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Serie A, quarto posto: Atalanta, Juventus, Milan, Fiorentina, Lazio

Serie A, chi arriverà tra le prime 4? Favorite Atalanta, Juventus e Milan: Lazio e Fiorentina outsider

Con 7 squadre in 10 punti (dai 32 del Napoli capolista ai 22 del Milan) l’alta classifica della Serie A è corta come non lo era da tanto tempo. In questo scenario può succedere davvero di tutto.

La lotta scudetto sembra stia avendo una prima definizione con Napoli e Inter favorite e l’Atalanta che si sta prendendo di prepotenza il ruolo di terzo incomodo consolidando il suo piazzamento tra le prime 4. Per i posti che valgono l’accesso alla Champions League la bagarre è come non mai aperta, tra favorite e outsider.

Serie A - Quote piazzamento tra le prime 4 NetBet Goldbet Eurobet
Atalanta 1.20 1.20 1.17
Juventus 1.60 1.50 1.73
Milan 2.50 2.50 2.50
Lazio 4.00 5.00 3.60
Fiorentina 4.00 3.75 3.60

Quote esatte al momento della pubblicazione. Per eventuali aggiornamenti si possono consultare i siti degli operatori.

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Atalanta, Juventus e Milan restano le favorite per il piazzamento Champions League

Secondo i bookmaker in questo momento le favorite per chiudere tra le prime 4 sono Atalanta, Juventus e Milan.

Come già detto in apertura la “Dea” si sta candidando potenzialmente anche allo scudetto grazie ad un livello di performance in campionato veramente impressionante. La squadra di Gasperini sta invertendo quella tradizione che per anni l’ha vista essere un “diesel” capace di carburare e rendere ai massimi sul lungo periodo.

Quest’anno l’Atalanta è partita subito con le marce alte, ha trovato in Retegui un cannoniere implacabile e in prospettiva, considerando i rientri di Scalvini e Scamacca e la presenza di altri talenti come Samardzic e Zaniolo, ha ancora tanto potenziale da esprimere.

Lo stesso discorso vale per una Juventus sino ad ora a due facce: da un lato i bianconeri sono l’unica squadra imbattuta ma dall’altro non riescono ad essere incisivi in zona offensiva, dove certo gli infortuni non aiutano.

A medio-lungo termine i rientri di Nico Gonzalez e Milik, che dovrebbero arrivare tra fine dicembre e inizio gennaio, possono essere d'aiuto, così come sarà importante un cambio di passo da parte di Koopmeiners, il cui rendimento non è stato ai livelli di quello visto a Bergamo. La squadra di Motta anche con un attacco decimato ha dimostrato di essere competitiva: se dovesse trovare frequenza offensiva allora a quel punto più che di quarto posto si dovrebbe parlare a pieno titolo di candidatura alla lotta scudetto.

Scudetto che, attualmente, sembra essere una prospettiva lontana per il Milan. I rossoneri, che hanno una partita in meno, quest’anno alternano partite di ottimo livello a performance poco soddisfacenti e questa discontinuità ha avuto sino ad ora un peso enorme. Il potenziale della rosa allenata da Paulo Fonseca resta comunque uno dei migliori in Italia e alla lunga questo particolare può fare la differenza.

Fiorentina e Lazio vogliono provarci

Che Fiorentina e Lazio sarebbero state realtà competitive si poteva volendo anche immaginare già dal principio: il livello messo in mostra dalle due compagini in questo inizio di stagione ha però superato le aspettative.

La squadra allenata da Raffaele Palladino dopo un inizio timido ha trovato la sua dimensione nel 4-3-2-1, schema che ha valorizzato le doti offensive di uno scatenato Moise Kean e più in generale le armonie di una rosa che coniuga qualità tecnica a consistenza atletica. Il tutto avendo Gudmundsson, fiore all’occhiello della campagna acquisti, a mezzo servizio causa infortuni.

La grande paura dovuta al malore occorso a Edoardo Bove durante il match, per questo rinviato, contro l’Inter sicuramente può aver lasciato qualche segno in una squadra che comunque sta dimostrando di essere di un livello molto alto. I viola rispetto ad Atalanta, Milan e Juventus hanno qualcosa in meno, però possono provare a compensare il gap attraverso il loro gioco.

Discorso questo che vale anche per la Lazio. Marco Baroni, chiamato a rifondare la squadra dopo gli addii pesanti di Luis Alberto e Ciro Immobile, ha dato alla Lazio nuova linfa attraverso un gioco verticale che valorizza al meglio il talento offensivo della squadra.

La sconfitta contro il Parma (avvenuta dopo il pari a reti bianche in Europa League contro il Ludogorets) ha aperto il primo piccolo scenario di crisi nella stagione biancoceleste che sino ad ora è stata comunque eccezionale. Il difficile per la Lazio arriva adesso visto che nelle prossime settimane dovrà affrontare tra il 16 dicembre e il 5 gennaio Inter e Atalanta in casa, e il derby d’andata con la Roma. Questo frangente può essere decisivo per capire quali possono essere le ambizioni della squadra in ottica Champions.