
GRUPPO A

ITALIA


Dopo aver mancato la qualificazione ai Mondiali del 2018, l'Italia era disperatamente alla ricerca di una sorta di orgoglio nazionale. E alla fine l'ha trovato.
Gli azzurri hanno messo in fila 10 vittorie su 10 nel girone di qualificazione, nonostante sia da tenere in considerazione la relativa facilità del raggruppamento. Inoltre, fanno 25 partite consecutive senza sconfitta dall'ottobre del 2018.
Un cammino portato avanti senza titubanze nonostante i tanti cambiamenti portati da Roberto Mancini sin dal momento della sua nomina: il commissario tecnico ha utilizzato 63 giocatori e ne ha fatti esordire ben 33.
Non è facile costruire la probabile formazione titolare dell'Italia, specialmente in difesa. Un 11 in cui mancherà Nicolò Zaniolo, costretto a rinunciare al grande appuntamento dopo il secondo grave infortunio ai legamenti del ginocchio nello spazio di pochi mesi, e in cui Marco Verratti rimane in forte dubbio.
CT: ROBERTO MANCINI
Allenare la Nazionale è sempre stato il sogno di Mancini, tanto da rinunciare al lauto stipendio che percepiva allo Zenit pur di diventare il commissario tecnico azzurro e poter iniziare la propria opera di ricostruzione.
Gli ottimi risultati e, a sorpresa, un atteggiamento positivo, hanno fatto sì che coloro che non vedevano di buon occhio la sua nomina siano stati sconfessati. Con lui pochi giocatori hanno il posto assicurato.
Mancini ha tutta l'intenzione di rifarsi anche in Nazionale, dopo i titoli conquistati con Inter e Manchester City e nel ricordo della mancata vittoria a Euro '88.

LA STELLA: LORENZO INSIGNE

“Dimenticato” in panchina da Gian Piero Ventura nello spareggio contro la Svezia del 2017, l'attaccante del Napoli è diventato un intoccabile di Mancini. E ora, a 30 anni, vuole prendersi la Nazionale.
Autore di una ventina di reti stagionali, spesso devastante partendo da sinistra, ironia della sorte Insigne ritroverà Daniele De Rossi, colui che chiedeva a gran voce a Ventura di inserirlo contro la Svezia e che da qualche mese fa parte dello staff di Mancini.
LA PROBABILE FORMAZIONE
Donnarumma
-
Florenzi
Bonucci
Chiellini
Spinazzola
-
Jorginho
Verratti
Barella
-
Chiesa
Immobile
Insigne
IL GIOVANE: ALESSANDRO BASTONI

Nonostante l'età media dei convocati si sia significativamente abbassata, al momento non si vedono giovanissimi che possano far parte della spedizione azzurra. E ciò significa che Bastoni, con i suoi 22 anni, potrebbe essere il più giovane della rosa di Mancini.
Il centrale dell'Inter è considerato il nuovo Bonucci, ovvero un difensore a proprio agio col pallone tra i piedi e capace di far partire lunghi lanci con una precisione millimetrica. Bastoni potrebbe diventare uno dei più bravi al mondo nel proprio ruolo. Intanto, ha già ricoperto un ruolo molto importante nel cammino vincente dell'Inter verso lo Scudetto.
CALENDARIO
11 giugno
Turchia-Italia
Olimpico, Roma
16 giugno
Svizzera-Italia
Olimpico, Roma
20 giugno
Italia-Galles
Olimpico, Roma
SVIZZERA


Multinazionale e multilingue, la rosa della Svizzera sta attraversando difficoltà significative a causa dei problemi che i suoi giocatori stanno avendo nei rispettivi club.
Qualche esempio? Xherdan Shaqiri, utilizzato col contagocce al Liverpool. Oppure Granit Xhaka, a giorni alterni uomo chiave e personaggio criticatissimo all'Arsenal. O ancora Ricardo Rodriguez, che solo qualche anno fa era considerato uno degli esterni sinistri più forti del mondo e oggi è una riserva del Torino.
Nonostante tutto, il girone di qualificazione si è concluso senza troppi problemi. Inoltre, la Nazionale di Petkovic ha raggiunto le semifinali della Nations League nel 2019 giocando anche un buon calcio.
Non altrettanto positivo è stato invece il rendimento recente della Svizzera, tanto da far pensare che un cambio generazionale sia ormai necessario.
CT: VLADIMIR PETKOVIC
In carica dal 2014, l'allenatore bosniaco è molto popolare tra i tifosi dopo aver portato la Svizzera alla qualificazione agli Europei del 2016 e poi ai Mondiali del 2018. Al contempo, però, viene considerato un po' troppo conservativo e accusato di continuare a puntare su determinati giocatori nonostante, forse, non meritino più di essere i punti fermi della squadra.
Il dibattito è aperto: Petkovic è l'uomo giusto per portare in alto la Svizzera e per consentire alla giovane generazione locale di esprimere il proprio potenziale?

LA STELLA: XHERDAN SHAQIRI

Nonostante lo scarsissimo minutaggio ricevuto ad Anfield, il 29enne trequartista rimane il giocatore più forte e talentuoso della Svizzera.
Shaqiri ha segnato il goal più bello di Euro 2016, in rovesciata contro la Polonia agli ottavi di finale, e si è ripetuto ai Mondiali di due anni più tardi contro la Serbia, da lui stesa proprio nei secondi conclusivi del match.
L'ex nerazzurro è insomma l'uomo delle grandi occasioni e i tifosi si attendono sempre qualcosa di buono quando il pallone passa tra i suoi piedi. Se solo riuscisse a trovare un po' di continuità...
PROBABILE FORMAZIONE
Sommer
–
Mbabu
Elvedi
Akanji
Rodriguez
Zuber
–
Freuler
Xhaka
–
Shaqiri
Embolo
–
Seferovic
IL GIOVANE: RUBEN VARGAS

Vargas è un veloce esterno sinistro d'attacco che può anche essere utilizzato centralmente. È in forza ai tedeschi dell'Augsburg, dove si è contraddistinto per alcune prestazioni molto promettenti.
22 anni, ha segnato il secondo goal in Nazionale contro la Finlandia, a marzo, pochi secondi dopo il suo ingresso in campo. Potrebbe essere utilizzato come arma a gara in corso per sfruttare la stanchezza delle difese avversarie.
CALENDARIO
12 giugno
Galles-Svizzera
Baki Olimpiya Stadionu , Baku
16 giugno
Italia-Svizzera
Olimpico, Roma
20 giugno
Svizzera-Turchia
Bakı Olimpiya Stadionu , Baku
TURCHIA


Strepitoso il cammino della Turchia nel girone di qualificazione. Grazie soprattutto alla sua nuova generazione di giovani difensori, la Nazionale di Senol Gunes ha subìto appena 3 goal in 10 partite e addirittura nessuno in casa, dove si è concessa il lusso di battere per 2-0 la Francia.
Anche le qualificazioni per i Mondiali del 2022, che hanno preso il via a marzo, sono iniziate alla grande: prima la Turchia si è imposta per 4-2 sull'Olanda, quindi ha demolito per 3-0 a domicilio la Norvegia del pericolo pubblico Erling Haaland, completamente neutralizzato.
L'intera nazione è entusiasta di una squadra giovane, ma senza paura contro avversari teoricamente più forti. E le aspettative sono particolarmente alte. Un obiettivo realistico? Il raggiungimento delle semifinali, come nel 2008.
CT: SENOL GUNES
Probabilmente il miglior portiere della storia della Turchia, Gunes è anche uno dei suoi migliori commissari tecnici. Ha portato la Nazionale alle semifinali dei Mondiali 2002 ed è stato trionfalmente richiamato nel 2019 dopo aver vinto due campionati consecutivi alla guida del Besiktas.
69 anni, più che mai rispettato dopo le tante critiche ricevute all'inizio della sua carriera, Gunes è specializzato nel lavorare con i giovani, ma anche nell'aiutare gli attaccanti a esprimere il proprio potenziale.

LA STELLA: BURAK YILMAZ

Attaccante sbocciato piuttosto tardi, una decina di anni fa al Trabzonspor proprio con Gunes in panchina, a 35 anni Yilmaz è il capitano e il leader della Turchia.
Si tratta di uno degli unici due giocatori che hanno indossato le maglie di tutte e 4 le grandi turche, amato e odiato da quasi tutti i tifosi, con un carattere fiammeggiante che non di rado lo porta sulle prime pagine.
La scorsa estate il Lilla gli ha proposto una sfida e Yilmaz ha avuto il coraggio di accettarla, vincendo la Ligue 1 al primo tentativo grazie soprattutto allo strepitoso cammino intrapreso dalla squadra di Galtier nel 2021. Yilmaz ha segnato una tripletta nel già menzionato 4-2 rifilato a marzo all'Olanda e si presenta all'appuntamento nella miglior forma possibile.
PROBABILE FORMAZIONE
Mert Gunok
–
Zeki Celik
Ozan Kabak
Merih Demiral
Umut Meras
–
Kenan Karaman
Ozan Tufan
Okay Yosuklu
Hakan Calhanoglu
–
Yusuf Yazici
Burak Yilmaz
IL GIOVANE: OZAN KABAK

La crescita di Kabak è stata spettacolare. Nato lo stesso giorno di Jadon Sancho, era considerato uno dei migliori giovani della Bundesliga dal momento del suo arrivo allo Stoccarda, nel 2019.
Presente nella classifica di NXGN di quello stesso anno, ha continuato a progredire anche dopo il passaggio allo Schalke 04, nonostante le drammatiche difficoltà della squadra.
Dopo aver trascorso metà stagione in prestito al Liverpool, figurando spesso e volentieri nell'11 titolare di Klopp, il 21enne centrale si presenta al torneo con un notevole bagaglio d'esperienza.
CALENDARIO
11 giugno
Turchia-Italia
Olimpico, Roma
16 giugno
Turchia-Galles
Baki Olimpiya Stadionu, Baku
20 giugno
Svizzera-Turchia
Baki Olimpiya Stadionu, Baku
GALLES


L'avvicinamento del Galles alla competizione è stato influenzato in maniera pesante dalla sospensione del ct Ryan Giggs, dovuta alle accuse di violenza domestica mosse nei suoi confronti.
La squadra ha fatto enormi progressi sotto la sua guida, qualificandosi a Euro 2020 in maniera soffertissima e comportandosi bene anche nella Nations League.
Chris Coleman ha ricoperto un ruolo importantissimo nella cavalcata di Euro 2016 fino alle semifinali, e dunque resta da capire se il Galles riuscirà a ripetersi a un simile livello con un commissario tecnico decisamente meno esperto.
CT: ROB PAGE
Ex difensore di Watford e Sheffield United, Page ha iniziato la propria carriera in panchina al Port Vale e al Northampton Town, ma era pressoché sconosciuto prima di iniziare ad allenare l'Under 21 gallese 4 anni fa.
Gli elogi nei suoi confronti non sono mancati dopo la promozione al ruolo di assistente di Giggs, nel 2019, e dunque è stata logica la sua nomina a ct a interim per Euro 2020 dopo la sospensione dell'ex fuoriclasse del Manchester United. Questa è la sua grande occasione.

