Dopo aver vinto 3-0 le prime due uscite contro Como e Verona nelle ultime tre partite di campionato la squadra di Thiago Motta ha invece pareggiato per 0-0: circostanza questa che, come segnalato da Opta, non accadeva al club in Serie A dal maggio 1992.
Sotto il profilo del gioco il nuovo tecnico bianconero è riuscito subito a oliare quei meccanismi difensivi che l’anno scorso hanno portato il Bologna ad essere la terza miglior difesa del campionato. Dopo 5 giornate, 0 le reti subite. L’attacco però rischia di diventare un tema.
Genoa-Juventus: scommesse gol | Betflag | Lottomatica | Snai |
Over 2,5 | 2.25 | 2.25 | 2.20 |
Multigoal 2-3 | 1.95 | 1.95 | 2.00 |
Dusan Vlahovic marcatore sì | 2.25 | 2.25 | 2.25 |
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Una questione di gioco?
Nell’analisi complessiva dei tre pareggi a reti bianche bisogna considerare anche le caratteristiche delle tre avversarie e il loro livello difensivo.
La Roma, che con De Rossi era pure votata ad un gioco propositivo, sapeva comunque della necessità di una grande applicazione per contenere la Juventus; l’Empoli (rivelazione di questo inizio anno) fisiologicamente ha giocato di rimessa per frenare l’avversario, riuscendoci; infine il Napoli e una squadra che, come da dettami del suo tecnico, ha nella compattezza in fase di non possesso uno dei cardini del suo gioco.
Considerando quanto di cui sopra nonché il valore assoluto di Roma e Napoli (quest’ultimo una delle contender per lo scudetto) non riuscire a trovare la via del gol può anche starci. In questo scenario però va anche detto che è stata altrettanto evidente la poca incisività dell’attacco bianconero.
La Juventus in queste partite ha tenuto tanto la palla (dominando nettamente il possesso contro Empoli e Napoli e finendo col 49% contro la Roma) ma in termini di occasioni ha creato pochissimo: 5 tiri in porta in 3 partite (su 32 tentativi complessivi) sono un numero veramente basso e il dato sugli expected goals (0.42 contro la Roma; 0.76 contro l’Empoli e 0.42 col Napoli) evidenzia una qualità non eccelsa nella produzione offensiva.
Parlare di un problema sotto il profilo del gioco offensivo al momento potrebbe essere eccessivo anche considerando che le squadre di Motta, pur essendo costanti nella produzione di gol, non spicchino mai per numero complessivo di reti realizzate. Resta evidente comunque che qualcosa non stia girando, specie nel rendimento dei singoli.
Vlahovic a secco ma manca anche qualcos’altro
A fare certamente più rumore è il rendimento di Dusan Vlahovic. Il numero 9 bianconero sino ad ora ha segnato 2 gol in tutte le competizioni, nella sfida contro il Verona, e le sue prestazioni non sono state certo brillanti: la sostituzione a primo tempo nella sfida contro il Napoli è in tal senso emblematica.
Il classe 2000 è entrato in quelle fasi di crisi realizzativa che ciclicamente gli capitano e dalle quali tendenzialmente riesce a uscire ma in questo momento sembra che debba prendere ancora le misure con le consegne che gli spettano nello spartito di gioco di Thiago Motta.
L’astinenza dal gol di Vlahovic comunque da sola non basta per una panoramica complessiva della sterilità offensiva della Juve: al momento sta mancando anche qualcos’altro, il che è anche fisiologico se si pensa quanto sia cambiata la squadra quest’anno.
Parlando di nuovi acquisti Nico Gonzalez deve ancora sbloccarsi in Serie A. L’argentino (che invece ha segnato in Champions contro il Psv) ha un peso specifico importante nell’economia dell’attacco grazie alla sua capacità di creare spazio con la palla e di attaccarlo senza grazie al suo tempismo negli stacchi di testa.
Il vero ago della bilancia della Juventus sotto il profilo offensivo può essere però un altro nuovo acquisto: Teun Koopmeiners. Il centrocampista olandese (al di là della sua ottima attitudine realizzativa testimoniata dai 26 gol messi a segno in 3 stagioni all’Atalanta) grazie alla sua visione di gioco è il tassello fondamentale nello sviluppo offensivo della squadra. Sino ad ora il classe 1998 non ha avuto un impatto fortissimo e dà la sensazione, di doversi ancora calare a pieno nel contesto tecnico: anche questo è fisiologico.
Per trovare un incisività offensiva più costante potrebbe servire ancora un po’ di tempo. La prossima sfida contro il Genoa (cliente tosto per la sua attitudine ad accorciare le linee e contrastare forte sui centrocampi avversari) sarà un banco di prova di spessore.