Suso Lazio Milan Serie A

'Jesus' di nome e di fatto: la speranza Europa del Milan si chiama Suso

Il pareggio ottenuto dal Milan sul campo della Lazio fa ancora sperare la squadra rossonera di poter agganciare la Europa League . Gran parte del merito di questa situazione va sicuramente attribuito a colui che è oramai diventato la stella indiscussa della compagine di Montella , lo spagnolo Suso .

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In stagione Abate e compagni hanno giocato 27 partite: 24 di A , 2 di Coppa Italia e la Supercoppa Italiana . Jesus, come lo chiamano in famiglia, non ne ha saltata nemmeno una. 23 volte titolare in campionato (entrato a partita in corso solamente contro il Genoa, partita persa per 3-0), ha fino a questo momento realizzato 6 reti (5 fuoricasa) e collezionato 7 assist per i compagni, risultando decisivo anche in Supercoppa Italiana con l'assist per l'1-1 di Bonaventura , che ha poi condotto ai calci di rigore.

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L'ex Liverpool è, insieme al sopra menzionato Jack, l'unico nella rosa in grado di poter inventare giocate improvvise come quella di lunedì sera, che danno alla squadra quell'imprevedibilità e quella qualità necessaria per poter vincere le partite. Berlusconi lo vede trequartista puro, Montella continua a preferirlo sulla fascia destra del suo tridente: il risultato è comunque lo stesso e rende entusiasti i tifosi del Diavolo.

Col suo piede sinistro e la sua velocità di girarsi palla al piede è diventato una spina nel fianco di tutti gli allenatori, che hanno cominciato a studiarlo per cercare di capire come fermarlo. La giocata è sempre la stessa, ma ciò che lo caratterizza e che lo rende imprendibile per gli avversari è la velocità di esecuzione e la capacità di spostare sempre la palla di quel poco da toglierla dalla visuale e dalla disponibilità dell'avversario.

Letali anche i suoi cross a giro, che arrivano sempre puntuali all'interno dell'area di rigore, mettendo in ambascie difensori e portieri (96 in campionato, dal quale sono scaturite 46 occasioni da goal).

Sono solamente un lontano ricordo i soli 55 minuti giocati al Milan con Mihajlovic nel 2015-2016, che lo hanno successivamente condotto al Genoa, dove invece le presenze sono state 19 e le realizzazioni 6. Montella (così come Galliani che nel gennaio del 2015 lo ha prelevato praticamente a parametro zero dal Liverpool) non ha mai avuto esitazioni, sin dal ritiro estivo ha deciso di tenerlo in rosa, rendendosi conto a poco a poco di avere in casa un gioiello da custodire e far crescere.

Da qui alla fine della stagione l'unico problema per Suso sarà quello della stanchezza: nelle ultime settimane, nonostante le sue prestazioni siano state sempre all'altezza, ha risentito la fatica di essere insostituibile. Il suo alter-ego avrebbe dovuto essere Deulofeu, ma l'involuzione di Bacca e Lapadula ha portato Montella a spostare centralmente l'ex Everton, non permettendogli di poter rifiatare, nemmeno per 45 minuti.

Cinesi o meno, Suso, vista l'età (parliamo di un classe 1993) è uno degli elementi sui quali costruire il Milan del futuro. Contratto attualmente in scadenza nel giugno del 2019, il club di Via Aldo Rossi, come confermato anche dal padre-procuratore del ragazzo, sta trattando il rinnovo. Il diretto interessato ha fatto sapere di non essere interessato, perlomeno per il momento, a nessun'altra soluzione per il proprio futuro.

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