Zaccagni Spezia VeronaGetty Images

Zaccagni rovescia lo Spezia: 4° goal in campionato, è già record eguagliato

Faraoni crossa da destra e al centro dell'area spunta dal nulla una sagoma, che stoppa il pallone di petto e con una stupenda rovesciata lo indirizza alle spalle di Provedel. Spezia 0, Verona 1. È il goal che consente all'Hellas di espugnare il Picco, lo stadio dove nel 2007 si era scavato la fossa della retrocessione in C. Ed è il goal che, ancora una volta, proietta Mattia Zaccagni su tutte le copertine. Locali, ma soprattutto nazionali.

Splendido il gesto tecnico che ha deciso la gara di La Spezia. Così come splendida, fino a questo momento, si è rivelata la stagione di Zaccagni. La migliore della carriera. Sia osservandone le prestazioni, sia tenendo in considerazione i freddi numeri. Con quello di oggi, il trequartista veronese è arrivato a quota 4 reti in campionato. E ha già eguagliato il proprio record personale, risalente alla stagione 2018/19, quella della promozione. Solo che uno, quell'anno, l'aveva realizzato nella finale playoff contro il Cittadella.

"Zacca è in fiducia - ha detto di lui Ivan Juric, intervistato da 'Sky Sport' al termine del match contro lo Spezia - Quando uno prova cose così vuol dire che sta bene. Deve continuare così. Ha cambiato completamente mentalità e deve continuare così".

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Ha cambiato mentalità, Zaccagni. Ma nel corso degli anni ha cambiato anche ruolo in campo. Da quando il Verona lo ha portato stabilmente in prima squadra, stagione 2015/16, ha fatto praticamente di tutto. Nei suoi primi tempi ha giocato anche da terzino destro. E poi la mezzala, il trequartista unico, il centrocampista.

Nel 3-4-2-1 che Juric ha instaurato a Verona, e che ha dato risultati eccellenti alla prima stagione in A dell'Hellas, Zaccagni ha finalmente trovato la propria dimensione. Piazzandosi nei due della trequarti dietro a un centravanti, lo scorso anno in coppia con Pessina e oggi con Barak. Ama partire dal centro-sinistra, portar palla, puntare e saltare l'uomo, illuminare il gioco con assist preziosi. È in fiducia, come dice il suo allenatore. Ma non certo da oggi.

Novembre è stato il suo mese magico. Ha fatto vedere i sorci verdi al Milan con una prestazione mostruosa a San Siro, tanto da meritarsi la chiamata in Nazionale di Mancini. E poi, nonostante abbia dovuto abbandonare il ritiro azzurro a causa di un guaio muscolare, è stato premiato MVP del mese. Miglior giocatore del campionato. Lui che, 18 mesi prima, sgomitava in Serie B alla ricerca di un posto al sole.

"Mattia è la dimostrazione di quanto il lavoro quotidiano e la perseveranza, anche passando attraverso esperienze formative in categorie minori, possano portare a risultati importanti - ha detto il presidente Maurizio Setti in occasione della sua premiazione - Aspetti che devono fungere da stimolo e da insegnamento per i ragazzi del nostro settore giovanile, che possono vedere in Mattia e nel suo percorso di crescita un esempio da seguire, a prescindere da dove questo percorso li porterà".

Il percorso di Zaccagni, intanto, appare segnato: le grandi d'Italia sono pronte a contenderselo tra sei mesi. Meglio non dirlo a Juric, che più volte ha ribadito il proprio pensiero sui club che crescono i gioielli in casa per poi lasciarli partire, ma intanto il croato fa buon viso a cattivo gioco.

"Se uno arriva in una grande squadra sono felicissimo, non pensate il contrario. Un anno e mezzo fa era in Serie B. Sarei contento per lui come sono contento per Pessina. Non è che li blocco, assolutamente. Però non deve mollare, altrimenti torna quello che era in B. Ma è intelligente, continuerà a crescere".

Radio mercato parla del Napoli come del club veramente interessato a Zaccagni. Dal Verona gli azzurri hanno già preso Rrahmani e avrebbero voluto pure Amrabat, prima che il cagnaccio di Juric prendesse la via di Firenze. Senza dimenticare Kumbulla, poi finito alla Roma. Perle che l'Hellas ha valorizzato e poi ceduto al miglior offerente. Ora tocca all'ex girovago del campo, finalmente stabilizzatosi sulla trequarti. Il countdown sembra essere già iniziato.

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