
GUIDA A EURO UNDER 21 2021
Al via la fase a gironi degli Europei Under 21: vi presentiamo le 16 squadre che si sfideranno in Ungheria e Slovenia.
Unica, storica, inedita: la 23ª edizione degli Europei Under 21 si preannuncia come una delle più incerte, equilibrate e imprevedibili di sempre. Un torneo stravolto nella formula, con il nuovo format, introdotto a causa degli stravolgimenti del calendario internazionale dettati dalla pandemia, che prevede 16 squadre (e non più 12) impegnate nella fase a gironi, in programma dal 24 al 31 marzo in Ungheria e Slovenia, e la fase ad eliminazione diretta posticipata alla fine dei campionati (dal 31 maggio al 6 giugno).
Un doppio appuntamento che inevitabilmente aggiungerà ulteriori variabili alla manifestazione, che vedrà la Spagna campione in carica chiamata a difendere il titolo dagli assalti di nazionali come Francia, Portogallo, Inghilterra e Olanda, che si presentano ai nastri di partenza con dei roster che traboccano talento.
L’Italia, allenata da Paolo Nicolato, parte un gradino sotto, nella categoria underdog, insieme alla Germania del ct Stefan Kuntz, impoverita dalle assenze di Wirtz e Musiala, precettati da Joachim Low per gli impegni della Nationalmannschaft, ma che avrà nel 16enne Youssoufa Moukoko, enfant prodige del Borussia Dortmund, la sua grande attrazione.
La formula prevede quattro gironi da quattro squadre ciascuno, accedono alla fase ad eliminazione diretta le prime due di ogni girone: azzurrini inclusi nel Gruppo B insieme alla Spagna, favorita d’obbligo, alla Repubblica Ceca e ai padroni di casa della Slovenia.



GERMANIA
Prima classificata nel Gruppo 9, la Nazionale di Kuntz sarà chiamata a contendere la leadership del girone all’Olanda allenata da van de Looi, che sulla carta sembra avere più frecce al suo arco. Sei vittorie e due sconfitte nelle otto giornate di qualificazione per i tedeschi, travolti a settembre dal Belgio con un pesante 4-1: la percezione è quella di una generazione meno competitiva delle precedenti, soprattutto considerate le assenze di Wirtz e Musiala, che avrebbero alzato sensibilmente il tasso tecnico della squadra.
4-3-3 il modulo di riferimento, con il peso dell’attacco affidato soprattutto a Berisha e Nmecha (all’Anderlecht ma di proprietà del Manchester City). La novità più importante, come anticipato, è la presenza del classe 2004 Youssoufa Moukoko, il più giovane partecipante a quest’edizione: il gioiello del Borussia Dortmund è l’asso nella manica di Kuntz, che ha nel terzino di spinta del Wolfsburg Baku (già 5 goal per lui in stagione in Bundesliga) e nell’ex talento del Bayern Dorsch (oggi pilastro del Gent) i suoi uomini più rappresentativi, oltre al già citato Nmecha, autore di 7 goal in 8 partite nelle qualificazioni.
I CONVOCATI
Portieri: Markus Schubert (Eintracht), Finn Dahmen (Mainz), Lennart Grill (Bayer Leverkusen)
Difensori: Josha Vagnoman (Amburgo), David Raum (Greuther Fürth), Nico Schlotterbeck (Union Berlin), Amos Pieper (Arminia Bielefeld), Stephan Ambrosius (Amburgo), Ismail Jakobs (Colonia), Malick Thiaw (Schalke), Maxim Leitsch (Bochum), Ridle Baku (Wolfsburg)
Centrocampisti: Niklas Dorsch (Gent), Arne Maier (Arminia Bielefeld), Salih Özcan (Colonia), Anton Stach (Greuther Fürth), Vitaly Janelt (Brentford), Mateo Klimowicz (Stoccarda)
Attaccanti: Jonathan Burkardt (Mainz), Lukas Nmecha (Anderlecht), Mergim Berisha (RB Salisburgo), Florian Krüger (Erzgebirge Aue), Youssoufa Moukoko (Borussia Dortmund)


OLANDA
E’ probabilmente la favorita del Gruppo A, nonché una delle squadre candidate alla vittoria finale: van de Looi ha potuto attingere da una generazione ricca di talenti e che ha già visto diversi elementi spiccare il volo verso la nazionale maggiore.
Dopo aver collezionato goleade nel Gruppo 7 (chiuso al primo posto davanti al Portogallo per la miglior differenza reti negli scontri diretti) l’Olanda punta a recitare un ruolo da protagonista anche in questa doppia fase finale. Il 4-3-3 oranje è imperniato sull’asse centrale formato da Sven Botman, leader del pacchetto arretrato, dal centrocampista Dani de Wit, capitano e topscorer nelle qualificazioni con 10 goal, e da Myron Boadu, bomber dell’AZ che ha già avuto modo di debuttare in nazionale maggiore mettendo in mostra le sue doti realizzative...
