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Mirabelli a ruota libera: "Rimpianto Aubameyang, Ibrahimovic-Milan non lo farei"

Il Milan ha ormai voltato pagina con l'ingresso di Leonardo e Maldini nella dirigenza, e la proprietà di Elliott alle spalle; tuttavia il passato torna spesso a bussare alla porta del presente, soprattutto se è così recente come nel caso rossonero.

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L'ex direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli, ha raccontato infatti a '7 Gold' la sua esperienza: "L'addio di Mister Li è stato strano, com'è anche strano il fatto che il Milan venga acquistato e ceduto in così poco tempo. Ne sapevo poco della proprietà, erano assenti nella comunicazione, ma i bonifici sono sempre arrivati, tranne l'ultimo".

"Ci sono da pensare tante cose ma ci ha lasciato tutti sorpresi. Abbiamo avuto difficoltà con dei rinnovi che abbiamo completato, non abbiamo trovare una situazione idilliaca. Ora il Milan ha valore secondo me, tanti giovani sui quali lavorare".

Poi Mirabelli parla anche delle due discusse manovre nel mercato del 2017: "Ho il rimpianto di Aubameyang, poteva darci una mano. André Silva? Per me è ancora un giocatore di grandi qualità, e lo sta infatti dimostrando al Siviglia e nel Portogallo. Secondo me sarà un bene se continuerà a giocare per il Milan".

Un altro giocatore acquistato in quella sessione estiva fu Bonucci: "Se devo dire la verità, pensavo chiudesse la carriera al Milan, avevamo lavorato per questo. Poi non so cosa sia successo quando io sono andato via. Con noi si è comportato da campione, era sempre il primo ad arrivare, l'ultimo ad andare via dagli allenamenti".

Mirabelli torna sul 'caso' Donnarumma, che ha movimentato gran parte della sua esperienza al Milan: "Abbiamo trovato grossi problemi ereditati dalla vecchia società. C'era anche Cutrone in scadenza, ad esempio. Abbiamo dato alla fine un grosso stipendio a Gigio, ma la nostra non è stata una sconfitta, siamo riusciti a non pagare commissioni né al giocatore, né al procutatore. Che, come sapete, non è proprio un tipo facilissimo con cui trattare. Certo, se tornassi indietro forse non avrei preso entrambi i fratelli Donnarumma".

L'ex direttore sportivo elogia Gattuso, che ha scelto lui quasi un anno fa: "Il Milan gioca un calcio bellissimo, lui è un allenatore sottovalutato, anche se per me è grandissimo. E' stato giusto in quel momento chiamarlo dalla Primavera per affidargli la prima squadra. Lui ha subito dimenticato la carriera da calciatore, ed è entrato in quella da tecnico con tutto sé stesso".

Infine, battuta anche su Zlatan Ibrahimovic a precisa domanda: "Lo prenderei adesso? No, anche se potrei prenderlo solo a casa mia ora".

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