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Leao Milan desktopGetty Images

Leao su Allegri: "Come un padre, mi ha detto di essere libero"

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Tra Rafael Leao e Massimiliano Allegri, la scintilla è scoccata.

Lo dice il campo, lo dicono le parole pronunciate dal portoghese quando c'è da descrivere il rapporto col tecnico toscano.

Il 10 del Milan respira già l'atmosfera derby e, nel corso di un'intervista concessa a 'CBS', tra nuovo ruolo, parentesi su Max ed elogi a Pulisic mostra di essere pronto per sfidare l'Inter.

  • "CON L'INTER PER LA VETTA"

    "Tutti i calciatori sono pronti - riporta 'Milannews' - Vogliamo preparare bene questa gara, si tratta del derby e l’Inter è un bel gruppo, ha creato una buona squadra. Per noi è anche un’opportunità per raggiungere la testa della classifica e si sente già il clima".

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  • "GRANDE LAVORO DEL CLUB"

    "L’anno scorso è stato difficile, quest’anno sono arrivati tanti calciatori nuovi, ma il club, la struttura, tutti hanno fatto un grande lavoro: hanno portato un grande direttore che lavora molto bene, hanno tenuto Ibra, hanno portato Allegri che ha molta esperienza, hanno portato Modric. Penso che questi tasselli siano importanti". 

    "Come potete vedere nella nostra squadra ci sono molti calciatori giovani e gente con esperienza ci può aiutare a fare molto bene. Anche se non siamo ancora a metà stagione vogliamo raggiungere buoni risultati, ma ovviamente passo dopo passo e domenica è un’occasione per mostrare quello che possiamo fare".

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  • "ALLEGRI MI HA DETTO DI ESSERE LIBERO"

    "Il mister non mi chiede molte cose, mi ha solo detto: 'sii libero' e la cosa più importante è restare focalizzato e avere la giusta mentalità, perché sa cosa so fare con la palla e che posso aiutare la squadra anche senza palla".

  • "COME UN PADRE"

    "È più come un padre quando chiede a un figlio di fare sempre meglio a scuola nella vita, di fare le cose nella maniera giusta. Io mi sento felice e con molta fiducia in ogni partita perché so che lui conta su di me, mi chiede solo di essere focus anche dopo un gol, di non fermarmi".

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  • "MI HA RESO PIÙ POSSIBILE SEGNARE"

    "A essere onesti a me piace l’uno contro uno, dribblare uno, due, tre difensori, ma sappiamo che il calcio è cambiato, contano anche le statistiche. A me non piacciono molto, sono cresciuto guardando Robinho, Ronaldinho, Quaresma, Cristiano e questo tipo di calciatori mi fanno emozionare, vedere quello che fanno sul campo".

    "Oggi, però, la cosa più importante è fare goal, così nella mia posizione attuale sono vicino a quei calciatori che fanno la differenza e la differenza la fai segnando e non solo con i dribbling. Allegri ha cambiato la mia mentalità portandomi più vicino alla possibilità di segnare, a volte giocando da esterno sono troppo lontano e se vuoi essere l’uomo giusto devi fare la differenza".

  • "IO E PULISIC POSSIAMO FARE LA DIFFERENZA IN OGNI MOMENTO"

    "Pulisic? Penso che sia cambiato, quando lo vedevo al Chelsea al Borussia Dortmund, era un esterno a cui piaceva dribblare, uno contro uno, andare da una parte all’altra, con un sacco di abilità. Christian ha capito quello di cui parlavo prima su evoluzione del calcio circa le statistiche".

    "È un calciatore con grandi qualità, ma è anche molto intelligente e in quella posizione, dove gioca ora, come numero 10 sa come muoversi e quando gioco con lui cerco di aiutarlo e di creare gli spazi per lui. È molto importante per noi e possiamo fare la differenza in ogni momento, certamente può giocare anche a destra e a sinistra così che il mister abbia più opzioni".

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