezza non è un giocatore che domina con i colpi di testa, nel suo reparto di competenza e in attacco, quando la sua squadra è alla ricerca del goal.

Non si tratta di una sua caratteristica vincente, anche perchè il classe 1996 cerca sempre di evitare colpi di testa non necessari. Valuta le possibilità e a quel punto decide se colpire o meno, come in occasione dei suoi quattro goal di testa in carriera.

  • COLPO DI TESTA? A SECONDA DEL MOMENTO

    "Giocare con i piedi è il modo in cui sono stato cresciuto" ha raccontato Billing al Times nel 2023. "Quando vedono un giocatore alto in Inghilterra pensano che debba essere bravo con la testa. Ma è una di quelle cose che o hai o non hai. Per essere bravo con la testa devi avere una certa aggressività dentro di te per andare ad attaccare una palla".

    Billing non vuole rischiare una commozione celebrale e ogni volta che c'è una palla vagante valuta cosa fare:

    "Se sono in una partita e vedo un 50-50 e vedo un grande difensore centrale e so che non si ritirerà, allora non ci provo. A meno che la palla non rimbalzi, e so che se non vinco il duello saranno in porta. Ma sono cauto nell'usare la testa perché so che si vedono giocatori costretti a ritirarsi a causa di questo tipo di infortuni".

    "Se c'è una palla che non prenderò o che non riuscirò a vincere, allora non rischio di sbattere la testa. Sono fatto così. Ad alcune persone non importa, ci provano e basta. A me però importa".

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  • I GOAL DI TESTA DI BILLING

    Come affermato dallo stesso Billing, è strano che un giocatore di un metro e 98 centimetri non sia bravo nel fondamentale del colpo di testa. Il centrocampista danese però non ha mai amato rischiare un serio infortunio e così, a seconda del momento, colpisce la sfera o evita di farlo inutilmente.

    Nonostante questo Billing è comunque riuscito a segnare alcuni goal di testa nel corso della carriera. Sono quattro le reti realizzate in questo modo, tra cui anche l'ultima ufficiale arrivata nel dicembre 2023 nel 3-0 contro il Manchester United.

    Un anno fa un bel colpo di testa, deciso, in area su cross di Tavernier. Insomma, non è che Billing eviti sempre e comunque di colpire, anche perchè a quel punto non potrebbe certo giocare tra i professionisti ad altissimi livelli, ma analizza sempre la situazione per capire cosa conviene fare. Soprattutto per la sua salute.

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  • Billing NapoliGetty Images

    BILLING, DUE METRI O 180 CM?

    Philip Billing non ha una grande consapevolezza della sua altezza, praticamente due metri.

    "Sono alto 198 cm, ma il modo in cui mi sento nel mio corpo è come se fossi 180 cm" assicura Billing. "È un po' strano. Vedo filmati di me stesso e penso: 'Oh, sono davvero alto".

    Il motivo non è dato solamente dalla sua attuale vita, il calcio professionistico, in cui cerca di valutare ogni colpo di testa. In passato, infatti, Billing ha giocato a hockey su ghiaccio, passando il suo tempo inoltre sui pattini e sullo skate. Ha imparato sport che praticano soprattutto atleti di minore altezza.

    In teoria Billing avrebbe dovuto giocare a hockey e non a calcio, ma sua madre e suo fratello non erano molto decisi a osservarlo dal vivo in impianti ghiacciati. E così, il calcio. Philip ragiona veloce con la mente e lo fa anche con i suoi piedi:

    "So pattinare e girare velocemente. È una questione di piedi veloci".

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  • I DUELLI AEREI DI BILLING

    Forse Billing non ha ben chiaro quanto sia alto e spesso eviti di lanciarsi di testa, ma di certo gli avversari perdono spesso e volentieri i duelli aerei con il giocatore danese. Non sempre, ovviamente, con una percentuale abbastanza simile tra duelli di testa vinti e persi.

    Da quando è sbarcato in Premier nel 2017 per vestire la maglia dell'Huddersfield (due stagioni le ha poi giocate in Championship con il Bournemouth, con cui ha militato per quattro annate), Billing - dati Opta - ha fatto registrare 501 uno contro uno aerei, con una percentuale del 63% di duelli vinti.

    Non sono molti i giocatori che in Premier, con 500 e più duelli aerei effettuati, hanno una tale percentuale di successo in 152 o più partite (quelle giocate da Billing). Ma neanche pochissimi (da Tarkowski dell'Everton a Van Dijk, passando per Maguire, Dunk, Burn e Zouma).

    Un dato che probabilmente a Philip non importa: lui valuta ogni volta se lanciarsi o meno, così da evitare il rischio di una commozione cerebrale che potrebbe influire sulla sua carriera e soprattutto sulla sua vita.

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