🇳🇱 Debut goal for Dutch wonderkid Myron Boadu! ⚽️#EURO2020 | @OnsOranje https://t.co/5omnuogg3I pic.twitter.com/rVTcgVBrQU
— UEFA EURO 2020 (@EURO2020) November 22, 2019
Boadu non avrà al suo fianco il suo 'gemello' Calvin Stengs (convocato da de Boer), ma il talento a disposizione di van de Looi è davvero sconfinato: da Justin Kluivert a Noa Lang, passando per Ekkelenkamp, Gakpo, Bakker, Schuurs e Koopmeiners fino alla novità Brobbey, l’Olanda ha tutto per arrivare fino in fondo. E pensare che all’appello mancheranno anche Ihattaren (escluso da van de Looi per scelta tecnica) e Gravenberch, ormai in pianta stabile con la nazionale maggiore.
I CONVOCATI
Portieri: Justin Bijlow (Feyenoord), Maarten Paes (Utrecht), Kjell Scherpen (Ajax)
Difensori: Mitchel Bakker (Paris Saint-Germain), Sven Botman (LOSC Lille), Danilo Doekhi (Vitesse), Lutsharel Geertruida (Feyenoord), Tyrell Malacia (Feyenoord), Perr Schuurs (Ajax), Jordan Teze (PSV Eindhoven), Deyovaisio Zeefuik (Hertha Berlino)
Centrocampisti: Jurgen Ekkelenkamp (Ajax), Abdou Harroui (Sparta Rotterdam), Teun Koopmeiners (AZ Alkmaar), Ludovit Reis (Osnabrück), Dani de Wit (AZ Alkmaar)
Attaccanti: Myron Boadu (AZ Alkmaar), Brian Brobbey (Ajax), Javairô Dilrosun (Hertha Berlino), Cody Gakpo (PSV Eindhoven), Ferdi Kadioglu (Fenerbahçe), Justin Kluivert (RB Lipsia), Noa Lang (Club Brugge)
ROMANIA
Prima grande sfida da allenatore per Adrian Mutu, che spera di ripercorrere le orme di Mirel Radoi, che nel 2019 ha portato l’under 21 ad una storica semifinale europea, per poi fare il grande salto alla guida della nazionale maggiore. Possibile outsider del Gruppo A, la Romania si è qualificata alla fase finale come una delle migliori seconde, dopo aver chiuso il proprio girone alle spalle della Danimarca.
Mutu ha convocato due giocatori che militano in club italiani: il difensore della Juventus Radu Dragusin e il centrocampista del Pisa Marius Marin, entrambi candidati ad una maglia nell’undici titolare. Mancheranno invece i due talenti del Parma Mihaila e Man, impegnati con la nazionale maggiore, così come l’ex Fiorentina Ianis Hagi, uno dei grandi protagonisti degli Europei Under 21 2019.
Attenzione in particolare a due giocatori dell’FCSB (l’ex Steaua Bucarest): Olimpiu Morutan, trequartista brevilineo che con la numero 10 sulle spalle sarà chiamato a dare imprevedibilità alla fase offensiva, e Octavian Popescu, attaccante esterno classe 2002, considerato il nuovo astro nascente del calcio rumeno.
I CONVOCATI
Portieri: Mihai Aioani (Chindia Târgoviște), Mihai Eșanu (Dinamo București), Andrei Vlad (FCSB)
Difensori: Radu Boboc (Viitorul), Andrei Chindriș (Botoşani), Denis Ciobotariu (CFR Cluj), Radu Drăgușin (Juventus), Denis Haruț (FCSB), Raul Opruț (Hermannstadt), Alexandru Pașcanu (Ponferradina), Ștefan Vlădoiu (Universitatae Craiova)
Centrocampisti: Andrei Ciobanu (Viitorul), Marco Dulca (Chindia Târgoviște), Cătălin Itu (CFR Cluj), Marius Marin (Pisa), Olimpiu Moruțan (FCSB), Răzvan Oaidă (FCSB), Darius Olaru (FCSB), Octavian Popescu (FCSB)
Attaccanti: George Cîmpanu (Universitatea Craiova), George Ganea (Viitorul), Alexandru Mățan (Columbus Crew), Valentin Costache (CFR Cluj)
UNGHERIA
Uno dei due paesi ospitanti della manifestazione, l’Ungheria torna a partecipare alla fase finale degli Europei Under 21 dopo 25 anni: l’ultima apparizione risale infatti al 1996, quando fu eliminata ai quarti di finale dalla Scozia. Un appuntamento dunque storico per la selezione allenata da una leggenda del calcio magiaro come Zoltan Gera, ex giocatore e capitano della Nazionale ungherese.
