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Il Milan riabbraccia Gattuso: "Scelta di cuore, avevo 10 offerte"

Terminata l'avventura al Pisa, con la retrocessione in Lega Pro della squadra toscana, Ivan Gennaro Gattuso è tornato a casa: l'ex mediano rossonero, infatti, ha firmato un contratto biennale quale nuovo allenatore della Primavera del Milan, che questo pomeriggio è stato presentato in conferenza stampa a 'Casa Milan'.

Ad aprire la conferenza stampa è stato l'amministratore delegato Fassone: "In tutti questi mesi, con Mirabelli abbiamo pensato anche al settore giovanile, che è un punto di forza del club - ha spiegato - e l'idea di chiamare Gattuso è nata quasi casualmente. L'idea non era prendere la bandiera ma il miglior professionista possibile".

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"Tre settimane fa - ha iniziato Gattuso - quando mi ha chiamato il direttore Mirabelli, mi sembrava Franco Baresi: marcatura a uomo... E' stato molto bravo ma è anche vero che venivo da tre anni difficili in cui ho speso tanto. Se sono qui il merito è di Fassone e Mirabelli, perché non era facile. Ho scelto di venire anche perchè mi volevano a tutti i costi e con questo progetto mi hanno convinto quasi subito".

Obiettivo di Gattuso sarà trasferire ai suoi ragazzi anche ciò che significa indossare la maglia rossonera... "Sono contento ed orgoglioso di essere tornato a casa - ha proseguito Gattuso - In 13 anni ho vissuto tantissimi momenti, adesso mi aspetta un momento difficile. Dovrò trasferire ai ragazzi il dna Milan, cosa significhi indossare questa maglia. Voglio solo allenare i giovani, penso solo a questo, poi penserò al mio percorso".

Gattuso ha visto in questa opportunità l'occasione per dare la sua impronta sui calciatori di domani... "Sia da calciatore che da allenatore io vivo le responsabilità - ha spiegato - Ovviamente sono molto contento ma sono già un martello pneumatico, stresso già tutti. Ho visto gli Allievi, studiato i ragazzi della Primavera. Ci tengo a fare questo lavoro al meglio. Da parte mia ho il dovere di dare alla società un prodotto già finito".

E le idee sono già molto chiare... " Non voglio vedere superficialità - ha ha detto Gattuso - I miei ragazzi dovranno capire che fare questo sport è un privilegio. Non mi piace gente che cazzeggia, si lavora in modo serio e concreto ".

Nel suo lavoro con la Primavera Gattuso sarà vicino anche alla prima squadra e a Montella ... " E' molto preparato e molto bravo - ha detto del collega - Mi piace come fa giocare la squadra e mi manca questa capacità. A livello difensivo ho sempre sofferto poco ma mi manca qualcosa in avanti. Per questo motivo ho scelto di venire qui, perché da Vincenzo ho solo da imparare. E' un orgoglio lavorare e apprendere da lui. Come giocherò? Quattro difensori e tre centrocampisti, poi si vedrà davanti ".

La Primavera dovrà anche essere il trampolino di lancio per giocatori che potranno far bene anche in prima squadra... " Io ho sempre fatto giocare i giovani, in tutte le mie squadre - ha spiegato ancora Gattuso - Non mi sentivo di partire dai giovani, ma in questi anni ho capito che ne sentivo la necessità. Sul fatto dello stress, poi, io voglio solo pensare al calcio e qui è il luogo perfetto per lavorare ".

Gli ultimi anni sono stati tutt'altro che esaltanti per il Milan, che ora riparte con la nuova proprietà e un nuovo progetto. Gattuso, però, a questo non pensa... " Penso solo a far crescere i ragazzi - ha detto - Migliorare il prodotto del vivaio e coltivarne altri, solo questo ".

L'approdo alla Primavera, comunque, Gattuso non lo ritiene un passo indietro nella sua carriera... " Mi volevano 10 squadre, fra Italia ed estero, quindi non penso proprio lo sia - ha detto - Negli ultimi anni non ho mai avuto le condizioni ottimali per lavorare, qui invece è tutto perfetto. Non è un passo indietro, basta vedere semplicemente le strutture a mia disposizione. Questi anni mi serviranno per completarmi ".

Gli ex compagni lo hanno chiamato per complimentarsi... " Le chiamate sono state tante - ha raccontato Gattuso - Qualcuno mi ha detto che sono scemo, altri mi hanno fatto i complimenti. Ma io non sono un calcolatore, io voglio provare emozioni e vivo alla giornata ".

L'arrivo di Gattuso alla Primavera non è comunque un preludio per un addio di Montella... " Non facciamo il funerale in anticipo - ha proseguito Gattuso - Io gli auguro il meglio, perchè voglio che questa squadra vinca tutto con Montella. Voglio solo allenare la Primavera, non ho altro per la testa anche perchè non sono pronto per allenare la prima squadra. Non prendo nemmeno in considerazione questo pensiero. Montella è davvero bravo, i risultati parlano per lui. Non è un problema che mi si pone, voglio solo stare con i ragazzi. Ma conoscendo Montella, sicuramente non si preoccupa di me ".

In prima squadra ci sono degli elementi cui i giovani della Primavera dovrenno prendere a esempio... "Ce ne sono tanti che indicherò ai miei ragazzi come esempi da seguire - ha spiegato - Ho avuto la fortuna di giocare con Maldini, Costacurta, Albertini, punti di riferimento assoluti. Sono stati la fortuna del Milan per tanti anni. Bisogna saper tramandare questo spirito".

Fra i pilastri della prima squadra c'è il portiere Gianluigi Donnarumma... "Convincerlo a rimanere al Milan? C'è poco da convincere - ha detto ancora Gattuso - Gigi è importantissimo già adesso e ancora ha 20 anni di carriera davanti. L'unico consiglio che posso dargli è che diventare una bandiera vale più di qualche millione. Quando arriva il procuratore con un contratto importante, se sei giovane ti fai prendere, ma so che Gigi ha una famiglia importante che lo sto aiutando a scegliere bene. Io avrei potuto fare contratti migliori in carriera, ma per me ha sempre vinto il cuore. Non siamo tutti uguali, spero però che il ragazzo possa rimanere".

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