A tutto Balotelli: “Gioco ancora tre anni, Pio Esposito ha tutto per sfondare, qualcuno non mi voleva in Azzurro”

Svincolato, ma con tanta voglia di tornare a giocare. Nell’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, Balotelli non nasconde il suo grande desiderio: “Dove la vedremo in campo? Vorrei rispondere ma non riesco (ride, ndr). Cerco un club che mi dia fiducia. Voglio giocare altri due-tre anni. Poi vado da mio fratello Enock che oggi gioca nel Vado, tra i dilettanti. Gli ho promesso che chiuderò la carriera giocando insieme a lui. Mi sto allenando, sto bene, mi sento pronto. Il sogno? Giocare nel Real Madrid”.

Balotelli che, tra le altre squadre, ha giocato anche con Milan e Inter. "Ho avuto e dato tanto in entrambi i club, le soddisfazioni non mi sono mancate. Da ragazzo simpatizzavo per i nerazzurri perché il mio idolo era Ronaldo il Fenomeno, poi non ho mai nascosto la mia simpatia per il mondo rossonero. Ma essere tifoso è un’altra cosa. Sono felice per Allegri ed è un bene che si riveda Galliani, due figure importanti".

Balotelli risponde poi così alla domanda relativa alla carenza di attaccanti italiani di qualirà.  "È un problema serio. Ai giovani non viene data continuità, li mandano nelle serie inferiori e dopo pochi mesi cambiano già maglia. Si perdono. Chi sfonda tra Pio Esposito, Francesco Camarda e Lorenzo Venturino? Al Genoa mi sono allenato con Venturino, ha buoni colpi: merita fiducia. Anche Camarda l'ho visto in alcuni spezzoni nel Milan e sono curioso di vedere come si muoverà nel Lecce. A me però piace soprattutto Pio Esposito: ha tutto per sfondare. Mi auguro che si faccia spazio nell’Inter, può essere la sorpresa. Ma per stare ad alti livelli bisogna rompere il ghiaccio".

Super Mario ha analizzato dall’esterno la vicenda Lookman. “Nel mercato ci sono tante storie strane, se non le si conosce bene si rischia di dire inesattezze. E in questa vicenda vedo troppi commenti. Premessa. Mi sono pentito da tempo per quel gesto a San Siro, quando mi tolsi la maglia dell’Inter. Per questo ora dico che al posto di Lookman, con la testa di oggi, non avrei cancellato dai social le foto con la maglia dell’Atalanta. È vero che non esistono più le bandiere, che i giocatori prima o poi se ne vanno. Ma i tifosi non c’entrano niente. Meritano riconoscenza e rispetto. E non vale solo per gli atalantini".

“Cosa le manca nella sua carriera? Potevo metterci più impegno. Mi resta il rimpianto della Nazionale: potevo giocare di più. Ho segnato 14 goal come Rivera? Lasciamo stare. Se avessi avuto più chance, magari avrei potuto avvicinarmi a Riva. Qualcuno non mi voleva in Azzurro, ma è acqua passata. Gattuso merita il mio bocca al lupo, ce la metterà tutta”, ha concluso Balotelli.