Priva di quella che poteva essere la sua stella principale, Dominik Szoboszlai (out per infortunio e di fatto mai incluso nell’Under 21 in questo biennio perché dirottato in nazionale maggiore, seppur ancora arruolabile essendo un classe 2000), la squadra dovrà fare a meno anche del suo capitano e leader, il portiere Patrik Demjen, fermato dal coronavirus.
Oltre a Balogh, difensore in forza al Parma, da tenere d’occhio l’attaccante Adrián Szőke (già nel giro della nazionale maggiore) e Palko Dárdai, ala destra, figlio di Pal Dárdai, ex colonna della Nazionale ungherese e oggi allenatore dell’Hertha Berlino. Passare il turno sarebbe un’impresa leggendaria…
I CONVOCATI
Portieri: Martin Auerbach (Puskás Akadémia), Balázs Bese (Budafok), Péter Kovács (Budaörs)
Difensori: Bolla Bendegúz (MOL Fehérvár), András Huszti (Budafoki), Balondh Botond (Parma), Benedek Varju (MTK Budapest), Attila Mocsi (Szombathelyi Haladás), Olivér Tamás (Paksi), László Deutsch (Puskás Akadémia)
Centrocampisti: András Csonka (Budafoki MTE), Mihály Kata (MTK Budapest), Norbert Szendrei (Budapest Honvéd), Kristóf Hinora (Vasas), Szabolcs Mezei (MTK Budapest), Martin Palincsár (MTK Budapest)
Attaccanti: Tamás Kiss (Puskás Akadémia), Palko Dárdai (MOL Fehérvár), Márk Kovácsréti (Kisvárda), Alen Skribek (Budafok), Adrián Szőke (Heracles), Donát Bárány (Debrecen), Dániel Zsóri (Fehérafoki)


ITALIA
Otto vittorie, un pareggio e una sconfitta: un cammino lineare quello degli azzurrini di Nicolato, che hanno conquistato il pass per gli Europei chiudendo in vetta il Gruppo 1. 3-5-2 il modulo di riferimento del ct veneto, approdato alla guida dell’Under 21 nell’estate del 2019 dopo il 4° posto al Mondiale Under 20.
“Non dobbiamo e non vogliamo accontentarci – ha spiegato Nicolato - Con questi ragazzi potremmo vincere l’Europeo ma il primo obiettivo è spingere giocatori in Nazionale A” . Traguardo raggiunto già da diversi elementi che ormai fanno parte in pianta stabile del gruppo di Mancini, come Kean, Locatelli e Bastoni o lo stesso Sandro Tonali, che torna ‘in prestito’ all’Under 21 proprio per gli Europei: il centrocampista del Milan sarà il perno di un 3-5-2 che vedrà davanti la coppia Cutrone-Scamacca (miglior marcatore italiano nelle qualificazioni con 6 goal), con Raspadori e Colombo (convocato al posto di Pinamonti, bloccato dall'ATS di Milano dopo i casi di positività al COVID in casa Inter) come alternative.
Una squadra qualitativamente inferiore a quella del 2019 ma che ha dimostrato grande solidità nel corso delle qualificazioni: l’obiettivo è quello di centrare almeno l’accesso alla fase ad eliminazione diretta, in programma a cavallo tra maggio e giugno.
I CONVOCATI
Portieri: Marco Carnesecchi (Cremonese), Michele Cerofolini (Reggiana), Alessandro Plizzari (Reggina)
Difensori: Raoul Bellanova (Pescara), Enrico Delprato (Reggina), Gianluca Frabotta (Juventus), Matteo Gabbia (Milan), Matteo Lovato (Verona), Riccardo Marchizza (Spezia), Lorenzo Pirola (Monza), Luca Ranieri (Spal), Marco Sala (Spal), Gabriele Zappa (Cagliari)
Centrocampisti: Davide Frattesi (Monza), Giulio Maggiore (Spezia), Tommaso Pobega (Spezia), Samuele Ricci (Empoli), Nicolò Rovella (Genoa), Sandro Tonali (Milan)
Attaccanti: Lorenzo Colombo (Cremonese), Patrick Cutrone (Valencia), Giacomo Raspadori (Sassuolo), Gianluca Scamacca (Genoa)


REPUBBLICA CECA
Dopo aver chiuso il girone di qualificazione in testa, a sorpresa, davanti alla Croazia, grazie soprattutto a una difesa di ferro (solo 4 goal subiti in 10 incontri), la Repubblica Ceca punta a insidiare Spagna e Italia per un posto ai quarti di finale.
