Non arrivano buone notizie per il giocatore francese, ora all'Antalyaspor, Samir Nasri. Con la sua nuova maglia (arrivato nell'agosto del 2017 dal Manchester City) ha collezionato fino a questo momento 8 presenze e 2 goal in campionato.
Secondo quanto riportato da AS la Corte di Arbitrato dello Sport ha rifiutato il ricorso presentato dall'ex Arsenal nei confronti dell'UEFA, che non ha attribuito validità retroattiva al certificato terapeutico presentato dal diretto interessato per giustificare delle trasfusioni di sangue effettuate nel 2015-2016 in USA, quando indossava la maglia del Siviglia.
In virtù di quanto accaduto l'UEFA ha riaperto le indagini nei confronti di Nasri. La clinica Drip Doctors alla quale si è rivolto ha tempo fa comunicato di avergli somministrato 'una flebo IV per mantenerlo idratato ed in piena salute durante la sua intensa stagione calcistica con la maglia del Siviglia'.
L'unico modo per evitare la squalifica, visto che tali trattamenti sono considerati illegali dell'Agenzia mondiale antidoping, sarà quello di dimostrare che tale somministrazione non ha superato certe dosi (50 millilitri), non è durata più di sei ore o sia stata effettuata per motivi medici (grazie ai quali si può ottenere un certificato che dispensa da responsabilità).