LA STELLA: GARETH BALE

Miglior marcatore della storia del Galles davanti a Ian Rush, Bale ha sempre posto la Nazionale in cima alle proprie priorità, tanto da ideare il celebre slogan “Galles. Golf. Madrid. In questo ordine”.
Talento di altissimo profilo, Bale mette costantemente il proprio impegno a disposizione della squadra. Dopo Euro 2016, in cui è stato grande protagonista, è diventato un autentico eroe nazionale.
I tifosi hanno assistito con gioia alle sue recenti prestazioni con il Tottenham, in prestito dal Real Madrid, nelle quali sembra aver ritrovato forma e voglia di giocare a calcio.
Relativamente riposato dopo aver giocato pochissimo nei primi mesi della stagione, Bale arriva all'appuntamento in un buono stato di forma.
PROBABILE FORMAZIONE
Hennessey
–
Mepham
Rodon
Davies
–
C.Roberts
Ramsey
Ampadu
N.Williams
–
Bale
James
Wilson
IL GIOVANE: ETHAN AMPADU

Grande talento del Chelsea, dopo aver lasciato un'ottima impressione in Champions League col Lipsia nella scorsa stagione, in quella attuale Ampadu ha giocato parecchio con la maglia dello Sheffield United, anche se in una squadra retrocessa con varie giornate d'anticipo.
Nonostante sappia disimpegnarsi come centrale difensivo, Ampadu dà il meglio di sé in mezzo al campo, e, a soli 20 anni, si è già consolidato nella formazione titolare della Nazionale.
Inserito per due volte nella classifica di NXGN si prepara a ricoprire un ruolo particolarmente importante nel 3-4-3 di Page.
CALENDARIO
12 Giugno
Galles-Svizzera
Baki Olimpiya Stadionu, Baku
16 Giugno
Turchia-Galles
Baki Olimpiya Stadionu, Baku
20 Giugno
Italia-Galles
Olimpico, Roma
GRUPPO B

BELGIO


Sarà l'ultima occasione per la generazione d'oro belga? I Diavoli Rossi avevano probabilmente la squadra più forte sia a Euro 2016 che a Russia 2018, ma in entrambi i casi non sono stati in grado di raggiungere la finale. E la situazione attuale non lascia tranquilli.
Kevin De Bruyne è ancora il miglior assistman del pianeta, ma la difesa è avanti con gli anni e il centrocampo non sarà lo stesso se Axel Witsel non sarà in piena forma. Senza contare i costanti infortuni rimediati da Eden Hazard dal momento del suo trasferimento al Real Madrid, due anni fa.
I risultati ottenuti dal Belgio negli ultimi due anni, a dire il vero, sono stati positivi. Ma il tempo sta scorrendo inesorabilmente.
CT: ROBERTO MARTINEZ
L'ex allenatore di Swansea, Wigan ed Everton è stato scelto abbastanza a sorpresa nel 2016 per rimpiazzare Marc Wilmots. E ha portato un miglioramento rispetto al suo predecessore.
Lo spagnolo sa infatti sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d'onda delle proprie stelle, grazie a una personalità carismatica e a un'idea di calcio particolarmente offensiva.

LA STELLA: KEVIN DE BRUYNE

Semplicemente uno dei migliori calciatori della sua generazione. Ha qualità fenomenali, sa produrre passaggi decisivi grazie a una rara visione di gioco e ad abilità tecniche altrettanto rare. Il più delle volte facendo partire l'azione da dietro.
Il suo gioco è diventato ancora più versatile durante le 6 stagioni al Manchester United – 5 delle quali sotto la guida di Pep Guardiola – ma a 30 anni (li compirà proprio durante Euro 2020) è arrivato il momento di brillare anche in Nazionale.
PROBABILE FORMAZIONE
Courtois
–
Alderweireld
Denayer
Vertonghen
–
Castagne
Tielemans
Dendoncker
Thorgan Hazard
–
De Bruyne
Eden Hazard
–
Lukaku
IL GIOVANE: JEREMY DOKU

Esterno offensivo veloce e qualitativo passato a ottobre dal Rennes all'Anderlecht per 26 milioni di euro, Doku è partito in quarta nelle sue prime presenze in Nazionale, segnando due reti e incendiando le partite con la sua energia.
Doku, quattordicesimo nella classifica di NXGN 2021, ha solo 19 anni, ma il suo coraggio e la capacità di giocare su entrambi i lati del campo fanno di lui un'opzione molto utile nelle rotazioni, specialmente se Hazard non si presenterà in piena forma.
CALENDARIO
12 Giugno
Belgio-Russia
Saint Petersburg Stadium, St Petersburg
17 Giugno
Danimarca-Belgio
Parken, Copenhagen
21 Giugno
Belgio-Finlandia
Saint Petersburg Stadium, St Petersburg
DANIMARCA


Dopo essere approdata senza sconfitte agli Europei, la Danimarca ha continuato sulla strada giusta anche in Nations League e inoltre ha vinto le prime 3 partite del girone di qualificazione per i Mondiali del Qatar, peraltro senza neppure un goal al passivo.
I suoi punti di riferimento, ovvero il milanista Simon Kjaer e il centrocampista del Tottenham Pierre-Emile Hojbjerg, hanno disputato una stagione molto positiva con i rispettivi club, e perfino Christian Eriksen è tornato a vedere la luce all'Inter.
La formazione danese, insomma, è considerata una sorta di outsider. E arriva agli Europei con un pieno di fiducia non indifferente.
CT: KASPER HJULMAND
In danese, Hjulmand significa “uomo al volante”. Ed è un nome che in effetti gli calza a pennello, anche se per altri motivi.
Inizialmente, a guidare la Danimarca agli Europei avrebbe dovuto essere il norvegese Age Hareide. Ma il suo contratto è andato in scadenza nell'estate del 2020 e la sua sostituzione era già stata decisa con molto anticipo.
Hjulmand non ha mai giocato a calcio a livello professionistico e la sua esperienza da allenatore è legata soprattutto alla panchina del Nordsjaelland, club nel quale ha fatto crescere diversi giovani e con cui ha vinto il campionato nel 2012.
Si tratta di un tecnico abbastanza avventuroso, che ama lasciar liberi i due terzini di spingersi con costanza in attacco.

LA STELLA: CHRISTIAN ERIKSEN

Quand'era al Tottenham era considerato uno dei migliori trequartisti del mondo e uno specialista dei calci piazzati. Ma Eriksen sembrava aver fatto una scelta completamente sbagliata quando, nel gennaio del 2020, si è trasferito all'Inter.
Tuttavia, nel corso della stagione è stato in grado di riconquistarsi un posto in squadra e la fiducia di Antonio Conte, ricoprendo un ruolo importante nella cavalcata nerazzurra verso lo Scudetto.
Un'ottima notizia per la Danimarca, che agli Europei avrà bisogno della sua stella al top della forma. Eriksen è in procinto di diventare il calciatore danese con più presenze nella storia della Nazionale: al momento è a quota 106.
PROBABILE FORMAZIONE
Schmeichel
–
Wass
Kjaer
Christensen
Maehle
–
Hojbjerg
Delaney
–
Poulsen
Eriksen
Braithwaite
–
Wind
IL GIOVANE: JONAS WIND

Wind è l'unico potenziale titolare che ancora gioca nel campionato danese, ma con ogni probabilità non lo farà ancora a lungo.
22 anni, figlio di un celebre portiere, Wind è un attaccante molto fisico capace di imporsi con la maglia dell'FC Copenhagen grazie a senso della posizione, potenza e capacità di segnare con entrambi i piedi.
In Nazionale, dove ha debuttato nello scorso mese di ottobre, è già andato in rete 3 volte. In estate anche il suo nome sarà al centro del mercato.
CALENDARIO
12 Giugno
Danimarca-Finlandia
Parken, Copenhagen
17 Giugno
Danimarca-Belgio
Parken, Copenhagen
21 Giugno
Russia-Danimarca
Parken, Copenhagen
FINLANDIA


Un miracolo: ecco com'è considerata da tifosi ed esperti la qualificazione della Finlandia, la prima della Nazionale a Europei o Mondiali.
I finlandesi avevano atteso per decenni un momento del genere, e si sono lasciati andare a un'incontrollata euforia dopo aver preceduto Grecia, Bosnia e Armenia in un girone dominato dall'Italia.
La Finlandia, peraltro, giocherà due partite nella vicina San Pietroburgo. E ciò fara sì che i tifosi, nonostante le attuali circostanze, possano viaggiare per assistere alle partite della propria squadra.
Potranno anche non essere una delle favorite, ma come spirito i finlandesi non sono secondi a nessuno.
CT: MARKKU KANERVA
C'era chi rideva quando l'ex insegnante, dopo la sua nomina nel 2016, stabiliva come meta la qualificazione a Euro 2020. Ma le risate, ora, si sono spente.
Kanerva non era nemmeno la prima scelta per il ruolo di ct, ma più di un decennio alla guida dell'Under 21 e come assistente hanno convinto la Federazione a puntare su di lui..
Si tratta di un allenatore positivo, pieno di fiducia, capace di spiegare le proprie idee in maniera comprensibile. E proprio la semplicità è la chiave del suo successo.