Il ct Karel Krejčí dovrà fare a meno del suo giocatore più talentuoso, Adam Hlozek, stella dello Sparta Praga ancora lontano dalla migliore condizione dopo i quattro mesi passati ai box a causa di una frattura del metatarso, e non avrà neanche David Zima, difensore centrale dello Slavia Praga, convocato dalla nazionale A.
Fari puntati dunque su altri due talenti dello Sparta Praga: Ladislav Krejčí (solo omonimo dell’ex mancino del Bologna), centrocampista col vizio del goal, e soprattutto Adam Karabec, trequartista classe 2003 sul quale hanno messo già gli occhi diversi grandi club.
I CONVOCATI
Portieri: Matěj Kovář (Manchester United), Martin Jedlička (DAC 1904), Matouš Trmal (Vitória SC)
Difensori: Matěj Chaluš (Slovan Liberec), Michal Fukala (Slovan Liberec), Denis Granečný (Emmen), Libor Holík (Jablonec), Dominik Plechatý (Sparta Praga), Martin Vitík (Sparta Praga)
Centrocampisti: Pavel Bucha (Viktoria Plzeň), Filip Havelka (České Budějovice), Dominik Janošek (Zlín), Adam Karabec (Sparta Praga), Michal Kohút (Slovácko), Ladislav Krejčí (Sparta Praga), Ondřej Lingr (Slavia Praga), Tomáš Ostrák (Karviná), Michal Sadílek (Slavan Liberec), Pavel Šulc (Viktoria Plzeň), Antonín Vaníček (Bohemians Praga), Patrik Žitný (Teplice)
Attaccanti: Vaclav Drchal (Mladá Boleslav), Ondřej Šašinka (Baník Ostrava)
SLOVENIA
Prima, storica volta partecipazione agli Europei per la Slovenia, qualificata di diritto come paese ospitante della manifestazione insieme all’Ungheria. La marcia di avvicinamento è stata però tutt’altro che serena, con l’avvicendamento in panchina a novembre tra Gliha (sollevato dall’incarico dalla federazione dopo che il rapporto tra il ct e i giocatori si era incrinato) e Milenko Acimovic, ex giocatore tra le altre di Tottenham e Lille, alla sua prima esperienza da allenatore. A guidare la rivolta dei giocatori l’allora capitano Jan Mlakar, centravanti ex Fiorentina e Venezia, grande escluso nella lista dei 23 del nuovo ct.
Il peso dell’attacco sarà dunque sulle spalle di Celar (punta della Roma in prestito alla Cremonese) e Medved, centravanti del Wisla Cracovia. Il leader del gruppo è Timi Max Elšnik, centrocampista e capitano dell’Olimpia Lubiana con un passato nelle serie minori inglesi.
I CONVOCATI
Portieri: Žan Luk Leban (Everton), Martin Turk (Parma), Igor Vekič (Bravo)
Difensori: David Brekalo (Bravo), Jan Gorenc (Mura), Žan Kolmanič (Austin), Aljaž Ploj (Aluminij), Žan Rogelj (WSG Tirol), Sven Šoštarič-Karič (Domžale), Dušan Stojinovič (Celje), Žan Zaletel (Celje), Andraž Žinič (Domžale)
Centrocampisti: Timi Elšnik (Olimpija), Adam Gnezda Čerin (Rijeka), Tomi Horvat (Mura), Sandi Ogrinec (Bravo), Dejan Petrovič (Rapid Wien), Tamar Svetlin (Domžale)
Attaccanti: Žan Celar (Cremonese), Dario Kolobarić (Domžale), Aljoša Matko (Maribor), Žan Medved (Wisła Cracovia), Nik Prelec (Sampdoria)
SPAGNA
I campioni d’Europa in carica si presentano come una delle grandi favorite alla vittoria del torneo, dopo un cammino nelle qualificazioni quasi perfetto, con 9 vittorie e 1 pareggio, l’1-1 contro Israele che rappresenta anche l’unico goal subito dalla nazionale allenata dal ct De La Fuente.
Nel 4-3-3 disegnato dal tecnico spagnolo troveranno spazio due rappresentanti della nostra Serie A come il milanista Brahim Diaz e il romanista Gonzalo Villar, complici anche le assenze di Ferran Torres, Pedri, Dani Olmo e Bryan Gil, convocati in nazionale maggiore da Luis Enrique, oltre che dell’infortunato Ansu Fati.
¡Así fue la noche mágica de @Brahim en Islas Feroe!
