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Spalletti ItalyGetty

La Repubblica - I motivi delle tensioni tra Spalletti e i giocatori: modulo, Di Lorenzo, Fagioli

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L'eliminazione maturata a causa della pessima figura fatta contro la Svizzera brucia ancora in casa Italia, dove la delusione per un cammino non all'altezza delle aspettative è decisamente palpabile.

A prendersi le responsabilità per gli Europei fallimentari, dopo la sfida con gli elvetici, è stato Luciano Spalletti, a sua volta protagonista anche il giorno successivo nella conferenza stampa in tandem con Gabriele Gravina: niente dimissioni, confermata la volontà di proseguire al timone della Nazionale.

Eppure, come riportato da 'la Repubblica', non possono passare inosservate le tensioni che sarebbero state registrate tra il commissario tecnico e il gruppo squadra in Germania, dove si è consumata una delle pagine più negative della storia azzurra.

  • IL MODULO

    Uno dei motivi della tensione è da ricercare nelle certezze tattiche venute meno poco prima della decisiva sfida pareggiata contro la Croazia nel girone: a due ore dal calcio d'inizio, la squadra si è trovata di fronte a novità importanti ma anche inattese.

    A partire dal modulo, col passaggio alla difesa a tre e ai due attaccanti (Raspadori e Retegui). In più, anche l'assenza di un paio di giocatori che credevano di scendere in campo dal 1', unitamente alla presenza di altri che al contrario erano in odore di esclusione rispetto alla disastrosa prestazione offerta contro la Spagna.

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  • DI LORENZO

    A questo punto diviene centrale la figura di Giovanni Di Lorenzo, eletto peggiore in campo al cospetto delle 'Furie Rosse' alla luce di una prova da incubo nel confronto con Nico Williams sulla fascia destra azzurra.

    La conferma del giocatore allenato da Spalletti con successo al Napoli e il contestuale conferimento dello status di 'irrinunciabile' devono aver fatto storcere il naso a qualcuno all'interno del gruppo.

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  • FAGIOLI

    Anche la chiamata a sorpresa di Fagioli sembra aver giocato un ruolo decisivo nella spaccatura tra Spalletti e la squadra: nel mirino l'aspetto meritocratico praticamente nullo della scelta, avvenuta nonostante il recente rientro in campo del centrocampista della Juventus dopo la squalifica di sette mesi per il caso Scommesse.

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  • LA COMMISSIONE DI TECNICI

    Gravina ha annunciato la formazione di una commissione di tecnici per aiutare Spalletti a rilanciare il movimento e, di riflesso, la stessa Nazionale: di questo gruppo dovrebbero far parte Giuseppe Marotta, Cristiano Giuntoli, Umberto Marino e Giovanni Sartori.

    Un tentativo estremo di sgravare il commissario tecnico da questioni organizzative, che però non andrà a intralciare le scelte tecniche di Spalletti: che resta al proprio posto, al netto delle tensioni appena riportate.

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