Che fatica per Elmas al Lipsia: impatto da incubo con la Bundesliga

L’ingente somma sborsata per il suo cartellino, non ha sin qui garantito ad Elmas.

L’ex centrocampista del Napoli infatti, da quando ha iniziato la sua avventura in Germania, non è mai stato schierato dal 1’ da Marco Rose.

Per lui solo panchine, scampoli di gara ed un minutaggio che è andato aumentando ma in maniera molto lenta.

Ha esordito in Bundesliga lo scorso 13 gennaio entrando a 2’ dal triplice fischio finale di una sfida contro l’Eintracht, mentre sono stati 6 i minuti giocati una settimana dopo contro il Bayer Leverkusen. Nell’ultima uscita, quella sul campo dello Stoccarda, Elmas ha invece giocato gli ultimi 13’.

Tre presenze consecutive dunque, per un totale di appena 21’ in campo.

Le tre presenze sin qui collezionate in Bundesliga, sono coincise con altrettante sconfitte.

L’inizio di 2024 del Lipsia infatti è stato di quelli assolutamente da dimenticare.

Ha inanellato due ko interni consecutivi contro Eintracht (1-0) e Leverkusen (3-2), prima di essere travolto dallo Stoccarda (5-2).

Un filotto di risultati che ha fatto perdere al Lipsia (ora quarto) il contatto con le primissime e che ha consentito a Borussia Dortmund ed Eintacht di rientrare nella corsa Champions.

Quello che sta vivendo il Lipsia è un momento di profonda crisi.

La compagine tedesca sin qui si è sempre schierata con un 4-4-2 in campo, cosa questa che non ha aiutato l’inserimento di Elmas (entrato in campo sempre per giocatori diversi e in situazione di emergenza), ma Rose potrebbe pensare anche ad un cambio di modulo in vista della prossima sfida di campionato contro l’Union Berlino.

“Gli ultimi tre risultati sono figli di problemi di testa. Lo si è notato contro lo Stoccarda. Volevamo invertire la tendenza, ma non ci siamo riusciti. Ci manca convinzione, la fiducia nel fare tante cose che solitamente ci vengono normali. Dobbiamo elaborare un nuovo piano, magari più semplice di quello che abbiamo adesso. Dobbiamo fare in modo che i ragazzi giochino senza dover pensare troppo”.