LA STELLA: TEEMU PUKKI

Incredibile ma vero, il cannoniere del Norwich è ormai avviato a superare Jari Litmanen nella classifica dei migliori marcatori della storia della Nazionale finlandese.
Pukki, che ha trascinato i Canaries alla promozione sia nel 2019 che nel 2021, è stato assolutamente fondamentale nel percorso di qualificazione verso gli Europei, con la bellezza di 9 reti realizzate nel girone.
on solo: ha segnato 3 reti anche nelle qualificazioni per i Mondiali, arrivando a quota 30 in 90 partite. Nonostante non sia un mostro di tecnica, è un finalizzatore eccellente.
L'unico problema è l'infortunio ai legamenti di un ginocchio rimediato al termine della stagione inglese, un guaio che lo costringerà a una corsa contro il tempo per rendersi abile e arruolabile all'inizio del torneo.
PROBABILE FORMAZIONE
Hradecky
–
Raitala
Arajuuri
Toivio
Uronen
–
Lod
Sparv
Kamara
Taylor
–
Pukki
Pohjanpalo
IL GIOVANE: MARCUS FORSS

Il rinvio degli Europei si è rivelato una manna dal cielo per il 21enne attaccante del Brentford, messosi in luce negli ultimi mesi.The tournament's postponement was fortunate for the 21-year-old Brentford striker, who has come of age in recent months.
Forss ha segnato un bellissimo goal nell'incredibile vittoria esterna ottenuta sulla Francia a novembre (2-0), e ora sembra certo di far parte della spedizione finlandese agli Europei
Al Brentford non è ancora un titolare, ma il suo opportunismo in area potrebbe essere parecchio utile a gara in corso.
CALENDARIO
12 giugno
Danimarca-Finlandia
Parken, Copenhagen
16 giugno
Finlandia-Russia
St. Petersburg Stadium, San Pietroburgo
21 giugno
Finlandia-Belgio
St. Petersburg Stadium, San Pietroburgo
RUSSIA


Il raggiungimento dei quarti di finale ai Mondiali casalinghi di 3 anni fa, nonostante le aspettative iniziali fossero estremamente basse, ha fatto sì che i giocatori della Russia siano diventati degli eroi.
Con il passare del tempo, però, i tifosi sono gradualmente tornati ad affrontare la triste realtà di una squadra non abbastanza forte per competere ai massimi livelli.
Una tranquilla qualificazione a Euro 2020, ottenuta però in un gruppo piuttosto facile, ha riacceso qualche entusiasmo, ma i recenti risultati sono stati molto deludenti: tra questi un clamoroso 0-5 rimediato in Serbia in Nations League e una sconfitta in Slovacchia nel girone di qualificazione ai Mondiali del 2022.
CT: STANISLAV CHERCHESOV
L'ex portiere era altamente impopolare prima dei Mondiali, ma è riuscito a cambiare la propria immagine.
Oggi, 3 anni più tardi, ha fatto nuovamente un passo indietro, con strani cambiamenti nelle scelte della squadra e qualche critica pubblica alla stampa nei confronti di alcuni dei propri giocatori.
La luna di miele, insomma, è finita. Cherchesov è considerato un allenatore limitato che ama andare contro le proprie stelle.

LA STELLA: MARIO FERNANDES

Dopo l'addio alla Nazionale del portiere Igor Akinfeev al termine dei Mondiali, il difensore brasiliano naturalizzato russo è probabilmente l'unico top player rimasto in rosa.
Il terzino del CSKA Mosca, giocatore dalle caratteristiche piuttosto offensive, non ha però solo qualità: è anche un lavoratore instancabile, esempio per i compagni con la sua capacità di coprire ogni centimetro della propria fascia di competenza.
Sempre in campo nel girone di qualificazione, anni fa Fernandes è stato più volte accostato a vari top club dei maggiori campionati europei. Ma ora, a 30 anni, sono discorsi che sembrano appartenere al passato.
Dopo un grande Mondiale, lo aspetta un'altra sfida.
PROBABILE FORMAZIONE
Shunin
–
Fernandes
Dzhikiya
Semyonov
Zhirkov
–
Zobnin
Ozdoev
–
Kuzyaev
Golovin
Aleksey Miranchuk
–
Dzyuba
IL GIOVANE: DENIS MAKAROV

Non è affatto sorprendente che la Russia abbia convocato l'esordiente Makarov dopo solo una stagione in massima serie, vissuta al Rubin Kazan sotto la guida dell'ex Ct della Russia Leonid Slutsky.
Il 23enne centrocampista offensivo è un giocatore di talento, capace di segnare goal meravigliosi. La sua azione personale conclusa in rete contro lo Zenit a marzo è stata eletta Goal of the Season in Russia, e anche il tiro dalla lunga distanza contro l'Ufa è stato strabiliante. Complessivamente, Makarov ha segnato nove gol in tutte le competizioni e dà sempre la sensazione che possa cambiare partita da solo.
CALENDARIO
12 Giugno
Belgio-Russia
Saint Petersburg Stadium, St Petersburg
16 Giugno
Finlandia-Russia
Saint Petersburg Stadium, St Petersburg
21 Giugno
Russia-Danimarca
Parken, Copenhagen
GRUPPO C

AUSTRIA


Alle porte di euro 2016, l’Austria era vista come potenziale sorpresa dopo un girone di qualificazione che aveva destato grandi impressioni, ma la missione fallì miseramente con l’eliminazione nella fase a gironi conclusa senza vittorie.
Questa volta del collettivo austriaco se ne parla veramente poco, nonostante la squadra sia decisamente migliore e più esperta rispetto a cinque anni fa.
Il momento storico non è dei più brillanti e gli austriaci hanno dimostrato parecchia inconsistenza. La sconfitta 4-0 subita per mano della Danimarca durante le qualificazioni a marzo ne è la conferma.
Le basse aspettative, tuttavia, potrebbero giocare in loro favore e un sorteggio tutto sommato abbordabile, il compatto collettivo austriaco potrebbe recitare il ruolo della sorpresa.
CT: FRANCO FODA
Foda ha vinto diversi campionati con lo Sturm Graz sia da giocatore che nelle vesti di allenatore, ma quando la panchina della nazionale si liberò nel 2017, il suo ingaggio suscitò grande sorpresa, poiché il tecnico teutonico venne preferito all’ex stella di casa Andreas Herzog.
Ama praticare un calcio proattivo di stampo offensivo, giocando ad altissima intensità ed esercitando sempre una grande fase di pressing. La squadra pratica un calcio divertente pur, logicamente, concedendo tanti spazi agli avversari.

LA STELLA: DAVID ALABA

L’unico vero fuoriclasse della formazione austriaca, lo straordinario e versatile calciatore lascerà il Bayern Monaco dopo 13 anni e sembra ormai in procinto per accordarsi con il Real Madrid.
Dal rendimento straordinario sia come terzino che come difensore centrale, ma anche come centrocampista o regista, negli ultimi tempi Alaba è stato frequentemente impiegato in nazionale come esterno alto sulla binario di sinistra.
Spesso accusato di offrire migliori prestazioni con il club rispetto a quanto inscenato in nazionale, non ha brillato ad Euro 2016 e ora ha tra le mani l’opportunità per il pronto riscatto.
PROBABILE FORMAZIONE
A.Schlager
–
Lainer
Dragovic
Hinteregger
Ulmer
–
Baumgartlinger
X.Schlager
–
Baumgartner
Sabitzer
Alaba
-
Kalajdzic
IL GIOVANE: CHRISTOPH BAUMGARTNER

Da non confondere con il veterano Julian Baumgartlinger, il 21enne talento dell’Hoffenheim è solo agli inizi della sua carriera con la Nazionale ma ha fatto un’impressione positiva durante la stagione.
Centrocampista offensivo con buone doti tecniche, piedi rapidi, un tiro potente e una superba visione di gioco, è un giocatore bello da vedere, che può agire sia da playmaker che sulla fascia.
Non sorprende che Baumgartner sia considerato uno dei migliori centrocampisti della Bundesliga di questa stagione.
Potrebbe essere una rivelazione del torneo, se gli verrà data l’opportunità.
CALENDARIO
13 Giugno
Austria-Macedonia del Nord
Arena Naţională, Bucharest
17 Giugno
Olanda-Austria
Johan Cruijff ArenA, Amsterdam
21 Giugno
Ucraina-Austria
Arena Naţională, Bucharest
OLANDA


A Ronald Koeman è stato affidato il difficile compito di ricostruzione della nazionale olandese dopo il fallimento sfociato nella mancata qualificazione a Euro 2016 e alla Coppa del Mondo del 2018.
Il tecnico ha svolto un lavoro eccezionale - inserendo tanti giovani prospetti - che ha fruttato agli ‘Orange’ l’approdo in finale della Nations League, oltre ad un’agevole qualificazione ad Euro 2020. Percorso lungo il quale la squadra ha dato prova di saper interpretare un calcio propositivo e di grande solidità.
Tutto sembrava filare per il verso giusto fino a poco prima dell’estate, ma dopo il rinvio del torneo, Koeman ha lasciato l’incarico di commissario tecnico per diventare l’allenatore del Barcellona, e il capitano, nonché colonna difensiva, Virgil Van Dijk ha rimediato un lungo infortunio che lo estrometterà dalla rassegna continentale.
Da quel momento i risultati conseguiti sono stati decisamente più negativi rispetto all’anno precedente e l’intero progetto, oggi, presenta più di un’incognita.
CT: FRANK DE BOER
L’ex grande difensore centrale ha vinto quattro campionati olandesi consecutivi da tecnico dell’Ajax, ma il suo percorso, e inevitabilmente il suo curriculum da allenatore, sono stati in qualche modo macchiati dalle due infelici esperienze vissute sulle panchine di Inter e Crystal Palace.
La sua avventura in MLS sulla panchina dell’Atlanta United non ha suscitato grandi reazioni in patria e la successiva nomina in qualità di guida tecnica della Oranje al posto di Koeman non è stata accolta con grande entusiasmo.
É diventato il primo allenatore della storia della nazionale a non raccogliere nessuna vittoria nelle prime quattro uscite ufficiali, e il percorso di qualificazione verso il mondiale del 2022 è iniziato con una sconfitta contro la Turchia.

