Cristiano Ronaldo - PortugalGetty Images

Cristiano Ronaldo e il goal numero 700: "Non cerco i record, sono loro che cercano me"

La partita del Portogallo contro l'Ucraina di Sheva è entrata di diritto nella storia del calcio, nonostante la sconfitta subita, grazie al signore con la maglia numero 7 sulla schiena: con il rigore segnato Cristiano Ronaldo ha raggiunto le 700 reti in carriera, diventando per l'occasione CR700.

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Le vette raggiunte da Ronaldo sono per pochi, oltre al lusitano solo altri cinque giocatori hanno superato quota 700 goal in carriera: Gerd Muller, già nel mirino del numero 7 bianconero, con 735 goal, Puskas a quota 746, i due brasiliani Pelé e Romario rispettivamente con 767 e 772 reti e al primo posto Josef Bican con 805 marcature. In attesa dell'arrivo di Messi - fermo a quota 672 - in questo club esclusivo, CR7 si gode il record raggiunto senza ricercarlo in maniera ossessiva.

"Quanti record ho? non lo so, io mi godo il momento e ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato a raggiungere questo traguardo impressionante. I record arrivano naturalmente, non sono io a cercare loro, ma sono loro a cercare me. Senza farne un'ossessione, accadono naturalmente".

L'anatomia di un attaccante da record si materializza in maniera chiara analizzando la natura di ogni rete e la varietà di repertoria di una macchina da goal con pochi eguali nella storia del calcio: 700 goal di cui 442 con il piede destro, autentico spauracchio di portieri ed avversarsi, 129 con il piede sinistro e 127 con la testa, marchio di fabbrica con numeri pressoché identici al mancino, e infine 2 goal arrivati in maniera 'creativa'. 

La corsa di Ronaldo non si ferma certo a questo ennesimo traguardo raggiunto e le ambizioni per la stagione in corso sono altissime: con la Juventus il portoghese insegue la vittoria in ogni competizione e con il Portogallo la sconfitta di ieri sera ha complicato il cammino verso Euro 2020 mettendo maggiore pressione sul cinque volte pallone d'oro per le prossime partite, che saranno decisive per scacciare l'incubo della Serbia che con solo un punto di distanza è fonte di grande preoccupazione per i lusitani.

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