Se sul campo le cose non vanno bene ed i risultati latitano da ben due mesi, nemmeno al di fuori del rettangolo del gioco sembrano migliorare: Luciano Spalletti è pronto ad entrare nell'occhio del ciclone dopo le clamorose rivelazioni riportate dal 'Corriere della Sera'.
Il tecnico dell'Inter avrebbe fatto confidenze non da poco a sei tifosi della Roma in trasferta a Milano in occasione dell'ultimo incrocio tra le squadre, terminato sull'1-1 in virtù delle reti messe a segno da El Shaarawy e Vecino.
Vere e proprie confessioni registrate dell'inconsapevole Luciano, che mai si sarebbe immaginato di diventare protagonista di una 'intervista' al di fuori del ristorante 'Grani & Braci', aperto fino a tardi e quindi utile alle esigenze del post partita.
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L'incontro tra l'allenatore e i sei ragazzi sarebbe avvenuto in realtà al di fuori del locale dopo aver cenato, un colloquio durato quasi un'ora ed iniziato con i tormenti degli ultimi mesi in giallorosso: "Totti non correva più, e gli altri giocatori si deprimevano se lo facevo giocare. Pallotta mi aveva fatto chiaramente capire che avrebbe venduto i pezzi migliori".
Poi si passa all'Inter ed anche qui le cose non sembrano migliorare: "In società non vogliono spendere e l'ambiente è a un passo dalla follia, tipo Roma: sempre sul filo dell'equilibrio. A volte, è un ambiente depresso".
C'è tempo anche per un piccolo sfogo per il suo passato, caratterizzato da forti critiche nonostante risultati più che positivi: "Mi avete rotto le scatole, e io ho portato la Roma al 2° posto, prima del Napoli. E mo' col cavolo che lo prendete, il Napoli".
Da qui le ragioni dei sei che rivendicano le tante occasioni gettate per vincere almeno qualche trofeo, incalzate subito dal buon Luciano che rilancia: "Certo che c'era l'occasione, andate a dirlo ai giocatori. Volete vincere? Non avete capito nulla, e non l'hanno capito neanche qui a Milano: con questa Juve, che c'ha due squadre, e non si vince una fava!".
Per finire si avvicinano anche tre tifosi dell'Inter, di cui uno con tanto di cellulare che provoca in Spalletti una reazione immediata: "Che stai facendo? Niente registrazioni, niente filmati, sto parlando con degli amici". Prima del ritorno a casa, un saluto: "Mi raccomando ragazzi, stasera non fate danni". Troppo tardi però: la 'frittata' è già stata fatta.
