SPALGetty Images

Perché la SPAL si chiama così? Perché la sua maglia è biancazzurra?

Nonostante sia reduce da due stagioni disputate in Serie B, a causa della retrocessione del luglio 2020, la SPAL è una delle formazioni storiche del calcio italiano. Il club ferrarese ha infatti partecipato a 19 edizioni della Serie A a girone unico, le ultime tre dal 2016/17 al 2019/20. Negli anni cinquanta e sessanta è riuscito a rimanere per quasi quindici anni di fila nella massima serie.

I ricordi degli appassionati si legano anche al nome così curioso del club: perché la SPAL si chiama così? Che cosa significa questa denominazione, scritta rigorosamente in maiuscolo?

PERCHÉ LA SPAL SI CHIAMA COSÌ?

SPAL è un acronimo - e nella denominazione ufficiale diventa S.P.A.L., con i puntini a separare le quattro lettere - che significa Società Polisportiva Ars et Labor (ovvero "arte e lavoro"). Nel 1907 venne infatti fondato un circolo religioso-culturale dai frati salesiani e in particolare da Don Pietro Acerbis, direttore di un oratorio ferrarese: si chiamava Ars et Labor. Il ramo sportivo si separò nel 1913, anche se le attività calcistiche presero effettivamente il via sei anni più tardi, nel 1919, dopo la fine della Prima Guerra Mondiale.

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Durante la propria storia, spesso travagliata, la SPAL ha cambiato spesso la propria denominazione: fino al 2018 ad esempio si chiamava SPAL 2013, dall'anno della fusione con la Giacomense a seguito del fallimento del 2012. Nel 2005 era stata invece creata la SPAL 1907. L'acronimo SPAL, come si può notare, non è comunque mai venuto meno.

PERCHÉ LA SPAL HA LA MAGLIA BIANCAZZURRA?

Non solo il nome: anche la maglia della SPAL, formata da righine verticali bianche e azzurre, è storica e caratteristica. Ancora una volta i colori vennero scelti più di un secolo fa da Don Pietro Acerbis, in quanto erano le tonalità dello stemma della congregazione dei Salesiani.

La maglia della SPAL, dunque, è sempre stata biancazzurra. Ma non ha sempre avuto il formato attuale. Fino al 1963, infatti, la casacca era azzurra con le maniche bianche. Da quell'anno è diventata come la conosciamo oggi, ovvero con le righe verticali molto sottili e strette.

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