— Selección Española de Fútbol (@SeFutbol) October 10, 2020
➡️ Dos goles ⚽️⚽️ en 45 minutos ⏰ y un pasito 👣 más cerca de la #U21EURO de Hungría y Eslovenia.#U21EURO pic.twitter.com/tjaZppdnYF
La qualità a centrocampo è altissima: da Manu Garcia a Riqui Puig fino allo stesso Villar, la filosofia di gioco della Spagna sarà sempre imperniata sul possesso palla e sul fraseggio nello stretto. Manca un vero e proprio bomber, con Abel Ruiz, prodotto del vivaio del Barcellona oggi al Braga, che cercherà di soffiare il posto nell’undici titolare a Dani Gomez.
I CONVOCATI
Portieri: Álex Domínguez (Las Palmas), Álvaro Fernández (Huesca), Josep Martínez (RB Lipsia)
Difensori: Pipa (Huddersfield), Marc Cucurella (Getafe), Jorge Cuenca (Almería), Adrià Pedrosa (Espanyol), Hugo Guillamón (Valencia), Oscar Mingueza (Barcelona), Juan Miranda (Real Betis)
Centrocampisti: Brahim Díaz (Milan), Ander Barrenetxea (Real Sociedad), Fran Beltrán (Celta Vigo), Manu García (Sporting Gijón), Jon Moncayola (Osasuna), Álex Pozo (Eibar), Ricard Puig (Barcellona), Gonzalo Villar (Roma), Martín Zubimendi (Real Sociedad)
Attaccanti: Dani Gómez (Levante), Yeremi Pino (Villarreal), Javi Puado (Espanyol), Abel Ruiz (Braga)


DANIMARCA
Unica squadra insieme a Spagna e Inghilterra a chiudere il girone di qualificazione imbattuta, la Danimarca è sulla carta la seconda forza del Gruppo C dietro la favoritissima Francia. Il commissario tecnico è spagnolo: Albert Capellas Herms, che dopo una vita da secondo, principalmente alle spalle di Peter Bosz (al Vitesse e al Borussia Dortmund) e Jordi Cruyff (al Maccabi Tel Aviv e al Chongqing Dangdai Lifan), è da agosto 2019 il selezionatore dell’under 21 danese.
Una nazionale che si schiera solitamente con un 4-3-3 spesso con un falso 9 al centro dell’attacco, posizione occupata più volte da Victor Jensen, fantasista dell’Ajax in prestito al Nordsjaelland. Il trascinatore è Jacob Bruun Larsen, ala dell’Hoffenheim in prestito all’Anderlecht, considerato insieme al doriano Mikkel Damsgaard e a Skov Olsen del Bologna (che salteranno entrambi gli Europei dopo essere stato convocati in nazionale maggiore) uno dei maggiori talenti di questa generazione. L’asso nella manica però è un centravanti di ruolo: il 17enne Wahid Faghir, attaccante di origini afghane del Velje, accostato in patria a Zlatan Ibrahimovic.
I CONVOCATI
Portieri: Oliver Christensen (Odense), Mads Hermansen (Brøndby), Peter Vindahl Jensen (Nordsjælland)
Difensori: Frederik Alves Ibsen (West Ham), Mads Bech Sørensen (Brentford), Mads Roerslev (Brentford), Andreas Poulsen (Austria Wien), Rasmus Carstensen (Silkeborg), Sebastian Hausner (AGF Århus), Victor Nelsson (Copenhagen)
Centrocampisti: Gustav Isaksen (Midtjylland), Jacob Bruun Larsen (Anderlecht), Jesper Lindstrøm (Brøndby), Magnus Kofod Andersen (Nordsjælland), Morten Hjulmand (Lecce), Nikolas Nartey (Sandhausen), Victor Jensen (Nordsjælland), Anders Dreyer (Midtjylland)
Attaccanti: Mohamed Daramy (Copenhagen), Nikolai Baden Frederiksen (Tirol), Nikolai Laursen (Emmen), Wahid Faghir (Vejle), Carl Holse Justesen (Rosenborg)
FRANCIA
Più che una selezione under 21 sembra una nazionale maggiore: basta leggere i nomi di Jules Koundé, vincitore e miglior difensore dell’Europa League 2019/20, o Eduardo Camavinga, che della Francia sarà pilastro negli anni a venire. Una rosa dal tasso qualitativo eccezionale quella a disposizione di Sylvain Ripoll, che parte inevitabilmente coi favori del pronostico nonostante i forfait dell'ultimora di Aouar e Diaby. E che, regolamento alla mano, avrebbe potuto vantare in attacco anche Kylian Mbappé…
Prima nel Gruppo 2 di qualificazione per la miglior differenza reti rispetto alla Svizzera, la Francia si schiera solitamente con un 4-3-3 che ha in Odsonne Edouard, centravanti del Celtic già corteggiatissimo in chiave mercato, il suo terminale offensivo. 11 le reti realizzate dal bomber cresciuto nel PSG, che verrà affiancato da Ikoné e Gouiri. Tra i 23 Bleuets c’è anche il milanista Kalulu, che proverà a scalzare Dagba come titolare sulla fascia destra.
