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Potenziali investitori per il Milan: Li valuta la situazione

Sono ore importanti quelle che si stanno vivendo in casa Milan. In ballo non c’è un trofeo o un importante colpo di calciomercato, ma la possibilità di garantire al club meneghino un futuro all’insegna di una maggiore solidità.

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Come riportato da Milano Finanza, Yonghong Li è chiamato a garantire entro la mezzanotte i 32 milioni di euro dell’ultima tranche dell’aumento di capitale previsto e, qualora non dovesse riuscirci, già nella giornata di domani i vertici del club rossonero invieranno una richiesta di intervento al fondo Elliott che, come noto, ha elargito un prestito complessivo di 303 milioni che ha permesso allo stesso Yonghong Li di acquistare il Milan dalla famiglia Berlusconi.

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Qualora si dovesse procedere in questa direzione, ovvero richiedendo l’intervento del fondo Elliott, al fondo di Paul Singer spetterebbero dieci giorni di tempo per subentrare a Yonghong Li, opzione questa che estrometterebbe la proprietà cinese dalla gestione del club.

Anche per tale motivo, l’imprenditore cinese sta in queste ore cercando un nuovo compratore che possibilmente entri in società con il ruolo di socio di minoranza. Una strada non facilmente percorribile, vista la valutazione che Li fa della sua società il tutto in giornate di attesa per quella che sarà la sentenza definitiva della UEFA.

Più facile potrebbe quindi essere cercare un acquirente per l’intero capitale, anche se ovviamente serve un soggetto così forte da poter sborsare una cifra consistente che, tenendo conto dei conti della società, potrebbe assestarsi intorno al mezzo miliardo di euro.

Secondo quanto emerso nelle ultime settimane, il dossier ‘Milan’ è finito sul tavolo di diverse banche come Merrill Lynch, Goldman Sachs e Morgan Stanley. Come riportato da Il Sole 24 Ore, si tratta di tre istituti che hanno a Londra la loro sede europea e quindi il viaggio a Londra dell’amministratore delegato rossonero Fassone, dello stesso Yonghong Li e del suo braccio destro David Han Li, non sarebbe affatto casuale.

L’obiettivo sarebbe quindi la ricerca di un soggetto che sia interessato all’affare, magari un investitore pronto a sostituirsi ad Elliott. Al momento, i soggetti interessati sarebbero almeno due, appunto americani e assistiti da banche americane e decisi a puntare su un controllo progressivo della società. Sono proprio i loro dossier al momento al vaglio.

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