Il destino ha salvato Edmundo: doveva essere sul volo della Chapecoense
Manchester United, Torino, Zambia. E via dicendo. Ora la Chapecoense. L'ultima tragedia aerea del calcio arriva dalla Colombia, dove la squadra brasiliana di Chapecò è deceduta dopo lo schianto del CP2933 a 40 km dall'aeroporto di Medellin, nel comune di La Ceja.
Chapecoense, ex Verona Winck salvo per miracolo
75 i morti tra giocatori, equipaggio, giornalisti e dirigenti della Chapecoense. Appena sei i sopravissuti, mentre l'ex Verona Winck non era stato convocato per la finale contro l'Atletico Nacional e si è dunque salvato. Come un'altra vecchia conoscenza del calcio italiano, Edmundo.
L'ex viola è ora commentatore per Fox Brasil: inizialmente scelto per essere sul volo a seguito della sua emittente, è stato invece tenuto in patria per motivi personali e ha seguito la vittoria del campionato brasiliano da parte del Palmeiras. Al suo posto Mario Sergio, deceduto alla pari di altri 20 colleghi giornalisti.
Su Instagram Edmundo ha scritto un lungo messaggio per omaggiare le vittime della tragedia. "Dico spesso che il calcio è una metafora della vita e forse questo è il motivo per cui mi sento così triste...", l'incipit del post.
Oltre a Mario Sergio, sono scomparsi a La Ceja anche Deva Pascovicci, Paulo Julio Clement, Victorino Chermont, Rodrigo Santana e Junior Lilacio. Insieme a loro anche altri giornalisti brasiliani recatisi in Colombia per seguire la finale di Coppa Sudamericana contro l'Atletico Nacional. Ancora una volta è il cielo a spezzare sogni e speranze ottenuti sulla terra.