E’ una partita importantissima quella che si appresta a giocare l’Italia. La compagine Azzurra, reduce dalla pesante sconfitta patita al Bernabeu contro la Spagna, ospiterà martedì sera Israele a Reggio Emilia, per una partita nella quale è chiamata a mettere in cascina punti che le possano consentire di avvicinarsi, quanto meno, agli spareggi che valgono l’accesso a Russia 2018.
Per l’occasione, il ct israeliano Levy, non potrà contare sull’uomo di punta della sua squadra: Eran Zahavi. L’ex attaccante del Palermo (e capitano della sua rappresentativa), ha ufficialmente annunciato la sua decisione di lasciare la Nazionale.
Alla base della sua scelta, le furibonde polemiche scoppiate dopo il match perso in casa da Israele sabato scorso contro la Macedonia. Nel corso della partita, Zahavi era stato ripetutamente fischiato dai tifosi israeliani ed ha reagito togliendosi la fascia di capitano e gettandola a terra.
Il giocatore, dopo il triplice fischio, ha provato a scusarsi pubblicamente, la Federcalcio israeliana ha però deciso di sospenderlo a causa del gesto compiuto.
Duramente attaccato dal ministro dello sport e della cultura Miri Regev (“Ha intaccato i valori che noi cerchiamo di inculcare alle nuove generazioni”), Zahavi ha affidato la sua amarezza ad un post pubblicato sul suo profilo Instagram: “Voglio chiedere scusa a coloro che mi sostengono, ai bambini che mi amano, ai loro genitori, a tutti coloro che mi lodano e che sanno quanto ho dovuto lavorare per avere successo e a tutti coloro che mi giudicano per quello che sono e non per il mio conto in banca. Sono orgoglioso di essere un ambasciatore di Israele in Cina, di rappresentate il mio Paese in tutto il mondo. Ho sbagliato e mi scuso. Sono cose che possono accadere a chiunque. Dopo una lunga giornata di riflessioni e dopo aver parlato con la mia famiglia e con le persone che da sempre mi sono vicine, ho deciso di annunciare il mio ritiro dalla Nazionale. Grazie per l’occasione che mi avete dato e per avermi concesso di essere capitano”.
Zahavi, 30 anni, dal giugno del 2016 è l’uomo di punta del Guangzhou R&F. In questa stagione ha sin qui segnato 24 reti in 23 partite di campionato in Cina.