LA STELLA: FRENKIE DE JONG

Uno dei centrocampisti più eleganti e dotati di maggior classe al mondo, il 24enne è definitivamente esploso in tutta la sua qualità durante la stagione che ha condotto l’Ajax verso la semifinale di Champions League nel 2019..
L’ambientamento in quel di Barcellona, in realtà, si è rivelato più complicato di quanto ci si aspettasse ma de Jong è riuscito a sbocciare in un ruolo, cucitogli su misura da Koeman, che gli garantisce maggiore libertà d’azione, e ora si appresta a presentarsi sul palcoscenico degli Europei in un grande stato di forma.
Abile nel costruire azioni d’attacco partendo da dietro, è dotato di un grande senso del dribbling, sa fornire assist per i compagni o trovare lui stesso la via della rete. De Jong è qualcosa di veramente vicino a quel tipo di giocatore che si è soliti definire completi.
É un giocatore chiave per la nazionale e la maggior parte delle trame di gioco di marca olandese passano dai suoi piedi.
PROBABILE FORMAZIONE
Krul
–
Dumfries
De Ligt
Blind
Wijndal
–
Klaassen
Wijnaldum
De Jong
–
Berghuis
Depay
Malen
IL GIOVANE: RYAN GRAVENBERCH

Diventare il più giovane giocatore dell’Ajax a militare in Eredivisie, battendo il record appartenente a Clarence Seedorf, rappresenta un grande primato. Non sorprende che Gravenberch sia nel giro della nazionale maggiore a 19 anni.
Molto versatile in mezzo al campo, il giocatore inserito per tre volte nella NXGN (di cui due in top-ten) combina forza fisica con un raffinato controllo palla, una grande capacità di giocare la sfera e una mentalità spiccatamente offensiva.
Durante il torneo potrebbe rivelarsi una soluzione preziosissima per Koeman da utilizzare a gara in corso.Could be a very dangerous weapon off the bench throughout the tournament.
CALENDARIO
13 giugno
Olanda-Ucraina
Johan Cruijff ArenA, Amsterdam
17 giugno
Olanda-Austria
Johan Cruijff ArenA, Amsterdam
21 giugno
Macedonia del Nord-Olanda
Johan Cruijff ArenA, Amsterdam
MACEDONIA DEL NORD


La Macedonia del Nord deve sentirsi la nazionale più fortunata d’Europa.
Non hanno avuto la possibilità di qualificarsi direttamente per Euro2020, e hanno chiuso il loro girone in terza posizione con appena 13 punti.
Tuttavia, il percorso riservato alle squadre meno competitive attraverso la Lega D della Nations League ha reso possibile una missione apparentemente impossibile: dovevano solamente battere Kosovo e Georgia per centrare il traguardo Euro 2020.
Dopo i grandi festeggiamenti in patria, la storia è stata scritta nel mese di marzo diventando l’unica formazione in grado di battere la Germania negli ultimi vent’anni nelle qualificazioni relative alla Coppa del Mondo.
Quell’incredibile risultato ha spinto i macedoni a credere che durante la rassegna continentale potrebbero arrivare ulteriori gioie.
CT: IGOR ANGELOVSKI
Angelovski non ha mai giocato o allenato al di fuori del suo paese nativo, e rimane tuttora un allenatore poco conosciuto.
Dopo aver assunto l’incarico nel 2015 i risultati non sono stati da subito positivi ma la pazienza e il tempo per la lavorare messo a disposizione dalla federazione sono stati premiati e la stabilità del progetto ha dato i suoi frutti.
Il tecnico 44enne ha affermato che Goran Pandev ha rappresentato un modello all’epoca in cui anche lui era calciatore e ora si sente fortunato nel poterlo allenare.

LA STELLA: GORAN PANDEV

La leggenda, il più grande calciatore macedone di sempre, protagonista della storia più emozionante dell’intera campagna di qualificazione.
Il versatile attaccante, che di recente viene schierato anche in linea mediana, è arrivato in Italia nel 2001 e ha realizzato 100 goal in Serie A in vent’anni.
Ha vinto la Champions League con l’Inter nel 2010 e ha vissuto grandi esperienze anche al Napoli e alla Lazio.
All’età di 37 anni, si sente come un giocatore proveniente dal passato, e ha posticipato il suo ritiro per prendere parte alle qualificazioni a Euro 2020 segnando nella storica vittoria contro la Georgia prima di esplodere in un liberatorio pianto di gioia.
PROBABILE FORMAZIONE
Dimitrievski
–
Nikolov
Ristovski
Velkovski
Musliu
Alioski
–
Ademi
Bardhi
Elmas
Pandev
–
Trajkovski
IL GIOVANE: ELJIF ELMAS

Autore del goal partita contro la Germania, il 21enne ha già impresso il proprio nome nei libri di storia della Macedonia del Nord, ma soprattutto è già stato individuato come l’erede designato a raccogliere il testimone di Pandev.
Angelovski lo conosce meglio di chiunque altro; l’allenatore l’ha fatto diventare il giocatore più giovane ad esordire nel campionato macedone con la maglia del Rabotnicki nel 2015.
Trasferitosi dal Fenerbahce al Napoli due stagioni anni fa, Elmas viene spesso impiegato come innesto a gara in corso, ma per la nazionale è un titolare inamovibile ed elemento cruciale per il tipo di calcio proposto dalla Macedonia.
CALENDARIO
13 Giugno
Austria-Macedonia del Nord
Arena Naţională - Bucharest
17 Giugno
Ucraina-Macedonia del Nord
Arena Naţională, Bucharest
21 Giugno
Macedonia del Nord-Olanda
Johan Cruijff ArenA, Amsterdam
UCRAINA


L’Ucraina non ha totalizzato nemmeno un punto, senza realizzare goal, a Euro 2016 e ha fallito anche la qualificazione alla Coppa del Mondo del 2018. E pensare che durante il percorso di qualificazione, l’Ucraina aveva ben impressionato generando grande entusiasmo.
Il 5-0 rifilato alla Serbia nel giugno del 2019 è stata una delle migliori prestazioni dal crollo dell’Unione Sovietica e quella squadra ha avuto il merito di unire un paese devastato dalla guerra civile.
Alcuni risultati maturati nella Nations League e nel qualificazioni alla Coppa del Mondo del 2022 hanno disatteso le aspettative ma le sensazioni circa il valore della formazione ucraina rimangono positive.
L’Ucraina si appresta a partecipare al torneo con grande fiducia e convinzione nei propri mezzi.
CT: ANDRIY SHEVCHENKO
Probabilmente il miglior calciatore ucraino di sempre, non ci si aspettava che Shevchenko sarebbe diventato presto un grande allenatore..
La sua assunzione nel 2016 è stata accolta con scetticismo e in molti si aspettavano che sarebbe stato licenziato dopo la fallimentare campagna di qualificazione alla Coppa del Mondo, ma Shevchenko ha dimostrato che i suoi detrattori si sbagliavano.
L’ex stella del Milan ha costruito un collettivo interessante, organizzato dal punto di vista difensivo ma con una spiccata mentalità offensiva. Naturalmente, anche da allenatore, rimane l’uomo di riferimento della nazionale e questo è un aspetto che aiuta a togliere pressione ai suoi giocatori.
Sheva ha posticipato il suo ritiro da calciatore per brillare a Euro 2012 come attaccante, ora è il momento di fare la storia anche da allenatore.

LA STELLA: OLEKSANDR ZINCHENKO

Quando Zinchenko approdò al Manchester City nel 2016 come uno dei primi acquisti dell’era Pep Guardiola, l’ex attaccante del Liverpool Andriy Voronin affermò: “Potrebbe avere una chance soltanto alla PlayStation”.
Si sbagliava. Il brevilineo centrocampista è stato trasformato in un disciplinato terzino sinistro, ed è diventato un elemento importante nelle rotazioni all’interno della squadra, mostrando grande affidabilità lungo il percorso che ha condotto il City sino alla finale di Champions di quest’anno.
Per la nazionale Zinchenko sta giocando nella sua originaria posizione da centrocampista e ne è progressivamente diventato un leader. E’ un elemento cardine all’interno delle dinamiche di gioco ucraine.
PROBABILE FORMAZIONE
Bushchan
–
Karavaev
Zabarnyi
Matvienko
Sobol
–
Makarenko
Zinchenko
Malinovskyi
–
Yarmolenko
Yaremchuk
Tsyhankov
IL GIOVANE: ILYA ZABARNYI

Promosso nella prima squadra della Dynamo Kiev a settembre a causa di un infortunio, il 18enne prodotto del vivaio è stato protagonista di una rapida ascesa sotto la guida di Mircea Lucescu.
Dopo aver vinto il campionato nell’anno d’esordio, il roccioso, e tecnicamente dotato, difensore centrale ha concrete possibilità di ottenere una maglia da titolare a Euro 2020.
CALENDARIO
13 Giugno
Olanda-Ucraina
Johan Cruijff ArenA, Amsterdam
17 Giugno
Ucraina-Macedonia del Nord
Arena Naţională, Bucharest
21 Giugno
Ucraina-Austria
Arena Naţională, Bucharest
GRUPPO D

