Dopo un periodo difficile Alvaro Morata ha ritrovato la via del goal e la maglia della sua amata Spagna. Il tutto, ovviamente, grazie al Chelsea e al nuovo tecnico Maurizio Sarri.
L'attaccante, intervistato da 'La Gazzetta dello Sport', racconta il suo rapporto con l'ex allenatore del Napoli tra calcio e...politica.
"Quando bisogna lavorare in campo è il primo a dare l’esempio e sembra un generale, quando deve scherzare con Sarri muori letteralmente dalla risate.
Una delle prime volte che lo incontrai mi chiese cosa pensavo dell’indipendenza dei Paesi Baschi. Rimasi a bocca aperta, non me l’aspettavo. Ci mettemmo a parlare con passione e non è una cosa tanto scontata", rivela Morata.
Prossima partita
Anche il sistema di gioco di Sarri piace molto a Morata: "E' perfetto per me. Quasi tutti i palloni mi arrivano quando sono di fronte alla porta e non è la stessa cosa di quando giocavo spalle alla porta e dovevo girarmi. Quello non è il mio gioco.
Uno dei posti dove ho giocato meglio è stato alla Juventus e anche lì non dovevo girarmi, dovevo solo attaccare lo spazio e correre con la palla in avanti. Come ora".
Morata però non ha dimenticato neanche Conte e lo consiglia al Real: "È uno dei migliori allenatori che ci siano, tatticamente pochi sono al suo livello, è un vincente e lo stesso vale per il Madrid. Avrebbe potuto fare molto bene.
Antonio è una persona a cui piace tenere un certo controllo nel club, e magari nel Chelsea non era così. E quando inizi ad aver problemi in alto poi è inevitabile che finiscano con l’arrivare in basso".