Juventus celebrating vs SampdoriaGetty Images

Juventus, quanti dubbi per Allegri in vista di Napoli: provato il 4-3-3

La sosta, considerando i tanti giocatori convocati dalle rispettive nazionali, non è servita a ricaricare le pile. Quantomeno, però, la Juventus è riuscita ad abbassare il livello di tensione. Napoli chiama – per ben due volte in tre giorni – e il pensiero Barcellona inizia a diventare martellante. Nulla di anormale per una società abituata ad avere impegni decisivi, ma il quadro generale ben sottolinea come la Vecchia Signora sia entrata nella fase clou della stagione.

La pausa, o presunta tale, ancora una volta in casa Massimiliano Allegri non ha portato belle notizie. Pjaca out per circa sei mesi, con conseguenti problemi di turnover offensivo. Il resto del reparto non è che stia meglio: Mandzukic convocato ma in dubbio per un'infiammazione al ginocchio sinistro, Dybala idem ma non al top dopo il problema rimediato a Genova, Kean out a causa di una distorsione alla caviglia ottenuta al Torneo di Viareggio.

Il tecnico toscano, mai come in questo momento, dovrà essere bravo ad ottimizzare le risorse a disposizione. In difesa e centrocampo vige l'abbondanza, necessario dunque sfruttare le cosiddette seconde linee per portare l'intera rosa alla miglior condizione atletica. E nel primo round partenopeo, sebbene una decisione finale verrà presa solamente all'ultimo, Allegri potrebbe stupire tutti con qualcosa di differente. Certo, il 4-2-3-1 assomiglia tanto ad una certezza, e sarebbe utilizzabile al San Paolo – qualora Mandzukic non dovesse farcela – alzando Alex Sandro sul fronte mancino e mettendo Asamoah alle spalle del brasiliano. Il tutto ampiamente provato in allenamento.

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Ma, nelle ultime ore, il modulo in rampa di lancio sarebbe il 4-3-3 che consentirebbe ad Allegri di non rischiare né Dybala né di Mandzukic. Bozza di formazione: Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Asamoah; Marchisio in cabina di regia affiancato da Khedira e Pjanic; Alex Sandro e Cuadrado alle spalle di Higuain.

Juventus 4-3-3 Napoli PS

A Vinovo in questi giorni gli esperimenti non sono mancati, Lemina testato in situazioni offensive, fondamentale andare oltre con il pensiero per non offrire punti di riferimento agli avversari. Insomma, Allegri sa come comportarsi; zero dogmi e totale duttilità, fattori imprescindibili per poter gestire un gruppo eclettico.

Il Napoli ha vinto solo una delle ultime sei sfide in Serie A con la Juventus, ma tra le mura amiche gli azzurri hanno perso solo uno degli ultimi nove confronti affrontando Madama. I partenopei detengono il miglior attacco di questa stagione con 68 centri. I bianconeri, invece, dalla loro hanno seconda miglior difesa dei cinque maggiori campionati europei dopo il Bayern Monaco.

Osservato speciale, e non potrebbe essere altrimenti, l'ex Higuain: il Pipita, pronto a tornare nell'impianto campano per la prima volta da rivale, non segna da quattro partite in campionato, ma è dall'aprile 2015 che non si ferma per cinque match di fila in Serie A. Notizia che, in qualche modo, non può far fare sonni tranquilli a Reina, il quale nell'annata calcistica corrente è stato fulminato già due volte dal suo ex compagno di squadra.

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