L'Inter ritrova Joao Mario e Gagliardini: due frecce in più all'arco di Spalletti
Una rosa lunga e costruita allo scopo di offrire all’allenatore praticamente due formazioni: nel calcio moderno è ormai un diktat, impossibile da ignorare per i club che puntano al successo.
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L’Inter oggi schierava in panchina, oltre al secondo portiere Padelli, una linea a quattro composta da Vrsaljko, Miranda, Ranocchia e Asamoah, un centrocampo con Borja Valero e Vecino, e un quartetto avanzato del calibro di Candreva, Nainggolan, Keita e Icardi. Chiaramente alcuni di loro – Vecino, Nainggolan e Icardi su tutti - non sono certo delle seconde linee, ma Spalletti si è potuto permettere di farli riposare in vista del Barcellona, la risposta va ricercata in Gagliardini, Joao Mario e Lautaro Martinez che li hanno sostituiti contro il Genoa.
Joao Mario, che ha messo lo zampino in entrambi i goal nerazzurri, si regala un colpo di tacco che gli vale il convinto applauso di San Siro. Non così scontato. #InterGenoa
— Renato Maisani (@RenatoMaisani) 3 novembre 2018
Non brillantissima la prestazione del ‘Toro’, che però ha già dimostrato di valere la fiducia accordatagli quasi ‘al buio’ dai tifosi nerazzurri, entusiasmanti invece le prove di Gagliardini e Joao Mario, parsi letteralmente rigenerati. Gagliardini, dopo gli evidenti miglioramenti fatti registrare da Vecino e Brozovic negli ultimi mesi, era ormai stato confinato al ruolo di riserva ma oggi, con una prova di grande personalità, ha ricordato a tutti di poter meritare sicuramente quella maglia da titolare che aveva conquistato a suon di grandi prestazioni nella seconda fase della scorsa stagione.
Joao Mario, invece, è stato fin qui un capolavoro di Spalletti. Mandato nella mischia a sorpresa lunedì all’Olimpico, il portoghese – non brillante nonostante il netto successo dell’Inter sul campo della Lazio – è stato confermato anche davanti ad un pubblico pronto a fischiarlo sin dal riscaldamento. Quei fischi, però, sono diventati applausi già al minuto 20, quando dopo aver propiziato le due segnature nerazzurre, si è lasciato andare ad un colpo di tacco liberatorio, che ne ha sancito la riconciliazione col popolo di fede nerazzurra.
Dopo di che, non pago, ha trovato la segnatura personale e offerto a Nainggolan il pallone per il 5-0. Un tripudio. Pronto per Inter-Barcellona? No, non proprio. Per le note ragioni legate alle restrizioni del Fair Play Finanziario, Spalletti ha dovuto escludere sia il portoghese che Gagliardini dalla lista Champions e i due, così come Dalbert, assisteranno al big-match dalla tribuna.
Ma Spalletti ha adesso due frecce in più al proprio arco in vista del prosieguo di una stagione che, inevitabilmente, porterà l’Inter ad alzare l’asticella degli obiettivi.