La missione della Francia è chiara: conquistare un titolo che manca ormai dal 1988, dalla vittoria dei Galletti trascinati da Blanc e Cantona.
I CONVOCATI
Portieri: Alban Lafont (Nantes), Illan Meslier (Leeds), Dimitry Bertaud (Montpellier)
Difensori: Colin Dagba (Paris Saint-Germain), Benoît Badiashile (Monaco), Ibrahima Konaté (RB Lipsia), Wesley Fofana (Leicester), Faitout Maouassa (Rennes), Adrien Truffert (Rennes), Pierre Kalulu (Milan), Jules Koundé (Siviglia)
Centrocampisti: Matteo Guendouzi (Hertha Berlino), Aurelien Tchouameni (Monaco), Boubacar Kamara (Marsiglia), Romain Faivre (Brest), Boubakary Soumaré (Lille), Alexis Claude-Maurice (Nizza), Eduardo Camavinga (Rennes), Armand Laurient (Lorient)
Attaccanti: Odsonne Edouard (Celtic), Randal Kolo Muani (Nantes), Jonathan Ikoné (Lille), Amine Gouiri (Nizza)


ISLANDA
Seconda nel girone di qualificazione dell’Italia, l’Islanda torna agli Europei Under 21 a 10 anni di distanza dall’ultima partecipazione: era la generazione d’oro, con i vari Sigurdsson, Finnbogason, Sigthorsson e Bjarnason, protagonisti poi qualche anno più tardi della storica cavalcata a Euro 2016.
La qualità di questo gruppo non è sicuramente ai livelli di quella rosa, ma presenta ugualmente individualità di spicco come Isak Bergmann Jóhannesson, 17enne centrocampista offensivo del Norrkoping, monitorato con attenzione anche dalla Juventus, e Sveinn Aron Gudjohnsen, figlio del leggendario Eidur, centravanti di proprietà dello Spezia girato in prestito quest’anno allo Spezia.
Nella lista dei convocati del ct David Snorri Jonasson (che ha preso il posto di Vidarsson, promosso in Nazionale maggiore) anche il centrocampista del Bologna Baldursson e l’attaccante del Venezia Bjarkason.
I CONVOCATI
Portieri: Patrik Gunnarsson (Silkeborg), Elias Rafn Olafsson (Fredericia), Hákon Rafn Valdimarsson (Grótta)
Difensori: Valgeir Lunddal Fridriksson (Häcken), Ari Leifsson (Strømsgodset), Ísak Ólafsson (SønderjyskE), Finnur Tómas Pálmason (IFK Norrköping), Róbert Orri Thorkelsson (Breidablik)
Centrocampisti: Mikael Anderson (Midtjylland), Andri Fannar Baldursson (Bologna), Ísak Bergmann Jóhannesson (Norrköping), Kolbeinn Finnsson (Borussia Dortmund), Hördur Ingi Gunnarsson (FH), Alex Hauksson (Östers), Thórir Jóhann Helgason (FH), Kolbeinn Thordarson (Lommel), Jón Dagur Thorsteinsson (AGF Århus), Willum Thór Willumsson (BATE Borisov)
Attaccanti: Bjarki Steinn Bjarkason (Venezia), Sveinn Aron Gudjohnsen (Odense), Valdimar Thór Ingimundarson (Strømsgodset), Stefán Teitur Thórdarson (Silkeborg), Brynjólfur Andersen Willumsson (Kristiansund)
RUSSIA
Possibile sorpresa di questa edizione, la Russia ha chiuso in vetta il suo girone di qualificazione davanti a Polonia, Bulgaria e Serbia e punta a conquistare un posto alla fase ad eliminazione diretta.
Squadra solida ed equilibrata, ha subito soltanto 4 goal nelle 10 giornate di qualificazione, grazie soprattutto alle qualità di due portieri come Safonov (che non sarà presente agli Europei a causa di un infortunio che lo tiene ai box ormai da dicembre) e Maksimenko.
La vera stella del gruppo è però l’attaccante del CSKA Mosca Fedor Chalov, classe 1998, già nel giro della nazionale maggiore. Quattro goal per lui nel girone, miglior marcatore di una squadra che punta sul collettivo più che sulle individualità. La possibile rivelazione? Arsen Zakharyan, 17enne di origini armene, centrocampista box-to-box della Dynamo Mosca.
