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Roma, furia Dzeko: manda a quel paese Spalletti dopo la sostituzione

La Roma 'passeggia' sul campo del Pescara nel posticipo del lunedì, ma in casa giallorossa scoppia il caso Edin Dzeko. Il bosniaco, questa sera a secco di goal, non ha digerito la sostituzione operata da Luciano Spalletti al 71' per far entrare Grenier.

L'attaccante ha infatti mandato a quel paese Spalletti per ben due volte dopo aver visto la lavagna luminosa: al momento dell'uscita dal campo ha poi evitato di salutare il proprio allenatore, che dall'espressione non sembra aver preso bene il gesto del suo giocatore.

Tutto facile per la Roma sul campo del Pescara, a tal punto che i compagni hanno ripetutamente cercato di far segnare Dzeko per aiutarlo nella corsa al titolo di capocannoniere. Al 71' è arrivata però la doccia fredda per il bomber, che Spalletti ha richiamato in panchina per concedergli riposo: al suo posto Grenier.

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Prosegue dunque, almeno sul campo, il delicato rapporto dell'allenatore toscano con i centravanti giallorossi: dopo gli attriti con Francesco Totti, tocca ora a Dzeko manifestare i suoi malumori contro le decisioni dell'ex Zenit.

"Non mi chiedete subito di Dzeko?" ha scherzato Spalletti a Sky Sport, davanti ad una prima domanda sulla gara giocata dalla Roma. "Avevo paura si sedesse in panchina, Edin è grosso... Che c'è da rispondere, niente. Siamo entrati nello spogliatoio, ci siamo trovati e baciati, si riparte".

"Non facciamo polemiche inutili. Ognuno ha le competenze per il ruolo che occupa ed io posso far entrare ed uscire chi voglio, non c’è alcu problema. Sono convinto che domenica Dzeko farà goal perché lo farò giocare" ha continuato Spalletti a Rai Sport'.

"Se Dzeko capisce qual è il mio ruolo e il suo bene, se no è uguale, i ruoli ci sono. Io faccio una sostituzione perchè ho delle idee, abbiamo tre partite fondamentali e senza di lui non possiamo giocatore. Lo volevo preservare". Un caso aperto e chiuso, Spalletti getta acqua sul fuoco dzekiano: tutto per il bene della Roma.

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