Quattro clean sheet consecutivi, una solidità difensiva finalmente trovata: Mattia Perin ha chiuso col lucchetto la porta del Genoa, riemerso dai bassifondi della classifica con sei punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
Uno scenario difficilmente immaginabile prima di Natale e dell'arrivo di Davide Ballardini, autore di un vero e proprio miracolo con 14 punti totalizzati in 7 giornate, alla pari dell'Inter di Conte.
Il portiere in prestito dalla Juventus ha parlato nel corso di una diretta Instagram con il profilo 'Juve Passion 1897': nessun pentimento riguardo alla scelta di sposare la causa bianconera, come si evince dalle dichiarazioni riportate da 'Tuttosport'.
"Io non sono pentito di essere andato alla Juventus come pensa qualcuno. A Torino ho imparato tanto. Anzi quasi tutto".
Il riferimento dell'estremo difensore è all'atteggiamento tenuto da colossi come Bonucci e Chiellini, modelli da imitare in quanto a professionalità prima, durante e dopo gli allenamenti.
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"Vi faccio un esempio: io ero abituato ad arrivare al campo un'ora e mezza prima dell'allenamento. Facevo colazione, poi svolgevo un po' di lavoro in palestra prima del vero e proprio allenamento. E mi sentivo molto coscienzioso a fare ciò. Quando sono arrivato alla Juventus non volevo perdere l'abitudine e, così, fin dai primi giorni mi sono presentato un'ora e mezza prima. Il problema è che mentre facevo colazione, trovavo Chiellini, Bonucci e Pjanic già cambiati e pronti a lavorare per i fatti loro prima dell'allenamento. Mi sono detto: eh no, così non va. Così anche io ho cominciato ad arrivare due ore prima. Se lo facevano loro che erano campioni che non dovevano dimostrare più niente, allora dovevo farlo anch'io".