Il successo di misura sulla Salernitana ha permesso alla Roma di iniziare col piede giusto la stagione: tante occasioni create con il solo goal di Cristante per la truppa di Mourinho, attesa dalla sfida casalinga alla Cremonese valida per la seconda giornata di Serie A.
Il tecnico portoghese ha parlato in conferenza stampa soffermandosi sulla passione dei tifosi: altro sold-out all'Olimpico per spingere la squadra verso la vittoria.
"E' incredibile, l'attaccamento dei tifosi è alla base di tutto. Sentiamo l'orgoglio di avere qualche responsabilità nella creazione di questa empatia. E' fantastico per noi e per tutto il calcio italiano: all'estero la gente ci guarda e ha un'impressione ottima di questa immagine, molto vicina al calcio inglese".
La Cremonese è qualcosa di più di una neopromossa: l'ottimo esordio a Firenze e il mercato in entrata alzano la soglia del livello d'attenzione.
"Non vedo la Cremonese come una squadra che l'anno scorso stava in Serie B, ha un'organizzazione molto definita. Faccio i complimenti a Massimiliano (Alvini, n.d.r.). Sul mercato hanno fatto degli investimenti importanti, non sarà una partita con i tre punti in tasca e rifiuto questa osservazione".
Tutti a disposizione tranne Darboe.
"Matic e Wijnaldum stanno bene, avremo un periodo importante con tante gare ravvicinate: lavorare in una settimana completa può essere decisivo. Zalewski non si è allenato per due giorni ma è tornato ieri ed è tutto ok, lo stesso vale per El Shaarawy. Ci siamo tutti a parte Darboe: la sua è una storia triste, avrà tutto il tempo per recuperare".
L'arrivo di un nuovo attaccante sarebbe manna dal cielo per Mourinho: il nome del momento è ovviamente quello dello svincolato Andrea Belotti.
"A Salerno il mio obiettivo non era far capire alla società che mi serviva un altro attaccante: l'obiettivo era vincere la partita. Se in panchina manca un giocatore dello stesso livello di quelli che sono in campo, si cerca di giocare con le forze che si hanno. Mi sono affidato all'esperienza di Matic e Wijnaldum. Sarebbe stato bello chiudere la partita con due o tre goal, ma abbiamo vinto lo stesso. Un altro attaccante in rosa? Tiago Pinto lo sa, io devo solo aspettare con la speranza che si possa fare: in caso contrario, andremo avanti con ciò che abbiamo. Belotti è svincolato: se è vero che vuole tanto la Roma, a me fa piacere, ma non so se verrà".
La maturità e la duttilità di Pellegrini sono armi in più da sfruttare.
"Ho detto che mi piacerebbe avere tre Pellegrini, oggi è diventato un grande giocatore capace di giocare in tante posizioni. Ha raggiunto una maturità calcistica enorme. Per noi vale tanto. Non posso dire che giocherà sempre tra i due di centrocampo, ma potrà essere impiegato ovunque".
L'Europa League può essere un'ottima occasione per conquistare un altro trofeo: vincere in Italia è più complicato.
"La Conference League vinta da noi non è molto diversa dalla competizione in cui giocheremo in questa stagione. Nella fase ad eliminazione diretta troveremo grandi squadre, ma l'Europa League non è poi così diversa. In Italia è molto difficile vincere, tutte le altre squadre hanno fatto investimenti e sono migliorate: dire che possiamo vincere è complicato".
Cristante match-winner all'Arechi.
"Cristante è importante come giocatore e come persona, ci offre grande stabilità che può essere raggiunta grazie ai miglioramenti dei singoli. Abbiamo gente che ci dà garanzie".
Infine una riflessione su Zaniolo, oggetto del desiderio sul mercato: la speranza che resti è al primo posto tra i pensieri di Mourinho.
"Zaniolo sta bene, fisicamente è più agile e fresco. Per me è merito suo, solo dopo arriviamo io e lo staff nel senso di allenare bene e avere le motivazioni giuste. Se rimane qui? La domanda è per il direttore, non per me: chiaro che a me piacerebbe se restasse, nel puzzle che abbiamo costruito è un giocatore molto più importante che in passato".