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Spalletti Baggio Del PieroGetty Images

Spalletti annuncia: "Porto Baggio, Del Piero e Totti in Nazionale, ne ho già parlato con Gravina"

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Luciano Spalletti ha rilasciato un'intervista esclusiva al Corriere dello Sport nel corso della quale ha parlato della sua Nazionale, ma non solo.

Dai suoi trascorsi al Napoli e alla Roma, fino ad una proposta davvero particolare che il tecnico di Certaldo avrebbe già avanzato alla Federazione.

Di seguito le parole del commissario tecnico azzurro.

  • "CONVOCO BAGGIO E TOTTI"

    “Convoco Baggio e Totti; con Antognoni e Del Piero un 40 mondiale. Ne ho già parlato con Gravina, presto partiranno gli inviti della Federazione. Sono convinto che i ragazzi, con quei quattro fenomeni a bordo campo, cercherebbero di superare i limiti. Preferisco un calciatore meno qualitativo ma moralmente integro. La maglia azzurra è inimitabile e dobbiamo riempirla per tutte le 24 ore".

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  • "HO SCELTO LA TRISTEZZA"

    "L’uomo che non conosce la tristezza non ha mai pensieri profondi. E io la tristezza l’ho scelta e abbracciata lasciando Napoli dopo quella cosa là. Quella cosa là è lo Scudetto. Sarebbe stato più facile e naturale andare avanti, lavorare con un gruppo che avevamo portato al top, godersi la felicità del momento. Ho scelto la tristezza".

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  • IL SECONDO ANNO A NAPOLI

    "Ho sempre deciso per me stesso. Il mestiere vuol dire 365 giorni di grande lavoro. Dopo il primo anno i miei collaboratori mi dissero “ma cosa restiamo a fare? Hanno venduto tutti”. Erano partiti Mertens, Koulibaly, Ghoulam, Ospina, Insigne, Fabian Ruiz. Tanta qualità. Io volevo sentirmi l’allenatore del Napoli e si è allenatori di una squadra soltanto se si fa qualcosa di effettivamente importante. Quando incontri De Laurentiis la prima cosa che ti dice è “secondi siamo già arrivati e dobbiamo stare sempre in Champions”. Messaggio chiaro e diretto. Così sono ripartito per ottenere quella cosa là, è successo, sarei potuto restare ancora, il grafico prestazionale l’avevamo portato al livello più alto".

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  • I MERITI DI DE ROSSI ALLA ROMA

    "Credo di conoscerlo molto bene. Penso che il principale merito di Daniele, per quanto sta dando alla Roma, derivi dal fatto che fin dal primo giorno non si è voluto approfittare dell’immenso amore che i tifosi nutrono nei suoi confronti".

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  • IL RAPPORTO CON DE LAURENTIIS

    "Io ho due orecchie e una bocca. So ascoltare e al momento giusto parlare. De Laurentiis ha una grande comunicativa, un linguaggio scorrevole. E poi dipende sempre dal De Laurentiis che ti ritrovi di fronte, ne esistono almeno quattro o cinque. Con l’intelligenza artificiale potrebbero provare a inventarne altri".

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