Giuseppe Marotta non sarà più l'amministratore delegato della Juventus . Un annuncio a sorpresa arrivato subito dopo il termine di Juventus-Napoli , che ha contribuito in parte ad offuscare il successo dei bianconeri, sempre più primi e leader tecnici del campionato.
" Non sarò più l'amministratore delegato della Juventus - ha dichiarato Marotta ai microfoni di 'Sky Sport' - Resterò nell'area sport, ma non so fino a quando. Il mio mandato scade il 25 ottobre e la società sta attuando una politica di rinnovamento. Nella lista non comparirà il mio nome, rimarrò il direttore generale dell'area sport. Sono stati 8 anni molto belli, coronati da tanti successi e non potrò mai dimenticare questo periodo. La Juventus sarà sempre nel mio cuore".
Parole che stonano fortemente con la sua nomina, nemmeno una settimana fa, come miglior dirigente d'Europa: status che non lo renderà disoccupato ancora a lungo, anche a giudicare dai contatti avuti con il Napoli , come riportato da 'Il Corriere della Sera'.
Alla base dell'addio ci sarebbe una rottura con il presidente Andrea Agnelli , come anticipato allo storico quotidiano dallo stesso Marotta qualche ora prima dell'annuncio televisivo: " Non c’era più sintonia con il presidente Agnelli , sono dispiaciuto, la decisione è stata presa, ora deve essere annunciata, il mio nome già non compare più nella lista dei consiglieri d’amministrazione del club" .
Il suo erede potrebbe essere Fabio Paratici ( "Credo che sarà così" ), mentre c'è la smentita riguardo a divergenze con la società sull'acquisto più costoso della storia bianconera: "Ronaldo non c'entra" .
Occhio quindi alla possibilità che Marotta possa approdare proprio ai rivali del Napoli: nella giornata di sabato ci sarebbe stato un incontro con alcuni dirigenti azzurri , andato in scena in un ristorante di Galleria Subalpina, nel centro storico di Torino. Poi un nuovo contatto in città e allo stadio.
"Qualche giorno e deciderò che fare" , anche se quasi certamente non ci sarà il sì alla FIGC come smentito categoricamente nel post partita. E magari potrebbe finire proprio all'ombra del Vesuvio per dare ulteriore linfa ad un progetto solido, in grado di strappare lo scettro alla sua Juventus.