I CONVOCATI
Portieri: Denis Adamov (Sochi), Ivan Lomaev (Krylia Sovetov), Aleksandr Maksimenko (Spartak Mosca)
Difensori: Igor Diveev (CSKA Mosca), Roman Evgeniev (Dynamo Mosca), Nikita Kalugin (Neftekhimik), Danil Krugovoi (Zenit), Pavel Maslov (Spartak Mosca), Nayar Tiknizyan (CSKA Mosca), Artem Golubev (Ufa)
Centrocampisti: Danil Glebov (Rostov), Konstantin Kuchaev (CSKA Mosca), Daniil Kulikov (Lokomotiv Mosca), Daniil Lesovoy (Dynamo Mosca), Aleksandr Lomovitski (Arsenal Tula), Denis Makarov (Rubin), Ivan Oblyakov (CSKA Mosca), Magomed Suleymanov (Krasnodar), Nail Umyarov (Spartak Mosca), Daniil Utkin (Krasnodar), Arsen Zakharyan (Dynamo Mosca)
Attaccanti: Fedor Chalov (CSKA Mosca), Vyacheslav Grulev (Dynamo Mosca), Denis Makarov (Rubin)


CROAZIA
Dopo il flop del 2019 la Croazia punta a insidiare le due super favorite del girone, Inghilterra e Portogallo ma soprattutto cerca la prima vittoria in una fase finale degli Europei. Il ct Biscan si affida a diversi uomini che erano già presenti in Italia due anni: da Bistrovic a Moro, da Majer a Ivanusec (miglior marcatore nelle qualificazioni), il nucleo è rimasto praticamente invariato.
Il centrocampo, grazie proprio alla qualità di due giocatori di sicuro avvenire come Moro e Majer, resta il punto di forza di questa squadra, che ha trovato in Gvardiol in difesa e Kulenovic in attacco de elementi di sicuro affidamento.
Due gli ‘italiani’ presenti nell’elenco dei 23 convocati da Biscan: il portiere del Chievo Semper (che aveva partecipato anche agli Europei del 2019) e il difensore dello Spezia Erlic.
I CONVOCATI
Portieri: Adrian Šemper (Chievo), Dominik Kotarski (Ajax), Ivan Nevistić (Rijeka)
Difensori: Borna Sosa (Stoccarda), Domagoj Bradarić (Lille), Marin Šverko (Saarbrücken), Joško Gvardiol (Dinamo Zagabria), Martin Erlić (Spezia), Krešimir Krizmanić (Gorica), Mario Vušković (Hajduk Spalato)
Centrocampisti: Nikola Moro (Dinamo Mosca), Lovro Majer (Dinamo Zagabria), Kristijan Bistrović (Kasımpaşa), Darko Nejašmić (Hajduk), Mihael Žaper (Osijek), Bartol Franjić (Dinamo Zagabria), Luka Sučić (RB Salisburgo)
Forward: Luka Ivanušec (Dinamo Zagabria), Sandro Kulenović (Rijeka), Petar Musa (Union Berlino), Dario Špikić (Gorica), Dario Vizinger (Wolfsberger), Marko Divković (Dunajská Streda)
INGHILTERRA
Alte, altissime le aspettative sulla nazionale allenata da Boothroyd: il successo agli Europei manca addirittura dal 1984 ma la qualità di questa generazione alimenta grandi speranze in Inghilterra.
Devastanti nelle qualificazioni (28 punti, 9 vittorie e un pareggio), i ‘Leoncini’ sono tra i candidati d’obbligo alla vittoria finale, anche senza talenti del calibro di Sancho, Alexander-Arnold, Foden, Mount, Saka e Bellingham, in teoria ancora eleggibili ma ormai nel gruppo della nazionale maggiore, e Greenwood, costretto a dare forfait in extremis per infortunio.
Basta scorrere l’elenco per rendersi conto del livello d’eccellenza: da Callum Hudson-Odoi, stellina del Chelsea, a Curtis Jones, gioiellino del Liverpool, fino alla new-entry rappresentata da Emile Smith-Rowe, trequartista dell’Arsenal e pupillo di Arteta.
Il go-to-guy delle qualificazioni è stato però Eddie Nketiah, attaccante dei Gunners che ha realizzato 13 goal nel cammino verso la fase finale, diventando il miglior marcatore di sempre della nazionale under 21 inglese.