CROAZIA


Negli ultimi tre anni le cose non sono andate benissimo per la finalista della Coppa del Mondo del 2018. La Croazia non è riuscita a trovare degli eredi all’altezza del portiere Danijel Subasic e dell’attaccante Mario Mandzukic che si sono ritirati dalla nazionale dopo la storica campagna mondiale in Russia.
I risultati ottenuti durante la Nations League sono stati molto deludenti, mentre il percorso di qualificazione verso gli Europei è stata macchiato da pesanti battute d’arresto come la sconfitta in Ungheria e il pareggio in Azerbaijan. Come se non bastasse, il cammino verso il mondiale del 2022 è iniziato con un disastroso ko contro la Slovenia.
La qualità in mezzo al campo rimane indiscutibile, ma la sensazione generale è che la squadra stia vivendo un sensibile calo dove aver overperformato e raggiunto il sensazionale traguardo della finale mondiale.
CT: ZLATKO DALIC
Quasi sconosciuto prima della Coppa del Mondo e a lungo considerato come una scelta puramente politica da parte della federazione croata, Dalic è diventato è improvvisamente diventato il beniamino di una nazione intera nel 2018.
Traguardo che lo ha reso quasi intoccabile quando qualsiasi altro allenatore, a fronte dei risultati negativi dell’ultimo triennio, sarebbe stato facilmente licenziato.
Dalic ha allenato solamente in Medio Oriente prima di assumere l’incarico da Ct nel 2017 e tatticamente a volte dal punto di vista tattico ha più volte dato la sensazione di non possedere l’esperienza necessaria.

LA STELLA: LUKA MODRIC

Il fuoriclasse del Real Madrid compirà 36 anni a settembre ma di recente ha prolungato il proprio contratto ed è ancora oggi uno dei migliori interpreti a livello mondiale.
Modric è stato straordinario negli ultimi due anni in Liga dopo una leggera flessione di rendimento e ora sembra abbia ritrovato una brillantezza fisica ancora migliore.
L’importanza del capitano della nazionale è inestimabile specialmente dopo il ritiro di Ivan Rakitic e i successi della formazione croata dipendono ampiamente da colui che ha vinto il Pallone d’Oro nel 2018.
PROBABILE FORMAZIONE
Livakovic
–
Vrsaljko
Lovren
Vida
Barisic
–
Brozovic
Modric
Kovacic
–
Brekalo
Kramaric
Perisic
IL GIOVANE: JOSKO GVARDIOL

L’astro nascente 19enne è stato a lungo considerato il talento più brillante della sua generazione e i tifosi sono entusiasti all’idea di vederlo all’opera in nazionale.
Gvardiol non ha ancora esordito, ma potrebbe ritagliarsi uno spazio significativo nel corso del torneo, specialmente grazie alla sua versatilità: nasce come difensore centrale, ma recentemente è stato impiegato anche come terzino sinistro.
Tatticamente molto intelligente, è rapido e possiede doti tecniche davvero non comuni per un difensore. Il nome di Gvardiol è stato accostato in passato a squadre come il Real Madrid, la Juventus e il Chelsea, ma è stato il Red Bull Salisburgo a bruciare la concorrenza aggiudicandoselo. E ora ci si aspetta che possa diventare un protagonista assoluto della prossima Bundesliga.
CALENDARIO
13 giugno
Inghilterra-Croazia
Wembley Stadium, Londra
18 giugno
Croazia-Repubblica Ceca
Wembley Stadium, Londra
22 giugno
Croazia-Scozia
Hampden Park, Glasgow
REPUBBLICA CECA


I tempi d’oro di Pavel Nedved e Thomas Rosicky sono ormai lontani. La nazionale ceca ha mancato la qualificazione alle ultime tre Coppe del Mondo, fallendo miseramente anche a Euro 2016. La nazionale è alla disperata ricerca di motivazioni e certezze che possano infondere quantomeno un cauto ottimismo all’interno di un ambiente decisamente sfiduciato.
La crescita di Tomas Soucek è un segnale incoraggiante, mentre il potenziale di Adam Hlozek è mozzafiato, ma nel complesso la squadra pecca enormemente in termini di qualità a disposizione.
Difficile trovare continuità di risultati all’epoca del Coronavirus e la Repubblica Ceca ha subito una pesante battuta d’arresto nell’ultima partita valevole per le qualificazioni al mondiale giocata contro il Galles.
CT: JAROSLAV SILHAVY
E’ l’uomo che ha fatto parte delle grandi imprese ceche d’inizio del secolo come assistente del leggendario Karel Bruckner.
Silhavy è cresciuto come allenatore vincendo il campionato con lo Slovan Liberec nel 2012 e con lo Slavia Praga nel 2017 e la sua nomina Ct della nazionale nel 2018 è stata una scelta popolare, al posto di Karel Jarolim.
Battere l’Inghilterra nelle qualificazioni a Euro 2020 è stato uno dei momenti top della sua carriera.

LA STELLA: TOMAS SOUCEK

Soucek è stato una delle note liete della Premier in questa stagione, ed è facile intuire i motivi che hanno portato il centrocampista a diventare un elemento cruciale nello scacchiere di David Moyes al West Ham.
Un instancabile corridore, il cui bagaglio è completato anche da una grande capacità di inserimento, specialmente sugli sviluppi da calcio piazzato.
Il miglior calciatore ceco degli anni 2019 e 2020, ha segnato la sua prima tripletta in nazionale nel 6-2 contro l’Estonia lo scorso marzo e si sta progressivamente consolidando come un calciatore di prima fascia.
PROBABILE FORMAZIONE
Vaclik
–
Coufal
Kalas
Celustka
Boril
–
Kral
Soucek
–
Masopust
Darida
Jankto
–
Schick
IL GIOVANE: ADAM HLOZEK

Il 18enne prodigio dello Sparta Praga è la più grande speranza a livello nazionale, e ci sono concrete possibilità che la giovane stella possa raggiungere il livello dei suoi illustri predecessori.
Grande predatore d’area, è in grado di orbitare anche su entrambe le corsie laterali. Veloce e tecnicamente molto dotato, nonostante l’altezza, il giocatore incluso nella NXGN 2021 è praticamente completo.
Nonostante abbia saltato una grossa fetta di stagione a causa di una frattura al metatarso, ha comunque raggiunto la doppia cifra in termini di reti nella massima serie ceca.
Silhavy sarà così audace da scommettere su un calciatore che fino ad oggi ha maturato soltanto due presenze in nazionale maggiore?
CALENDARIO
14 giugno
Scozia-Repubblica Ceca
Hampden Park, Glasgow
18 giugno
Croazia-Repubblica Ceca
Hampden Park, Glasgow
22 giugno
Repubblica Ceca-Inghilterra
Wembley Stadium, Londra
INGHILTERRA


Le grandi aspettative che accompagnano l’Inghilterra prima di ogni grande torneo sono ormai note e forse è proprio a causa di questa tradizionale attesa che la formazione britannica ha spesso fallito gli appuntamenti più importanti.
Tuttavia, questa volta, ci sono ulteriori motivazioni per credere fortemente nella nazionale dei Tre Leoni.
Gareth Southgate dispone di una grande quantità di talento in molte zone del campo. L’Inghilterra ha un centravanti di classe mondiale come Harry Kane, molti centrocampisti ed esterni di qualità, una grande promessa in mediana come Declan Rice e tante opzioni nel ruolo di terzino.
L’idea è quella di ripartire dall’esperienza positiva del mondiale del 2018, dove l’Inghilterra è arrivata sino alle semifinali, per provare a compiere un ulteriore step.
CT: GARETH SOUTHGATE
Southgate è diventato allenatore dell’Inghilterra quasi per caso dopo le discusse dimissioni di Sam Allardyce nel settembre del 2016, ma si è capito subito che il suo incarico da Ct non sarebbe stata una mera parentesi ma sarebbe durato nel tempo.
Southgate ha capito che gli aspetti psicologici sono più importanti di quelli tattici ed è riuscito a gestire un sensibile ricambio generazionale senza grossi problemi.
La sua Inghilterra è stata una delle rivelazioni al mondiale russo del 2018 e ora la squadra è più forte e può contare su una rosa ancora più profonda e ricca di alternative.
Riuscirà l’uomo che sbagliò il rigore decisivo nella semifinale contro la Germania a Euro 96 riscattarsi 25 anni dopo?

LA STELLA: HARRY KANE

Sarebbe difficile quantificare l’importanza di Kane per l’Inghilterra. Lui è il capitano, uno dei giocatori più esperti all’interno di una squadra relativamente giovane e l’attaccante potenzialmente più letale.
Il calciatore del Tottenham è versatile, è capace di segnare da qualsiasi posizione e a partire dalla scorsa stagione ha aggiunto al proprio repertorio grande abilità anche in fase di costruzione della manovra.
Deriso ad Euro 2016 per via della scelta non del tutto azzeccata di fargli calciare corner, questa volta l’ultima Scarpa d’Oro della Coppa del Mondo ha la ferma intenzione di tornare a far parlare di sé in maniera differente.
PROBABILE FORMAZIONE
Pickford
–
James
Stones
Maguire
Chilwell
–
Bellingham
Rice
Mount
–
Sancho
Kane
Foden
IL GIOVANE: JUDE BELLINGHAM

Bellingham, che ha chiuso al quinto posto nella NXGN 2021, ha mostrato una crescita esponenziale durante la sua prima stagione al Borussia Dortmund.
Ha particolarmente impressionato quando la sua squadra è stata eliminata in maniera sfortunata dal Manchester City nei quarti di finale di Champions League, dove ha realizzato un goal poi ingiustamente annullato. Il terzo calciatore più giovane ad aver debuttato con la maglia dell’Inghilterra ha tutti i connotati del predestinato e non è utopia pensare che possa diventare un titolare già nel corso degli Europei.
CALENDARIO
13 giugno
Inghilterra-Croazia
Wembley Stadium, Londra
18 giugno
Inghilterra-Scozia
Wembley Stadium, Londra
22 giugno
Repubblica Ceca-Inghilterra
Wembley Stadium, Londra
SCOZIA


