Montella Milan TorinoGetty Images

Milan, Montella sorpreso: "Non me l'aspettavo, meritavo di continuare"

Il pareggio interno maturato contro il Torino è costato molto caro a Vincenzo Montella: il 43enne campano non è più il tecnico del Milan, sostituito da Gennaro Gattuso che è stato promosso dalla società rossonera direttamente da allenatore della Primavera a quello della prima squadra.

Intercettato da 'La Gazzetta dello Sport', l' 'Aereoplanino' non ha nascosto la sua incredulità per le tempistiche dell'addio: "Ero tranquillo e non sospettavo niente, giuro. Niente. Ero pronto per l'allenamento, come sempre, un giorno regolare come tutti gli altri. Inoltre la squadra stava dando le sue risposte, sia a livello tecnico che di temperamento".

"Mi ha accolto Mangiarano, - spiega Montella - il nostro segretario generale, che mi ha accompagnato dal direttore. Lì Mirabelli mi ha detto che nella notte avevano maturato la decisione. Il fuso orario ha fatto il resto. Credo sia una scelta più della proprietà che dei dirigenti. I giocatori mi hanno salutato con affetto sincero. Non amo gli addii e non è certo stata una cosa struggente ma tutti e dico tutti sono stati affettuosi".

L'articolo prosegue qui sotto

I risultati generali non sono da buttare: "Da quando sono allenatore del Milan ho vinto 33 partite su 64, cioè il cinquanta per cento tra campionato e coppe. E poi certamente ricordo con piacere la vittoria in Supercoppa Italiana, il ritorno in Europa e il primato nel girone con un turno d'anticipo. Risultati che al Milan mancavano da tanti anni e che sono da condividere con tutte le parti. Ho lavorato benissimo e se proprio doveva finire volevo finisse così. Dopo aver lavorato tanto e bene e soprattutto con la coscienza a posto".

PS MontellaGoal

Ora spazio a Gattuso: "Ha fatto la storia del club, con lui ho un ottimo rapporto e gli auguro di cuore di riportare il Milan in alto. Anche in questo caso: meglio lui che è un amico che non un altro. Avrà un avvio semplice? Ecco qui sento di poter dire con un po' di presunzione che ce l'avrei fatta anche io. C'era un filotto di partite sulla carta più semplici in cui potevamo infilare una serie di buoni risultati e che sinceramente pensavo di meritare per come stavamo giocando".

Per la Nazionale c'è tempo: "Non ho la testa per pensarci ora e sinceramente non ho ricevuto chiamate. Mi piacerebbe ma non è il tempo per dare risposte a questa domanda. Chi vincerà lo Scudetto? Se gli va tutto bene il Napoli".

Pubblicità