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Taremi InterGetty Images

L'Inter torna a brillare: stavolta il turnover funziona, Taremi certezza

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Ok, l'avversario non era di quelli irresistibili, ma almeno in termini di larghezza del risultato siamo tornati ad ammirare la solita vecchia Inter nell'ultima uscita di Champions League.

Stella Rossa travolta con quattro reti, la migliore iniezione di fiducia possibile per approcciare al meglio al match contro il Torino che chiuderà quest'altra tornata, prima della seconda sosta dedicata alle nazionali.

Diversi i cambi di formazione operati da Inzaghi, che stavolta ha ottenuto ciò che sperava: in primis da Taremi, eletto migliore in campo dall'UEFA grazie a una prova da applausi.

  • ERRORI AVVERSARI DECISIVI

    Non inganni però il risultato finale, maturato grazie a una incredibile sequela di errori individuali dei giocatori della Stella Rossa che ha spianato la strada ai campioni d'Italia.

    Se sull'1-0 c'è soltanto da applaudire Calhanoglu per la prodezza su palla inattiva, nelle altre tre marcature bisogna evidenziare le pecche dei serbi: Krunic, Spajic e Drkusic hanno commesso negligenze gravi non perdonate dai nerazzurri, letali nell'approfittarne.

    Infortuni che hanno allontanato lo spettro di un risultato non soddisfacente, che prima del raddoppio a opera di Arnautovic aleggiava con pericolosità sulle teste di de Vrij e compagni.

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  • TURNOVER AMPIO MA CONCRETO

    Rispetto alla vittoria di Udine, Inzaghi ha cambiato ben sette undicesimi della formazione titolare: una mossa rischiosa, che però ha prodotto un effetto benefico.

    Ottimo l'approccio della squadra, poi ripiombata in qualche errore tecnico di troppo e alle prese con qualcosa da sistemare a livello difensivo, a causa delle ripartenze subite una volta perso il pallone.

    Il 2-0 di Arnautovic ha però chiuso i conti soprattutto a livello psicologico, con la Stella Rossa che ha praticamente smesso di giocare facilitando così la vita all'Inter nell'ultima parte di gara.

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  • CERTEZZA TAREMI

    La nota più lieta della serata europea è rappresentata senza dubbio da Mehdi Taremi, autore di una prestazione sontuosa premiata dall'UEFA col premio di MVP.

    Due assist e un goal per l'iraniano, che ha potuto festeggiare la prima gioia personale in nerazzurro grazie al rigore trasformato con estrema freddezza e precisione: un gentile 'omaggio' di capitan Lautaro che, dopo la rete del 3-0, ha preferito lasciare la scena al compagno di squadra.

    L'ex Porto ha propiziato anche il raddoppio e la terza rete del 'Toro', sempre scippando il pallone agli allegri difensori serbi: suo, peraltro, lo zampino nell'azione che ha portato al rigore del 4-0, conclusa dall'ingenuità di Drkusic che ha affondato l'intervento su Lautaro.

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  • DIFFERENZA RETI DETERMINANTE

    L'Inter ha avuto il merito di vincere con un punteggio piuttosto ampio, proprio ciò che serviva per puntellare al meglio la posizione nella nuova maxi classifica della Champions League.

    Dove la differenza reti sarà sicuramente decisiva per determinare i vari verdetti: spiegate, dunque, le goleade ammirate anche negli altri campi in giro per l'Europa, tutte figlie della necessità di segnare il più possibile per garantirsi un posto al sole tra le migliori.

    Perché finire tra le prime otto garantirà non solo l'accesso diretto agli ottavi di finale, ma anche la disputa di due partite in meno che il playoff intermedio obbligherebbe ad affrontare: davvero un bel vantaggio in un calendario così fitto e affollato.

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