Daniel Maldini ritrova Palladino all'Atalanta: rilancio in stile Monza?

Sono appena 7 le presenze messe insieme da Maldini in questo 2025/2026 con Juric al timone della Dea: 6 in campionato ed una in Champions League, per un totale di 224 minuti senza riuscire a far goal né a fornire assist.

"Secondo me Maldini deve dare qualcosa in più per alzare il suo status - aveva sottolineato Juric a ottobre - Si impegna, fa tutto, ma può fare di più". Risultato? Impiego col contagocce.

Se Maldini junior si è guadagnato il grande salto all'Atalanta, molto del merito va attribuito anche a Palladino: il tecnico napoletano ha saputo valorizzarlo, 'allevarlo' e trovargli la collocazione tattica ideale nello scacchiere biancorosso, trasformando i dubbi in crack.

Le basi per l'ascesa Daniel le ha poste nella seconda parte del 2023/2024, realizzando 4 reti in 11 partite una volta acquistato da Galliani in prestito dal Milan e convincendo tifosi e allenatore della bontà del proprio talento.

Sei mesi a mille confermati dal primo scorcio del 2024/2025 (dopo essere stato rilevato a titolo definitivo dai brianzoli in quell'estate), che gli è poi valso il trasferimento a Bergamo alla corte di Gian Piero Gasperini e l'ingresso nel giro della Nazionale con Spalletti.

Palladino, ironia della sorte proprio dopo una prestazione super offerta dal fantasista contro l'Atalanta, ad aprile 2024 incensò così Maldini:

"Che margini di crescita ha? State vedendo semplicemente un gioiello che si sta mettendo in mostra. Per me Daniel, l’ho detto già da tempo, ha tutto per arrivare a grandissimi livelli. Ha qualità, gamba, passo, strappo, tiro… Non gli manca nulla".

"Gli serviva un po’ di continuità e fiducia, quella che ha da parte mia e da parte soprattutto dei ragazzi. Quando è arrivato a gennaio non era facile entrare in un gruppo nuovo. Lui si è messo subito a disposizione dei ragazzi e sta crescendo".

Il remake del tandem che ha acceso e fatto sognare Monza, alla Dea, può portare in dote le medesime vibes cavalcando la scia di 18 mesi fa: tra le linee nel ruolo di trequartista centrale oppure largo a sinistra pronto ad accentrarsi e far male col destro, eccole le mattonelle che Palladino ha sfruttato per collocare e valorizzare Maldini. A Bergamo incrociano le dita e attendono i suoi lampi.