Dopo la vittoria del Napoli nella giornata di sabato, la Roma aveva bisogno di una vittoria per mantenere il punto di distanza con la squadra di Sarri, e poter occupare ancora il secondo posto. E così è stato: la squadra di Luciano Spalletti ha regolato il Milan senza troppi problemi.
Nel post-partita, l'allenatore della Roma ha parlato ai microfoni di 'Premium Sport': "Abbiamo disputato una grande gara. Dopo la sconfitta nel derby per cercare motivazioni si può solo prendere il toro dalle corna, come abbiamo fatto infatti stasera. Il Napoli è fortissimo e noi dovremo vincerle tutte per arrivare secondi".
Sulla gestione di Francesco Totti, non entrato questa sera, Spalletti dice: "Se volete possiamo anche fare una cooperativa e fare giocare chi si vuole. A me sembrava che la squadra fosse un po' a corto di energie e non ero sicuro di poter resistere, volevo fare il quarto goal. Quando lo metto gli ultimi cinque minuti mi dite che lo prendo per il c***".
A' Sky Sport', l'allenatore della Roma si lascia andare a delle dichiarazioni sorprendenti: "Se tornassi indietro non allenerei mai la Roma. Perché qui qualsiasi cosa faccio è sempre sbagliata. Ho ricevuto insulti anche personali. Ma è un continuo, ti aspettano a casa con gli striscioni, sempre con la storia di Totti. Una volta ho pure aiutato due tifosi a Trigoria a srotolare uno striscione contro di me".
"Io lo voglio bene, lui ha un piede ed una qualità che non scomparirà mai. In allenamento fa certi tiri da restare a bocca aperta, mette la palla sempre all'incrocio. Però poi io devo fare le mie valutazioni e non posso essere criticato per ogni cosa".
Prossima partita
Spalletti poi elogia un calciatore della sua rosa in particolare: "Emerson Palmieri una sorpresa? Ragazzi, lui è un calciatore fortissimo, anche da terzino destro. Giampiero Ventura, che mi conosce bene e se ne intende di calcio, è venuto qui a parlarmi personalmente di lui. Lo tiene d'occhio e penso lo vedremo presto anche in Nazionale".