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Fredy Guarín - Inter de MilánGetty Images

Il racconto shock di Guarin: "Bevevo anche 70 birre a notte, sono arrivato a buttarmi dal diciassettesimo piano"

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Un racconto a dir poco drammatico quello di Fredy Guarin, ex centrocampista dell'Inter che ha lottato contro la dipendenza dall'alcol.

Il colombiano è tornato a parlarne a 'Caracol Television', svelando alcuni dettagli di un periodo molto difficile che è iniziato proprio in Italia.

Le cose però non sono migliorate neppure dopo il trasferimento in Cina e poi in Brasile, dove anzi Guarin ha rischiato seriamente la vita.

  • GUARIN A MILANO

    "Ho iniziato a guadagnarmi un nome in Italia e già lì iniziò una questione diversa fuori dal campo. Poi lo stadio ha iniziato a tacere e inizialmente gestivo la cosa molto bene: mi ubriacavo due giorni prima della partita e poi  scendevo in campo, segnavo uno o due goal, la squadra vinceva.Credo sia nato tutto da una mancanza di coscienza. Bevevo a casa, in discoteca, al ristorante. Avevo già la mia famiglia e quella era una m***a perché sapevo che stavo sbagliando, sia nel lavoro che nelle responsabilità familiari.Ho fallito in tutti gli obiettivi, calcistici e personali, sentivo di non avere limiti. Ero completamente preso dall'alcol, mi vennero a dire tramite il mio agente che non potevo più stare a Milano: "Dovete portarlo via da qui, adesso...", ricorda Guarin.

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  • IL PERIODO IN CINA

    Come detto la situazione di Guarin non è migliorata col trasferimento in Cina: "Sapevo cosa fosse il vero alcol, dal primo giorno in cui sono arrivato sono diventato un alcolizzato. Mi alzavo per andare ad allenarmi e dopo l'allenamento bevevo alcol. Mi riposavo un po’, mi allenavo e bevevo alcolici; è stato così ogni giorno”.

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  • IL CROLLO IN BRASILE

    Una situazione che è precipitata in Brasile a causa del Covid e della separazione dalla moglie: "Bevevo 50, 60 o 70 birre in una notte.È arrivata la pandemia, non c'erano allenamenti, non c'era gruppo, non c'era calcio, non c'era paura. Andavo nelle favelas, lì in Brasile; andavo con qualunque ragazza senza protezione,mi abbandonavo completamente. Andavo a cercare il pericolo, l'adrenalina; volvo vedere le armi, il movimento, non mi preoccupavo di nulla".

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  • IL DRAMMA SFIORATO

    Guarin ha seriamente rischiato anche di perdere la vita: "Abitavo al 17esimo piano, la mia reazione è stata quella di gettarmi dal balcone. Però c'era una rete, ho saltato e mi ha rimandato indietro, ovviamente non me ne sono accorto. Non capivo quello che stavo facendo, non so cosa sia successo. Io lo sapevo che se fossi stato ubriaco sarei morto. Sono arrivato a quel punto in cui non mi importava più nulla pur di potermi fare del male".

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