Emanuele Giaccherini ItalyGetty

L'Italia secondo Giaccherini: "Tutti importanti ma nessuno è indispensabile"

Dopo aver pareggiato per 1-1 contro la Spagna , l' Italia si prepara per la seconda amichevole di lusso. La squadra Azzurra, infatti, affronterà martedì 29 marzo a Monaco di Baviera la Germania di Joachim Low.


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Intercettato dai microfoni di ' RaiSport ', Emanuele Giaccherini ha fatto chiarezza sulle sue condizioni fisiche: "Ho avuto un po' di paura dopo la partita per il gonfiore al piede. Il giorno dopo stavo meglio, abbiamo fatto accertamenti e non c'è nulla d'importante. Già da oggi sono a disposizione" .

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Quindi il centrocampista spiega il suo rapporto con Antonio Conte : " In questa Nazionale tutti siamo importanti ma nessuno è indispensabile. Siamo tutti a disposizione. Ho un rapporto importante con Conte che mi ha voluto alla Juventus ed io ho dimostrato di meritare quella maglia. Mi ha mandato diversi segnali in cui si capisce il tipo di rapporto che abbiamo ".

E sul discorso del commissario tecnico che deve essere un allenatore, Giaccherini la pensa come Pellè : "Il mister non è un selezionatore ma un vero allenatore. Deve amare il campo e vedere la squadra di giorno in giorno. Deve trasmettere il suo pensiero ai giocatori".

Quindi Giaccherini precisa l'importanza del concetto di squadra: "Penso che questa deve essere una squadra in primis. Deve mettere in risalto le qualità di ciascun giocatore. Non abbiamo un Messi o un Cristiano Ronaldo, ma comunque giocatori che insieme possono fare tanto".


"Non abbiamo un Messi o un Cristiano Ronaldo, ma giocatori che insieme possono fare tanto"


E sulla sua situazione personale dà ampie garanzie all'ambiente azzurro: "Innanzitutto penso che ancora il Mister dovrà scegliere. Siamo 30 giocatori ed è ancora presto per dire chi andrà o meno. Quest'anno, giocando con continuità, ho dimostrato una certa affidabilità. Questo mi da a livello fisico una certa continuità" .

Giaccherini ritorna sul match giocato contro la Spagna: "Noi siamo tutti a disposizione del mister, il modulo che abbiamo intrapreso con la Spagna è diverso da quelli che abbiamo provato nelle altre gare. I movimenti più o meno sono simili, avendo un gruppo che si adatta bene diventa tutto più semplice".

Infine il giocatore ritiene che Roberto Donadoni possa ereditare la panchina di Antonio Conte: "Sarà lui a decidere il suo futuro, sicuramente è nome giusto per l'Italia. Il mio futuro? Per me è importante finire bene la stagione, poi dopo l'Europeo vedremo" .

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