Gonzalo Higuain AC Milan 07102018Getty

Milan, Higuain senza peli sulla lingua: "La Juventus mi ha cacciato"

Il suo trasferimento dalla Juventus al Milan in estate ha cambiato in maniera evidente i connotati di queste due squadre: quelli di Gonzalo Higuain sono rimasti gli stessi, tanto che il goal è diventata una piacevole abitudine anche sul Naviglio, dove tra qualche giorno andrà in scena il derby della 'Madonnina'.

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Il 'Pipita' si candida ad essere uno dei protagonisti di spicco, anche se prima c'è tempo per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti della sua ex squadra, intervistato da 'La Gazzetta dello Sport': "Dentro di me quel giorno (dopo la finale di Coppa Italia, ndr) ho avuto la sensazione che sì, forse sapevo che si era rotto qualcosa. E poi hanno preso Ronaldo. La decisione di andare via non è mia. Ho dato tutto per la Juve, ho vinto diversi titoli, dopo di che è arrivato Cristiano, il club voleva fare un salto di qualità e mi hanno detto che non potevo restare e che stavano provando a cercare una soluzione. La soluzione migliore è stata il Milan".

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Un addio praticamente obbligato ma nessun sentimento di rivalsa: "No, nessuno. Il mio è un sentimento di affetto perché mi hanno trattato benissimo. Compagni e tifoseria mi hanno dato un affetto enorme. Però non ho chiesto io di andare via. Praticamente, lo dicono tutti, mi hanno cacciato. Al Milan ho avuto da subito un amore grandissimo e così mi hanno convinto".

L'intesa con Gattuso va a gonfie vele: "Gattuso ha qualcosa di diverso, ti guarda in faccia e senti quanto ama il calcio. Pensare che ci ho pure giocato contro, in Champions, quando ero al Real... Lui sta provando a tirarmi fuori il meglio, e apprezzo molto chi fa così con me. La squadra sta dalla sua parte. È una persona molto intensa, che muore per suoi giocatori. Non crediate che gli allenatori siano tutti così, non ce ne sono molti. È un onore essere allenato da lui, ho fatto la scelta giusta perché mi sta migliorando. Il tecnico migliore della mia carriera? Senz'altro Sarri, con lui ho vissuto la migliore stagione a livello personale e somiglia molto a Gattuso".

Nel derby sarà sfida tutta argentina con Icardi: "Veramente qui non stiamo giocando a tennis, ma a calcio. Undici contro undici, non centravanti contro centravanti. Vincono le squadre, non i giocatori. Lui comunque sta facendo bene da diversi anni, ha segnato tanti goal, è giovane e ha margini di crescita. Dipende da lui continuare così. Gli auguro il meglio. Cosa gli porterei via? L'abilità nel colpo di testa e le tempistiche in area: è un assassino".

Spazio anche a una stoccata per De Laurentiis, con cui il rapporto è ormai deteriorato: "No ma è colpa di tutti noi, non sua... Lavezzi si è lasciato male, Cavani idem, con Sarri in panchina è stato contattato un altro allenatore, e con me si è preso 94 milioni (90, ndr). Tutti hanno problemi con lui e la gente insulta gli altri. Io con i tifosi del Napoli non ho nulla da dire di negativo, sono stati tre anni bellissimi. Mi hanno amato e ora mi odiano. Un giorno racconterò quello che penso, ora non posso".

Ai microfoni di 'Sky Sport', Higuain ha poi scaldato i tifosi rossoneri: "Penso che questa squadra abbia tanti margini di crescita, Gattuso ha un'idea che a me piace molto. La classifica non è quella che meritiamo, sono venuto al Milan per portare questa squadra in alto, è questo ciò che provo ed è questa la nostra sfida. Dobbiamo provare a vincere ogni competizione".

In vista del derby il Pipita resta ottimista: "Possiamo battere l’Inter perché siamo una buona squadra e non siamo inferiori a nessuno. Non sento pressione in queste situazioni, sono le sfide che preferisco giocare".

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