Napoli Milan ZielinskiGetty Images

Milan allergico agli scontri diretti: 5 sconfitte su 5 sfide

Ancora una sconfitta, ancora una sconfitta contro una (teorica) diretta concorrente ai primi posti della classifica. Si fa presto a passare dai proclami e dall'entusiasmo estivo alla depressione, specialmente se ti chiami Milan.

Il ko di Napoli, contro la capolista del campionato, può anche non essere considerato una vergogna: i rossoneri di Montella hanno concesso dietro ma creato qualche pericolo davanti, sognando addirittura la clamorosa coppia rimonta. Ma, ancora una volta, i punti in saccoccia sono zero.

È già la sesta volta nelle prime 13 giornate di campionato: preoccupante. E ancor di più se si pensa che, dei 6 ko rimediati fin qui dal Milan, 5 sono arrivate contro le altre 'sorelle': quelle che, almeno in teoria, avrebbero dovuto contendere al Milan uno dei primi tre posti in campionato.

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Bonucci e compagni sono caduti per la prima volta contro la Lazio: primo, squillante, campanello d'allarme dopo le illusorie vittorie iniziali. E poi lo 0-2 interno con la Roma, primo vero test fallito, seguito quasi a ruota dal 2-3 in extremis del derby contro l'Inter, da un altro 0-2 rimediato a San Siro contro la Juventus e, appunto, dall'1-2 di Napoli.

A un simile ruolino va aggiunta anche la pesante scoppola, uno 0-2 ancor più netto di quanto dica il risultato, rimediata a Genova contro la Sampdoria. Ovvero la brillante formazione che in questo momento occupa la sesta posizione in Serie A.

Sconfitte, sconfitte, solo sconfitte. Nessun punto e soltanto delusioni contro le prime 6 del campionato. Segnali sinistri per un Milan che vorrebbe tanto tornare grande in fretta, ma che deve scontrarsi con la realtà di una rinascita più dura di quel che qualcuno (non tutti) aveva previsto.

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