I CONVOCATI
Portieri: Josef Bursik (Stoke City), Josh Griffiths (Cheltenham), Aaron Ramsdale (Sheffield United)
Difensori: Max Aarons (Norwich City), Ben Godfrey (Everton), Marc Guehi (Swansea City), Lloyd Kelly (Bournemouth), Ryan Sessegnon (Hoffenheim), Steven Sessegnon (Bristol City), Japhet Tanganga (Tottenham), Ben Wilmot (Watford)
Centrocampisti: Todd Cantwell (Norwich), Tom Davies (Everton), Eberechi Eze (Crystal Palace), Conor Gallagher (West Bromwich Albion), Curtis Jones (Liverpool), Dwight McNeil (Burnley), Oliver Skipp (Norwich)
Attaccanti: Rhian Brewster (Sheffield United), Callum Hudson-Odoi (Chelsea), Noni Madueke (PSV Eindhoven), Eddie Nketiah (Arsenal), Emile Smith Rowe (Arsenal)


PORTOGALLO
Altra corazzata di questo Europeo, il Portogallo si è classificato secondo nel girone di qualificazione alle spalle dell’Olanda soltanto per la peggior differenza reti negli scontri diretti. Tante le frecce all’arco del ct Rui Jorge, che nel 2015 era arrivato a un passo dal trofeo, sfumato solo ai calci di rigore nella finale contro la Svezia.
4-3-3 il modulo di riferimento, Florentino l’equilibratore davanti alla difesa, per liberare la fantasia di mezzali e attaccanti esterni: Fabio Vieira e Pedro Gonçalves (autore di una stagione strepitosa allo Sporting Lisbona, considerato in patria il ‘nuovo Bruno Fernandes’) a regalare qualità tra le linee, Trincão a creare la superiorità numerica sulla fascia con i suoi dribbling e la sua velocità.
Al centro dell’attacco non ci sarà Rafa Leão, che di questa under 21 in realtà non è mai stato titolare inamovibile: il milanista, insieme a Jota, ha dovuto rinunciare alla convocazione per motivi fisici. Per questo occhio a Dany Mota, attaccante del Monza, apprezzatissimo da Rui Jorge. Presenti altri due ‘italiani’: Dalot (Milan) e Pedro Pereira (Crotone).
I CONVOCATI
Portieri: Diogo Costa (Porto), João Virgínia (Everton), Luís Maximiano (Sporting CP)
Difensori: Diogo Leite (Porto), Diogo Queirós (Famalicão), Diogo Dalot (Milan), Pedro Pereira (Crotone), Thierry Correia (Valencia), Tiago Djaló (Lille), Tomás Tavares (Farense)
Centrocampisti: Daniel Bragança (Sporting CP), Fábio Vieira (Porto), Filipe Soares (Moreirense), Florentino Luís (Monaco), Gedson Fernandes (Galatasaray), Pedro Gonçalves (Sporting CP), Vítor Ferreira (Wolverhampton)
Attaccanti: Dany Mota (Monza), Trincão (Barcellona), Francisco Conceição (Porto), Joao Mario (Porto), Gonçalo Ramos (Benfica), Tiago Tomás (Sporting CP)
SVIZZERA
Dopo aver tenuto testa alla Francia nel Gruppo 2, la nazionale allenata da Mauro Lustrinelli vuole stupire anche nella fase finale. “Il nostro obiettivo è quello di qualificarci – ha spiegato il ct - Abbiamo fatto veramente una campagna straordinaria dimostrando a noi stessi che possiamo vincere con chiunque. Con la nostra fiducia e la nostra identità possiamo farcela”.
Un gruppo che potrà vantare anche giocatori come Lotomba e Sohm (centrocampista del Parma), già presi in considerazione da Petkovic, che ha privato invece l’under 21 di Omeragic (passato di fatto dall’under 19 alla nazionale maggiore), Comert e Vargas.
Lustrinelli dovrà fare a meno anche di Nedim Bajrami, gioiello dell’Empoli, che ha scelto di rappresentare l’Albania dopo aver percorso tutta la trafila delle nazionali giovanili elvetiche.
L’uomo-copertina è Andi Zeqiri, autore di 9 goal nelle qualificazioni: attaccante classe 1999, di origini kosovare, da quest’anno è a Brighton ma in passato ha avuto anche una breve esperienza nella primavera della Juventus.
I CONVOCATI
Portieri: Timothy Fayulu (Sion), Philipp Köhn (Wil), Anthony Racioppi (Dijon)
Difensori: Jan Bamert (Sion), Jordan Lotomba (Nice), Miro Muheim (St-Gallen), Silvan Sidler (Lucerna), Leonidas Stergiou (Saint-Gallen), Jasper van der Werff (Basilea), Cedric Zesiger (Young Boys)
Centrocampisti: Toni Domgjoni (Zurigo), Kastriot Imeri (Servette), Alexandre Jankewitz (Southampton), Noah Okafor (RB Salisburgo), Petar Pusic (Grasshoppers), Fabian Rieder (Young Boys), Simon Sohm (Parma), Bastien Toma (Genk)
Attaccanti: Jeremy Guillemenot (St-Gallen), Felix Mambimbi (Young Boys), Dan Ndoye (Nizza), Filip Stojilkovic (Aarau), Andi Zeqiri (Brighton)