Essersi qualificata ad uno dei tornei più importanti, per la prima volta dal 1998, ha fatto esplodere l’entusiasmo di tutta la nazione.
La squadra ha parecchi limiti, il percorso di qualificazione è stato molto difficoltoso e l’approdo a Euro 2020 è maturato solo grazie alle due vittorie, entrambe ai rigori, ottenute contro Israele e Serbia nei Playoff della Nations League. Ma poco importa.
La cosa che conta di più è che la squadra farà parte degli Europei in estate ospitando anche due partite a Glasgow.
I risultati nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo del 2022 sono stati globalmente al di sotto delle aspettative e la Scozia necessita di un cambio di passo per evitare brutte figure durante l’imminente torneo continentale.
CT: STEVE CLARKE
Una leggenda del Chelsea da giocatore, all’inizio della sua carriera Clarke ha lavorato come assistente sia di Josè Mourinho che di Kenny Dalglish.
Ha rimpiazzato Alex McLeish nel ruolo di Ct scozzese nel maggio del 2019, dopo l’incredibile tonfo per 3-0 rimediato contro il Kazakhistan, e ha dato prova di essere un buon motivatore in occasione dei grandi appuntamenti.
Il tecnico 57enne predilige giocare con una difesa a tre, chiedendo un grande lavoro agli esterni bassi, chiamati a supportare il più possibile la fase offensiva.

LA STELLA: ANDY ROBERTSON

Ogni nazionale scozzese che si rispetti deve essere rappresentata da una stella del Liverpool e l’attuale capitano è esattamente questo.
Protagonista di un’autentica scalata, partito dal quasi anonimato vestendo la maglia del Queen’s Park sino ai trionfi in Champions League e in Premier con la maglia dei Reds. Robertson è considerato un esempio d’ispirazione nonché un rispettato capitano del suo paese.
Abile in fase di cross emerge spesso e volentieri quale gran fornitore di assist, prediligendo il ruolo di esterno a tutto campo sulla fascia. Proprio come molti dei suoi compagni nel Liverpool, tuttavia, anche lui non è mai stato al top della forma nel corso della stagione 2020-21
PROBABILE FORMAZIONE
Marshall
–
Hendry
Hanley
Tierney
–
O'Donnell
McTominay
McGregor
Robertson
–
McGinn
Fraser
–
Dykes
IL GIOVANE: BILLY GILMOUR

La Scozia è ancora in attesa dell’esordio di un “millenial” con la maglia della nazionale, ma i giovani talenti stanno finalmente avendo la loro possibilità in squadra.
Gilmour è decisamente un ottimo prospetto, molto apprezzato nel vivaio del Chelsea sin quattro sin dal suo approdo, maturato quattro anni fa con il trasferimento dai Rangers Glasgow. Il regista 19enne ha una grandissima visione di gioco e ha destato subito impressioni positive quando gli è stata fornita la chance di giocare a Stamford Bridge.
Purtroppo non ci sono state molte opportunità per trovare spazio in maglia Blues e il rifiuto da parte dell’ex allenatore londinese Frank Lampard di fargli acquisire esperienza andando in prestito, ha giocato a sfavore anche della stessa Scozia. Quello di questa estate, sarà per lui un banco di prova molto importante.
CALENDARIO
14 giugno
Scozia-Repubblica Ceca
Hampden Park, Glasgow
18 giugno
Inghilterra-Scozia
Wembley Stadium, Londra
22 giugno
Croazia-Scozia
Hampden Park, Glasgow
GRUPPO E

POLONIA


Visto che contava su uno dei migliori attaccanti del pianeta, la Polonia era vista come una delle possibili grandi sorprese di Russia 2018. In realtà il suo cammino si è però rivelato deludente e si è chiuso già alla fase a gironi. Ora sono in molti a pensare che in ottica Europei le speranze di fare grandi cose non siano moltissime.
La squadra si è qualificata agevolmente a Euro 2020 superando un gruppo di qualificazione decisamente semplice, ma il tecnico Jerzy Brzeczek non è riuscito a trovare la giusta intesa con Robert Lewandowski e nel gennaio 2021 è stato sostituito dopo alcuni risultati deludenti in Nations League.
Sono in molti a chiedersi se la squadra riuscirà ora a supportare nel migliore dei modi la sua stella di primissima grandezza
CT: PAULO SOUSA
Se l’esonero di Brzeczek non ha rappresentato una grandissima sorpresa, non lo stesso si può dire per la scelta del suo successore.
Il portoghese Paulo Sousa è stato un centrocampista fenomenale, ma quanto fatto da allenatore in Ungheria, Israele, Svizzera, Italia, Cina e Francia non lasciava immaginare che sarebbe potuto diventare il secondo commissario tecnico straniero della storia della Nazionale polacca dopo Leo Beenhakker.
Si tratta di una scommessa: dal punto di vista tattico adesso la Polonia è passata a difendersi a tre e la priorità è quella di mettere Lewandowski nelle migliori condizioni possibili per esprimersi..

LA STELLA: ROBERT LEWANDOWSKI

E’ il giocatore con più presenze e goal nella storia della Nazionale polacca e a 32 anni dà l’impressione di continuare a migliorare ancora.
Avrebbe vinto certamente il Pallone d’Oro nel 2020, visto che con i suoi goal ha trascinato il Bayern alla conquista di uno storico Triplete, e ultimamente ha mostrato una condizione probabilmente anche migliore considerando che è riuscito a battere il record di marcature di Gerd Muller in una singola stagione di Bundesliga.
Tuttavia deve ancora consacrarsi ad alti livelli con la Polonia, poiché le sue prestazioni a Euro 2016 e Russia 2018 sono state a dir poco deludenti.
PROBABILE FORMAZIONE
Szczesny
–
Bereszynski
Helik
Glik
Bednarek
Rybus
–
Krychowiak
Moder
Zielinski
–
Lewandowski
Milik
IL GIOVANE: KACPER KOZLOWSKI

Il brillante centrocampista 17enne del Pogon Szczecin non si aspettava di fare il suo debutto in Nazionale maggiore a marzo e tra l’altro in una partita di qualificazione ai prossimi Mondiali, ma in realtà quell’esordio se l’è meritato alla grande.
Nel mirino di numerosi top club europei fin da quando ha fatto ad appena 15 anni il suo debutto nel massimo campionato, è già diventato molto famoso in Polonia grazie alla sua fantasia, la qualità nel passaggio e la potenza nel tiro.
E’ logico pensare che Sousa lo utilizzerà a Euro 2020 come preziosa opzione dalla panchina.
CALENDARIO
14 giugno
Polonia-Slovacchia
St. Petersburg Stadium, San Pietroburgo
19 giugno
Spagna-Polonia
Estadio La Cartuja, Siviglia
23 giugno
Svezia-Polonia
St. Petersburg Stadium, San Pietroburgo
SLOVACCHIA


La Slovacchia si è presa un grande rischio quando ad ottobre ha licenziato il commissario tecnico Pavel Hapal nel bel mezzo degli spareggi della Nations League, tuttavia è riuscita a qualificarsi agli Europei grazie ad una drammatica vittoria ai supplementari contro l’Irlanda del Nord.
Il potenziale della squadra sembra abbastanza buono, ma i risultati sono stati decisamente altalenanti. Le qualificazioni ai Mondiali sono iniziate con i disastrosi pareggi contro Cipro e Malta, ma poi sono proseguite con una vittoria contro la Russia.
La Slovacchia è riuscita a spingersi fino agli ottavi di finale a Euro 2016, ma questa volta le aspettative generali sono piuttosto basse.
La cosa potrebbe rivelarsi un vantaggio.
CT: STEFAN TARKOVIC
Quando Jan Kozak si è dimesso nel 2018, ha espressamente richiesto che fosse il suo vice, Stefan Tarkovic, a prendere il suo posto.
La Federazione calcistica slovacca ha deciso diversamente affidando la panchina ad Hapal e promuovendo Tarkovic al ruolo di direttore tecnico. Dopo un anno c’è stato l’avvicendamento ed è avvenuto in una situazione generale molto complicata.
Al momento della sua nomina a commissario tecnico, ha affermato che il suo primo obiettivo sarebbe stato quello di riportare unità all’interno del gruppo. Resta ora da vedere se sarà all’altezza del compito.

LA STELLA: MAREK HAMSIK

Hamsik è una leggenda del calcio slovacco. E’ infatti il giocatore che può vantare più presenze in assoluto in Nazionale, oltre che il miglior marcatore di sempre.
Nel 2019 si è trasferito in Cina dopo una lunga avventura durata dodici anni che gli ha consentito di diventare una bandiera del Napoli.
Per prendere parte agli Europei, il centrocampista 33enne ha deciso ad inizio anno di tornare in Europa e per questo motivo si è unito agli svedesi del Goteborg.
E’ impossibile immaginare una Slovacchia senza di lui.
PROBABILE FORMAZIONE
Dubravka
–
Pekarik
Vavro
Skriniar
Hancko
–
Hrosovsky
Kucka
Hamsik
–
Duda
Bozenik
Rusnak
IL GIOVANE: TOMAS SUSLOV

Attaccante versatile e mancino che ama partire dalla destra, ha debuttato in questa stagione in circostanze agrodolci con la maglia del Groningen, sostituendo Arjen Robben dopo che quest’ultimo si era infortunato nel corso di una partita.
Considerato da molti un talento prodigioso, Suslov non solo è veloce, ma è capace di accelerazioni brucianti con la palla al piede. Tra le sue caratteristiche più importanti, quella di sapersi accentrare per poi concludere a rete con il suo piede migliore.
CALENDARIO
14 giugno
Polonia-Slovacchia
St. Petersburg Stadium, San Pietroburgo
18 giugno
Svezia-Slovacchia
St. Petersburg Stadium, San Pietroburgo
23 giugno
Slovacchia-Spagna
Estadio La Cartuja, Siviglia
SPAGNA


