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Troppi giocatori contagiati: l’Al-Hilal fuori dalla Champions Asiatica

L’Al-Hilal non potrà continuare il suo cammino nella Champions League Asiatica. A fermare la squadra saudita, che tra l’altro era campione d’Asia uscente, è stato il Covid.

All’interno della rosa guidata da Razvan Lucescu è scoppiato un vero e proprio focolaio ed il fatto che attualmente siano ben quindici i giocatori positivi, ha negato la possibilità di convocare per la sfida contro lo Shabab Al Ahli, il numero minimo di giocatori consentito.

L’Al-Hilal, compagine nella quale milita anche Sebastian Giovinco, ha presentato la sua formazione ufficiale per la partita in programma in serata, ma l’emergenza è tale da costringere il tecnico a disegnare un undici titolare con ben tre portieri (due sarebbero stati ovviamente schierati come giocatori di movimento).

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La AFC, la Confederazione Calcistica Asiatica, preso atto della situazione ha deciso che l’Al-Hilal va considerato eliminato dal torneo.

“L’Al-Hilal non è riuscito a convocare i 13 giocatori richiesti per la partita del Gruppo B di AFC Champions League contro lo Shabab Al Ahli e quindi, ai sensi dell’articolo 4.3 delle regole speciali applicabili alla competizione durante la pandemia Covid-19, lo si considera ritirato dalla competizione.

Tutte le partite giocate dall’Al-Hilal con solo 11 giocatori a disposizione, sono da considerarsi nulle ai sensi dell’articolo 6 del regolamento dell’AFC Champions League e quindi vengono promossi agli ottavi il Pakhtakor e lo Shabab Al Ahli".

L’Al-Hilal ha chiesto di rinviare la partita, cosa possibile in circostanze eccezionali, ma l’ACF ha reso noto che un eventuale spostamento della sfida avrebbe avuto un impatto negativo sul già fitto programma e quindi ha deciso di non concedere eccezioni.

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