FC Schalke 04 Uth VerletzungLEON KUEGELER/POOL/AFP via Getty Images

Schalke nei guai: -12 dal quartultimo posto, retrocessione sempre più vicina

Nelle ultime stagioni di Bundesliga, i tifosi hanno imparato una cosa: nessuna squadra, persino le storiche e blasonate maggiori interpreti del calcio tedesco, è al sicuro. E' retrocesso l'Amburgo, ha rischiato il Werder Brema ed ora, a poche giornate dal termine, sembra essere destinato alla seconda serie lo Schalke 04.

Insieme al Dijon in Ligue 1, lo Schalke 04 è di gran lunga la squadra peggiore d'Europa a livello di sconfitte e punti ottenuti. La squadra tedesca, infatti, ha ottenuto appena una vittoria in venticinque giornate, rimediando la bellezza (si fa per dire) di diciasette k.o. Per un totale di dieci punti in classifica.

A nove giornate dal termine della Bundesliga è rovente la lotta per andare in Champions, così come quella per non retrocedere, che non sembra però più riguardare lo Schalke, a 12 punti dal quartultimo posto e a 11 dal terzultimo che permette come di consueto allo spareggio per evitare la 2.Bundesliga (con cui i tifosi di casa non hanno a che fare dal 1991).

Cosa non ha funzionato nella stagione dello Schalke? Tutto. La difesa è in perenne difficoltà, basti pensare al numero di reti subite che ammonta a 66, almeno venti più di qualsiasi altra squadra del campionato. L'attacco ha poche idee e di fatto il capocannoniere stagionale si staglia fino a cinque (lo statunitense Hoppe).

Dati alla mano, l'aritmetica retrocessione potrebbe arrivare già ad inizio-metà aprile, a seconda di come andranno le gare post pausa Nazionale. In pochi, pochissimi, pensano ad una possibile rimonta, vista la sola vittoria ottenuta e una scintilla mai arrivata.

Già nella passata stagione lo Schalke ha disputato un'annata da dimenticare, ma non a tale livello, visto e considerando che questa si è comunque conclusa a 39 punti. La discesa verticale si è protratta fino al 2020/2021, spazzando via i vecchi fasti.

Basti pensare che un decennio fa lo Schalke eliminava l'Inter tripletista dalla Champions League, e fino al 2015 giocava gli ottavi del torneo in maniera costante. Le stelline del club, ma anche i campioni come Raul, in quel di Gelsenkirchen, hanno fatto le valigie in fretta e furia, senza aspettare nuovi virgulti capaci di imbastire una base per il futuro. Che ora appare nero: in attesa di una svolta.

Pubblicità