Andrea Petagna SPALGetty

Petagna a DAZN: "Piansi quando il Milan prese Matri"

Quella che si avvia alla conclusione è stata per Andrea Petagna la stagione della definitiva consacrazione. Con le sue prestazioni e con i sedici goal segnati sin qui in campionato, ha trascinato la SPAL alla conquista di una salvezza ampiamente meritata.

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L’attaccante, domenica affronterà il suo passato nell’ultima partita del torneo, visto che a Ferrara arriverà il Milan. Petagna, parlando a DAZN, ha ricordato i suoi trascorsi in rossonero.

“Il Milan per me è una famiglia, è la squadra nella quale sono cresciuto. Sono arrivato a Milano quando avevo 13 anni e sono stato di proprietà del Milan per almeno 6 anni, prima di arrivare a Bergamo all’Atalanta. Sicuramente sarà una partita importante e difficile perché loro devono vincere per arrivare in Champions League e noi vogliamo fare lo stesso per arrivare decimi in classifica”.

Petagna ha svelato di aver anche pianto in passato per il Milan.

“E’ successo quando avevo 17 anni, dovevo compierne 18, ero in ritiro con il Milan di Allegri. Adriano Galliani, che è stato quasi un secondo padre per me negli anni a Milano, mi aveva promesso che sarei rimasto in prima squadra ma l’ultimo giorno di mercato comprarono Matri ed io pur di non tornare in Primavera decisi di andare alla Sampdoria e come un bambino al quale hanno tolto un sogno ho pianto”.

Nelle scorse stagioni si è sempre parlato di Petagna come di un giocatore bravo nel far esprimere al meglio i suoi compagni di reparto, alla SPAL però ha dimostrato di poter essere anche un bomber estremamente prolifico.

“Forse mi mancava un po’ di convinzione, calciavo poco. Adesso gioco un po’ più vicino alla porta, ho più occasioni. Sono contento anche perché fare tutti questi goal alla SPAL non è facile, non è come giocare in una squadra più grande. Ho trovato un’ambiente ottimo, un bravissimo allenatore che ringrazio perché mi ha dato fiducia in tutte le partite e la cosa mi ha dato forza”.

Tra i grandi amici di Petagna anche Christian Vieri, un ex fuoriclasse che non gli ha fatto mancare consigli preziosi.

“Bobo è uno dei miei primi critici, quando non faccio bene è il primo a mandarmi un messaggio e a dirmi cosa devo migliorare. E’ stato un campione, penso il più forte attaccante italiano di tutti i tempi. Mi fa piacere vedere che tiene a me e mi darà altri consigli come solo lui sa fare”.

L’Italia presto tornerà in campo per i match di qualificazione a Euro 2020 e Petagna spera in una chance in Azzurro.

“La Nazionale è il sogno di ogni ragazzino, farò di tutto per cercare di guadagnarmi la convocazione. E’ l’obiettivo di ogni calciatore”.

La partita con il Milan sarà importante anche per l’Atalanta, visto che orobici e rossoneri si contendono un posto in Champions League. L’attaccante della SPAL ha vissuto a Bergamo una parentesi importante della sua carriera.

“Sarei contento se l’Atalanta raggiungesse questo sogno, perché quando ero a Bergamo arrivammo quarti ma allora non bastava per andare in Champions. Sarebbe un bel traguardo per loro, io cercherò di aiutare la SPAL a vincere e poi andrò a vedere i risultati sperando che l’Atalanta abbia vinto la sua partita”.

A Bergamo Petagna ha stretto amicizia con Gomez e il rapporto tra i due è rimasto ottimo.

“Papu è stato un fratello per me. La nostra è un’amicizia nata in campo più che fuori, perché ci siamo fin da subito trovati bene. Sono legato alla sua famiglia, a sua moglie, ai suoi bambini e spero che questa amicizia duri nel tempo”.

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