Dai Mondiali del 2018 in poi, i risultati della Spagna sono stati piuttosto incostanti. Questo è probabilmente dovuto soprattutto al grande numero di opzioni a disposizione che di fatto hanno impedito a Luis Enrique di poter varare un undici titolare ben definito.
Questa instabilità ha raggiunto il suo picco con le convocazioni per Euro 2020, l’esclusione di Sergio Ramos e l’inserimento in extremis di Aymeric Laporte, francese naturalizzato spagnolo, e l’assenza totale di giocatori del Real Madrid. Ancora oggi è piuttosto complicato stabilire come la squadra si sistemerà dal punto di vista tattico, con Marcos Llorente, che nell’Atletico Madrid ha giocato spesso a sostegno della prima punta, che potrebbe agire da terzino destro..
La Spagna va ovviamente inserita nel novero delle grandi favorite per la vittoria finale del torneo, ma dovrà sfornare prestazioni più simili a quella del 6-0 con il quale ha demolito la Germania a novembre, piuttosto che a quella che ha portato alla sconfitta per 1-0 contro l’Ucraina un mese prima
CT: LUIS ENRIQUE
E’ una figura molto popolare in Spagna ed è questa una cosa che non succede spesso quando si parla di commissari tecnici.
L’allenatore 51enne, che ha condotto il Barcellona alla conquista dello storico Triplete del 2015, ha preso in mano le redini della Nazionale dopo la disastrosa spedizione ai Campionati del Mondo ed è riuscito a riportare la squadra a buoni livelli, nonostante i tanti cambi di formazione.
Luis Enrique faceva parte della squadra che ha perso contro l’Inghilterra nei quarti di finale di Euro 96 ed ora spera di poter tornare ad essere protagonista a Wembley.

LA STELLA: THIAGO ALCANTARA

Considerato uno dei centrocampisti più talentuosi della sua generazione, Thiago a 30 anni ha solo 41 presenze con la Spagna.
E’ stato un elemento chiave dei successi dell’Under 21 agli Europei del 2011 e del 2013 ma deve ancora lasciare il segno con la Nazionale maggiore.
Il regista ha chiuso in crescita la sua prima stagione al Liverpool e spera di vincere un trofeo internazionale a distanza di 27 anni dal Mondiale vinto da suo padre Mazinho con il Brasile.
PROBABILE FORMAZIONE
Simon
–
M.Llorente
Laporte
P.Torres
Alba
–
Rodri
Thiago
Pedri
–
F. Torres
Moreno
Olmo
IL GIOVANE: PEDRI

Paragonato da molti ad Andres Iniesta per le sue straordinarie capacità di regia Pedri, dopo essere arrivato dal Las Palmas, squadra con la quale ha giocato in seconda divisione, ha iniziato in maniera sensazionale la sua avventura al Barcellona.
Diciotto anni, si è piazzato al quarto posto nella NXGN 2021 e potrebbe diventare uno dei più grandi giocatori della sua generazione.
CALENDARIO
14 giugno
Spagna-Svezia
Estadio La Cartuja, Siviglia
19 giugno
Spagna-Polonia
Estadio La Cartuja, Siviglia
23 giugno
Slovacchia-Spagna
Estadio La Cartuja, Siviglia
SVEZIA


Un’incredibile sorpresa ha cambiato il volto della marcia di avvicinamento della Svezia a Euro 2020: il ritorno in Nazionale di Zlatan Ibrahimovic. Il fuoriclasse svedese è rientrato nel gruppo della Nazionale a marzo, ma un infortunio patito a maggio gli impedirà di prendere parte al torneo.
Il commissario tecnico Janne Andersson è comunque riuscito a costruire una squadra molto equilibrata anche senza l’apporto del leggendario attaccante. Dopo il suo addio alla Nazionale datato 2016, la Svezia è riuscita ad ottenere uno dei migliori risultati della sua storia spingendosi fino ai quarti di finale dei Mondiali del 2018.
Andersson ha in numerose occasioni affermato che Ibrahimovic non sarebbe tornato in Nazionale, ma il deludente cammino nell’ultima Nations League potrebbe aver contribuito a fargli cambiare idea.
Ora che il centravanti del Milan è nuovamente fuori dai giochi, la squadra vorrà certamente dimostrare di poter fare bene anche senza di lui.
CT: JANNE ANDERSSON
Ha condotto nel 2015 il Norrkoping alla conquista del titolo di campione di Svezia e questo trionfo ha rappresentato il grande risultato che poi gli ha consentito di diventare il successore di Erik Hamren sulla panchina della Nazionale dopo Euro 2016.
La sua migliore qualità è quella di saper valorizzare i giovani e di saper costruire squadre nelle quali la compattezza viene prima di tutto.

LA STELLA: EMIL FORSBERG

In Svezia molti sono rimasti sorpresi quando nel 2015 Forsberg ha deciso di lasciare il Malmo per passare all’RB Lipsia, squadra che all’epoca militava nella seconda divisione tedesca. La sua si è in realtà rivelata una scelta decisamente corretta ed il suo apporto si è poi fondamentale prima per la promozione in Bundesliga e in seguito per la crescita generale della squadra.
Anche suo nonno Lennart, che è venuto a mancare lo scorso settembre a 92 anni, è stato un calciatore ed Emil ha deciso di dedicare a lui la sua ultima positiva stagione.
Elemento fondamentale per il centrocampo della Nazionale svedese, si è guadagnato lo status di leggenda dopo aver segnato contro la Svizzera negli ottavi di finale di Russia 2018.
PROBABILE FORMAZIONE
Olsen
–
Lustig
Lindelof
Helander
Augustinsson
–
Claesson
Olsson
Larsson
Forsberg
–
Kulusevski
Isak
IL GIOVANE: DEJAN KULUSEVSKI

Prima di tornare in Nazionale, Ibrahimovic ha spesso criticato Andersson per il fatto di non aver puntato abbastanza su Kulusevski.
Il 21enne attaccante è decisamente un prospetto importante e può essere utilizzato sia largo a destra che da seconda punta.
La Juventus ha versato nelle casse dall’Atalanta 35 milioni di euro può di assicurarselo nel gennaio del 2020.
La Svezia ha bisogno di un Kulusevski al meglio della sua forma, perché garantisce un mix di potenza, velocità, capacità tecniche e grande freddezza nelle scelte finali.
CALENDARIO
14 giugno
Spagna-Svezia
Estadio La Cartuja, Siviglia
18 giugno
Svezia-Slovacchia
St. Petersburg Stadium, San Pietroburgo
23 giugno
Svezia-Polonia
St. Petersburg Stadium, San Pietroburgo
GRUPPO F

FRANCIA


I campioni del mondo in carica hanno dimostrato una notevole continuità da quando hanno trionfato a Russia 2018.
Da quando sono guidati da Didier Deschamps si sono sempre rivelati estremamente solidi, questo spesso a discapito dello spettacolo. Il potenziale che la Francia può esprimere è spaventoso, visto che la rosa è incredibilmente profonda e tra l’altro in tutti i ruoli.
A tutto ciò va aggiunto che anche Antoine Griezmann è tornato al top della forma e Deschamps ha riaperto le porte della Nazionale, a sorpresa, anche a Karim Benzema.
La Francia ha perso in casa la finale di Euro 2016 ma questa volta sembrano esserci tutti gli ingredienti perché le cose vadano in maniera decisamente diversa.
CT: DIDIER DESCHAMPS
Da giocatore e capitano ha vinto un Mondiale nel 1998 e gli Europei del 2000.
Da tecnico ha poi trionfato ai Mondiali del 2018 ed ora punta a calare un tanto incredibile quanto quasi impensabile poker.
A volte la Francia dà l’impressione di giocare un calcio troppo accorto, quando invece potrebbe offrire spettacolo viste le massicce dosi di talento a disposizione, ma sarebbe ridicolo mettere in discussione le idee di una delle più grandi figure della storia del calcio.

LA STELLA: N'GOLO KANTE

Il 70% della superficie terrestre è coperta dall’acqua, il restante 30% da N’Golo Kanté.
L’uomo che fu al centro dello storico trionfo del Leicester del 2016, da allora è ulteriormente migliorato. Oggi è ancora più completo e si fa sentire maggiormente in fase di supporto all’attacco. La sua ultima stagione al Chelsea è stata spettacolare e le sue due prestazioni in semifinale di Champions League contro il Real Madrid sono state semplicemente eccezionali.
Lui, che è un giocatore dal ‘numero infinito’ di polmoni, è fondamentale per il gioco di Deschamps e potrebbe aiutare Pogba ad esprimersi ancora meglio.
PROBABILE FORMAZIONE
Lloris
–
Pavard
Varane
Kimpembe
Lucas Hernandez
–
Kante
Pogba
–
Coman
Griezmann
Mbappe
–
Benzema
IL GIOVANE: KYLIAN MBAPPE

E’ stato eletto ‘Miglior Giovane’ ai Campionati del Mondo del 2018 ed ora, tre anni dopo, a 22 anni è già una stella affermata a livello planetario.
Dotato di una progressione inarrestabile, di una grande intelligenza tattica e di un ottimo fiuto per il goal, è uno dei giocatori più divertenti da guardare nell’intero panorama calcistico mondiale.
E’ considerato un futuro Pallone d’Oro e chissà che non possa vincere l’ambito riconoscimento già quest’anno, magari dopo aver condotto la sua Francia ad un trionfo a Euro 2020.
E’ una stella di prima grandezza, eppure è uno degli elementi più giovani della rosa!
CALENDARIO
15 giugno
Francia-Germania
Fußball Arena München, Monaco
19 giugno
Ungheria-Francia
Puskás Aréna, Budapest
23 giugno
Portogallo-Francia
Puskás Aréna, Budapest
GERMANIA


