La prima giornata del ritorno dei playoff di Champions League ha decretato il ritorno tra le migliori 32 d'Europa dell'AEK Atene: i campioni di Grecia in carica hanno pareggiato per 1-1 il match in casa contro gli ungheresi del Vidi, eliminati dopo la sconfitta interna per 1-2 dell'andata.
Un risultato prestigioso per il club giallonero che però dovrà fare molto probabilmente i conti con la follia di Marko Livaja, attaccante di riferimento con un recente passato in Italia dove ha vestito le maglie di Cesena, Inter, Atalanta ed Empoli.
Al fischio finale il croato è stato protagonista di una rissa che lo ha visto colpire con un calcio al petto l'avversario Danko Lazovic: gesto deprecabile visto dall'arbitro polacco Marciniak che ha subito provveduto ad espellere Livaja.
A questo punto è lecito aspettarsi una squalifica importante (almeno tre partite): sciocchezza che ha finito col macchiare una serata storica per l'AEK, di nuovo in lizza in un palcoscenico di tale livello dopo anni di delusioni e mancati successi.
Prossima partita
Non è la prima volta che Livaja si lascia andare a comportamenti del genere: ai tempi dell'Atalanta colpì con un pugno l'allora compagno di squadra Ivan Radovanovic, il che costrinse il club bergamasco a sospenderlo.