Euro 2020 rappresenterà una sorta di festa di addio per Joachim Low, visto che a marzo ha annunciato la decisione di lasciare, dopo quindici anni, l’incarico di commissario tecnico.
Campione del Mondo a Brasile 2014, si ritirerà dopo il torneo continentale e l’atmosfera attorno alla sua squadra è cambiata significativamente dopo l’annuncio della sua scelta.
C’era infatti molta negatività figlia delle pessime prestazioni a Russia 2018 e dei cattivi risultati in Nations League, tra i quali spicca anche un 6-0 patito contro la Spagna.
Il ricambio generazionale non ha dato i frutti che in molti si sarebbero aspettati e alcune decisioni controverse gli si sono ritorte contro.
E’ stato bersaglio di critiche spietate, ma ora l’atmosfera è cambiata e tutti - inclusi Muller e Hummels, richiamati in Nazionale - sono tornati a remare nella stessa direzione in attesa del previsto arrivo di Hansi Flick in panchina dopo Euro 2020.
CT: JOACHIM LOW
Low verrà ricordato come uno dei migliori commissari tecnici di sempre.
Era lui l’uomo dietro le quinte artefice dei cambiamenti rivoluzionari che migliorarono la Germania durante i Mondiali del 2006 quando era l’assistente di Jurgen Klinsmann.
Per oltre un decennio ha poi guidato la Nazionale in prima persona raggiungendo la finale a Euro 2008, le semifinali ai Mondiali del 2010 ed uno storico trionfo a quelli del 2014.
Magari avrebbe dovuto chiudere prima il suo lungo ciclo, ma gli anni difficili verranno dimenticati, soprattutto poi se riuscirà a condurre la sua squadra alla vittoria di Euro 2020.

LA STELLA: MANUEL NEUER

E’ vicino a tagliare il traguardo delle 100 presenze in Nazionale e soprattutto, a 35 anni, è il capitano e leader della squadra.
Il portiere del Bayern Monaco è un’autentica leggenda e non solo per la sua straordinaria abilità nel giocare fuori dalla sua area di rigore, ma anche perché è dotato di riflessi fenomenali.
Tornato al meglio dopo essere stato tormentato da vari infortuni, ha completato da grande protagonista il Triplete con il suo Bayern nel 2020.
Circolano voci relative ad un suo addio alla Nazionale al termine del torneo.
PROBABILE FORMAZIONE
Neuer
–
Klostermann
Hummels
Rudiger
Gosens
–
Kroos
Kimmich
Goretzka
–
Sane
Muller
Gnabry
IL GIOVANE: JAMAL MUSIALA

Nel giugno 2020 Musiala ha esordito con la riserve del Bayern Monaco in terza divisione. Nel giugno 2021 sarà uno dei protagonisti degli Europei.
L’ascesa di Musiala è stata fulminea e la sensazione è quella che possa consacrarsi come uno dei migliori giocatori della sua generazione.
Centrocampista eccezionalmente bravo negli spazi stretti, gioca con la maturità di un calciatore che ha ben più dei suoi diciotto anni.
Nato in Germania e cresciuto nel Chelsea, ha vestito le maglie delle rappresentative giovanili dell’Inghilterra prima che Low ed il suo tecnico al Bayern Flick lo convincessero a scegliere la Nazionale tedesca.
CALENDARIO
15 giugno
Francia-Germania
Fußball Arena München, Monaco
19 giugno
Portogallo-Germania
Fußball Arena München, Monaco
23 giugno
Germania-Ungheria
Fußball Arena München, Monaco
UNGHERIA


Dopo aver fallito l’approdo a Euro 2020 attraverso il tradizionale percorso di qualificazione, l’Ungheria ha avuto negli spareggi della Nations League un’ulteriore possibilità di prendere parte alla massima competizione continentale e alla fine è riuscita a staccare il pass eliminando l’Islanda nonostante gli sfavori del pronostico.
Giocherà due delle sue partite a Budapest e la cosa ha portato grande entusiasmo tra i tifosi.
Sorteggiata in un girone che comprende anche Portogallo, Francia e Germania, l’Ungheria non avrà assolutamente nulla da perdere e potrà quindi scendere in campo con un atteggiamento piuttosto spensierato.
A Euro 2016 è riuscita a spingersi fino agli ottavi di finale, ma la mancanza di progressi registrata negli ultimi anni lascia pensare che difficilmente quell’ottimo risultato verrà ripetuto.
CT: MARCO ROSSI
Da calciatore ha avuto la possibilità di apprendere da grandi maestri come Mircea Lucescu e Sven-Goran Eriksson e non sorprende quindi che Marco Rossi sia diventato un ottimo allenatore.
Conosce a fondo il calcio ungherese e con l’Honved ha vinto un campionato nel 2017.
Il suo è un calcio piuttosto prudente, cosa ideale per una Nazionale non dal grande potenziale e priva di attaccanti di grande qualità.
Il tecnico italiano è una figura molto popolare tra i tmagiari.

LA STELLA: PETER GULACSI

La carriera di Gulacsi è iniziata nella stagione 2008-2009 difendendo la porta dell’Hereford United, ma quella parentesi vissuta in prestito dal Liverpool non è stata delle migliori.
Successivamente il suo cammino nel mondo del calcio si è legato a doppio nodo con la Red Bull, visto che ha vestito prima la maglia del Salisburgo ed ora, da sei stagioni, quella del Lipsia.
In Germania si è affermato come uno dei migliori e più affidabili estremi difensori della Bundesliga, mentre in Nazionale si è invece consacrato come eccellente erede del leggendario Gabor Kiraly.
PROBABILE FORMAZIONE
Gulacsi
–
Lang
Orban
Attila Szalai
–
Nego
Kalmar
Nagy
Kleinheisler
Hangya
–
Adam Szalai
Sallai
IL GIOVANE: ATTILA SZALAI

Il 23enne difensore centrale ha ben impressionato da quando si è trasferito al Fenerbahce a gennaio ed è diventato rapidamente uno dei difensori più interessanti in Turchia.
Possente e imperioso nel gioco aereo, ha dimostrato di sapersi destreggiare bene anche palla al piede, grazie ad un buon sinistro.
Leicester, West Ham e Newcastle sono solo alcune delle squadre date sulle sue tracce per il mercato estivo, ma sono tanti gli osservatori curiosi di vedere Szalai all'opera contro Francia, Portogallo e Germania.
CALENDARIO
15 giugno
Ungheria-Portogallo
Puskás Aréna, Budapest
19 giugno
Ungheria-Francia
Puskás Aréna, Budapest
23 giugno
Germania-Ungheria
Fußball Arena München, Monaco
PORTOGALLO


Il Portogallo è una delle Nazionali più vincenti degli ultimi anni. Si è laureato campione d’Europa nel 2016, ha vinto l’edizione inaugurale della Nations League ed è diventato ancora più forte da quel trionfo ad Euro 2016 visto che oggi può contare su altre stelle di caratura mondiale come Bruno Fernandes, Bernardo Silva e Ruben Dias.
Quella lusitana è una squadra che può vantare più opzioni in ogni zona del campo ed anche la decisione di allargare le rose a 26 elementi non renderà più semplice il compito del suo commissario tecnico. Molti saranno infatti i giocatori dotati di grande talento che, per forza di cose, resteranno esclusi dalla lista dei convocati.
Il Portogallo è forte in difesa e molto forte in attacco e la sensazione è quella che possa giocare un calcio molto migliore rispetto a quello proposto cinque anni fa.
Potrebbe essere la squadra da battere.
CT: FERNANDO SANTOS
In carica dal 2014, è il tecnico più longevo della storia della Nazionale lusitana e da quando ha trionfato a Euro 2016 è praticamente intoccabile.
Avendo guidato con ottimi risultati la Grecia a Euro 2012, si appresta a vivere il suo terzo Campionato Europeo consecutivo.
Il suo stile potrebbe non essere una gioia per gli occhi, ma Fernando Santos rappresenta la figura autorevole per eccellenza. E’ il profilo perfetto per prendersi cura delle tante stelle a disposizione.
Altamente istruito, ha una laurea in ingegneria elettronica e telecomunicazioni. L’ha conseguita quando era ancora un calciatore professionista.

LA STELLA: CRISTIANO RONALDO

E’ uno dei più grandi giocatori di ogni tempo e, nonostante le 36 primavere, è ancora in uno stato di forma eccezionale.
Anche se la sua annata alla Juventus è stata relativamente deludente per quelli che sono i suoi standard, ha comunque viaggiato ad una media di quasi un goal a partita.
Ronaldo è diventato il secondo giocatore della storia a superare la soglia delle 100 reti segnate in Nazionale ed ora sogna di battere il record di 109 marcature detenuto da Ali Daei.
Come è noto, Cristiano Ronaldo si è infortunato nel corso della finale di Euro 2016: questa volta punterà a giocare tutti i 90’ della finalissima che si disputerà il prossimo 11 luglio a Wembley.
PROBABILE FORMAZIONE
Rui Patricio
–
Cancelo
Pepe
Ruben Dias
Nuno Mendes
–
Danilo
Moutinho
Fernandes
–
Bernardo Silva
Ronaldo
Felix
IL GIOVANE: NUNO MENDES

Lo Sporting Lisbona ha vinto in questa stagione quel titolo di campione del Portogallo che inseguiva dal 2002, ovvero dall’anno in cui è nato colui che oggi può essere definito una delle sue stelle più luminose.
Nuno Mendes festeggerà il suo diciannovesimo compleanno durante gli Europei e dopo una prima eccezionale annata da professionista.
Forte nei contrasti e pericoloso in fase offensiva, è un terzino sinistro che ama molto spingere ed è stato così bravo e costante durante l’anno che ora punta dritto ad una maglia da titolare.
CALENDARIO
15 giugno
Ungheria-Portogallo
Puskás Aréna, Budapest
19 giugno
Portogallo-Germania
Fussball Arena, Monaco
23 giugno
Portogallo-Francia
Puskás Aréna, Budapest
TABELLONE


ALBO D'ORO


